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Vado a controllare chi sia, vedendo il fattorino con il nostro ordine, così lo prendo e lo metto sulla tavola, già apparecchiata.

La tensione si è alzata più del previsto, dopo il quasi bacio, Jungkook sembra in preda alla tensione.

«Beh, buon appetito allora.» dico con un tono poco convincente, ma riesco ad ottenere un risatina da parte di Jungkook, dopodiché cominciamo a mangiare.

Passiamo almeno dieci minuti senza fare niente, solo mangiare in silenzio, nel silenzio assoluto e assordante.

Ogni boccone che cerco di mandare giù, si fa sempre più complicato. Dopo aver deglutito rumorosamente il boccone, dico «Posso farti un'altra domanda?».

Lui alza lo sguardo per guardarmi e annuisco, così continuo «Perché quella volta mi lasciasti vincere durante la partita ad "Uno"?» lo vedo sorridere mentre ricorda.

«Cosa significa che ti ho lasciato vincere? Io non lascio vincere nessuno, se vinci bene, sennò...» mi dice, cercando di giustificarsi e facendo finta che non l'abbia fatto di proposito, ma lo interrompo «Non fingere, Bang Chan mi ha detto che avevi tutte carte che avrebbero potuto sconfiggermi, ma hai deciso di farmi vincere. Perché?».

L'ho messo con le spalle al muro e ora deve rispondermi per forza alla domanda. «Davvero, perché avrei dovuto farlo?» mi continua a domandare, come se stesse cercando di sviare la mia, di domanda.

«Kookie dimmi la verità.» gli dico mentre lo guardo negli occhi, ma lui assume un'espressione sorpresa e mi guarda con i suoi occhi scuri e brillanti, ma non parla, così cerco di risvegliarlo «Kook tutto bene?».

Mantiene l'espressione sorpresa, ma ora accenna un leggero sorriso, mentre mi dice «Sì, tutti bene. È da tanto che non mi chiami così, mi ha sorpreso... tutto qui».

Finiamo di mangiare e cominciamo a sparecchiare, mentre buttiamo tutto nella spazzatura, passiamo entrambi vicino alla cestino della spazzatura e finiamo nel bloccarci guardandoci negli occhi.

Riecco il mio cuore che mi dice di baciarlo... cerco di avvicinarmi e lo stesso fa Jungkook. La distanza tra le nostre labbra si riduce poco a poco, la mano di Jungkook si avvicina al mio volto per accarezzarne le guance.

Ma ci allontaniamo non appena sentiamo la serratura aprirsi. «Andrea, sono a casa.» sento la voce di Desi che mi chiama, così vado da lei.

La abbraccio mentre lei sembra sfinita, così le domando «Com'è stato?» lei comincia a ridacchiare e mi risponde «Mi sono iscritta, ho fatto solo una mezz'oretta. Da domani comincio la mia vera scheda».

«Beh non racconti niente di nuovo?» le domando impaziente di sentire qualcosa e quando sembra star iniziando a parlare, Jungkook viene verso di noi, saluta Desi, dopodiché dice «Si è fatto tardi. Io vado a casa, ci vediamo domani».

Lo saluto, non appena chiudo la porta e mi risiedo, Desi mi sorride e comincia a domandarmi «Allora? Com'è andata? Cosa vi siete detti? Cos'avete fatto?» comincio a ridere mentre sfascio tutte le sue fantasie tra me e Jungkook.

«Niente, abbiamo chiarito e parlato. L'ho invitato a mangiare con me, visto che ero da solo e pensavo che vi sareste trattenute di più. Vuoi che ti prenda qualcosa?» le dico, dopodiché comincio ad elencarle tutte le cose che sono presenti in casa ma lei mi ferma subito dopo.

«Ho già mangiato. L'ho incontrato...» comincia a dirmi, ma la interrompo subito, dicendole «No, aspetta. Torna indietro e racconta tutto daccapo.» così Desi comincia a raccontare.

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