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«E tu chi saresti?» gli chiede Bible strizzando leggermente gli occhi per guardarlo bene. Yoongi rimane ancora lì, con le mani nelle tasche e replica «Sono solo una semplice gazza».

Sento il ragazzo al mio fianco ridere e chiede «Sei serio? Una gazza? Cos'è? Uno scherzo?» mentre l'altro abbassa leggermente la testa, lasciando che alcune ciocche nere gli coprano il volto.

«Ti farò vedere io di cos'è capace una gazza.» quasi sussurra Yoongi, prima di partire all'attacco contro Bible.

Vedo il corvino cercare di colpire l'altro con un pugno, ma lo schiva e lo spinge indietro. «Quindi facciamo per davvero.» quest'ultimo gli ringhia contro, dopodiché fa cenno ai suoi uomini «State indietro. Voglio divertirmi un po'».

Da quello che vedo Yoongi sembra essere totalmente cambiato, dai capelli neri e più lunghi, poi il suo combattere sembra sapere ciò che fa.

Lo vedo caricare Bible contro un muro, distruggendo un tavolo, mentre quest'ultimo comincia a colpire con gomitate dietro alla nuca.

Ad un certo punto il moro prende Yoongi dal collo, mettendogli la schiena contro il muro e cercando di sollevarlo. «Io e Tonia potremo stare insieme per sempre.» ringhia ancora una volta il ragazzo, mentre il corvino è in cerca di respiro, facendosi più rosso in volto per l'assenza di ossigeno.

Volto lo sguardo altrove per non guardare, ma subito dopo sento un colpo e noto Bible accasciarsi dal dolore, vedendo poi Apo. «Non oggi e probabilmente non in questa vita.» gli parla gettando una asta di legno spezzata per terra.

«Portatela in macchina e andate in aeroporto!» urla Bible dando l'ordine ai suoi uomini, mentre ferma Apo nel venire a salvarmi, così che possano portarmi via.

Cerco in tutti i modi di liberarmi ma sembra inutile, mi prendono di peso e mi gettano in macchina. Salgono nei posti di guida e mettono in moto, ma non riescono a partire. «Non volete rimanere con noi?» sento la voce di Jackson, poi le porte si aprono e un'altra voce si palesa «Divertiamoci ancora un po'.» quella di Yuta che viene smorzata dal suono di un pugno.

«Prendi Tonia e portala in salvo.» sento Jackson riferirsi a Yuta, indicando la sua macchina, aggiungendo poco dopo «Me ne occupo io qui, tu corri!».

Cerca di prendermi e portarmi nella sua macchina, ma pongo per un attimo resistenza e gli faccio «Apo e Yoongi sono dentro con Bible. Non voglio lasciarli da soli.» ma Yuta mi sussurra in modo da calmarmi «Non ti preoccupare, non saranno soli, ci sarà anche Jackson con loro».

Mi lascio portare in macchina poi, prima che possano mettere in moto, vedo la porta spalancarsi ed esce Bible, puntando una pistola contro Jackson, ma prima che possa premere il grilletto, Apo gli si pone davanti lanciandosi, venendo colpito.

Dopodiché la macchina sfreccia verso la strada, mentre veniamo inseguiti da Bible e da tante altre macchine, deduco che siano il suo clan.

[…]

La corsa continua e non sembra esserci una fine. Passiamo sotto un tunnel stradale, mentre continuiamo a venir seguiti a tutta velocità.

«Dammi il fucile.» sento Yuta parlare ad uno dei suoi uomini e, abbassando il finestrino, ci si affaccia cominciando a sparare a vista.

«Prendete questo bastardi!» la sua voce viene fatta rimbombare per l'intera galleria, anche grazie alla potenza con cui la urla gettandola fuori dai polmoni.

Cerco di farlo rientrare per la troppa pericolosità della situazione, ma non sembra voler sentire ragioni. Non appena usciamo dalla galleria, finalmente Yuta rientra per l'esaurimento delle munizioni.

«Dobbiamo cercare un modo per sbarazzarci di quegli stronzi.» esordisce cercando così un metodo che potrebbe funzionare. Sentiamo subito dopo i clacson di moto e il ruggire dei motori.

«Capo, c'è Kazuma.» uno degli uomini porta alla conoscenza, indicando una moto che si avvicina sempre di più a tutta velocità. «Ho un'idea.» replica subito Yuta, prendendomi poi il volto e dicendomi «Dovrai saltare sulla sua moto, così che potrai allontanarti senza che ti seguino».

Lo guardo sbarrando gli occhi da quello che ho sentito e chiedo conferme «Cosa?! Dovrei lanciarmi da un veicolo all'altro che sfrecciano a tutta velocità?» ma lui annuisce come se non fosse niente di straordinario, poi mi rassicura «Non ti preoccupare, non è la prima volta che lo facciamo».

Apro la portiera che fatica a rimanere aperta, venendo violentamente chiusa dal vento e dalla velocità. «Non può avvicinarsi di più? Senza che debba lanciarmi.» gli chiedo riferendomi a Yuta, ma lui mi fa «Potrebbe essere ancora più rischioso, devi saltare per salvarti».

Annuisco cercando di evitare di pensare al disastro più imminente, ma prima di provare ad aprire la portiera, mi tira indietro e mi bacia. «Ce la puoi fare.» mi sussurra dolcemente prima di lasciare che mi lanci.

Apro la portiera, ma subito noto che non riesco a saltare dall'altezza limitata dal tetto della macchina, poggio il piede sulla sporgenza del finestrino e mi arrampico sopra.

«Kazuma sii pronto!» gli urlo così che lui possa sentirmi con il casco e mi mostra un pollice in su, stando attento a me. Mi lancio e prego soltanto che non mi sfracelli sull'asfalto, non appena i miei piedi incontrano solo aria, comincio ad urlare da tutta quella sensazione orribile ma energica.

Atterro sana e salva sulla moto, mi stringo così subito al corpo di Kazuma. «Non lo farò mai e poi mai più.» sussurro tremolante anche se una parte di me gode di tutta quell'adrenalina, sensazione bastarda come poche.

Sfrecciamo a grande velocità, sentendo poi Yuta urlare in giapponese contro il clan di Bible e sparando contro quest'ultimi.

[…]

Sento Kazuma imprecare e aggiunge «Non vogliono proprio mollare, questi stronzi.» poi mi avverte «Meglio se mi stringi più forte che puoi, tenendo le ginocchia più vicine alla moto.» e così faccio, prima che lui percorra una strada stretta tra gli edifici.

Arrivati però ad un certo punto, si ferma in un autolavaggio abbandonato per poter far perdere le tracce e lasciar continuare le ricerche da sole. «Dovremo cercare un'altra via d'uscita.» comincia a pensare Kazuma, ad un certo punto una macchina si palesa lì.

«Credo che sia meglio che continui con me.» la voce bassa di Yoongi si palesa da dentro la macchina, abbassando poi il finestrino e lanciandoci un'occhiata.

«Accompagnala a casa, mi raccomando di andare piano e con calma...» comincia a dargli le avvertenze, ma lo interrompe subito «Lo so.» lanciandogli poi un'occhiataccia, così Kazuma si allontana lentamente dal veicolo e mi fa cenno di entrare.

Una volta entrata nella macchina e allacciatomi la cintura, Yoongi mette in moto e percorriamo la strada verso casa. «Credo che dovresti chiamare Andrea e i ragazzi, saranno preoccupati.» mi consiglia continuando a guardare in avanti e guidando con la più calma possibile.

Annuisco e prendo un respiro profondo, ma solo ora ricordo di avere il cellulare completamente scarico, ma subito mi passa il suo. Lo prendo e compongo il numero, aspettando che cominci a squillare, nel silenzio imbarazzante della macchina.

Chiudo poi la chiamata e lo ripongo al suo posto, dicendogli «Grazie.» ma lui accenna quasi un sorriso, così aggiungo «No, davvero. Grazie per avermi salvata.» risponde poco dopo «Di niente, non ho fatto niente di speciale. Eri in pericolo e ti ho aiutato».

«Grazie per essere tornato. Mi sei mancato.» concludo così, con lui che accena ancora un sorriso, mentre cerca di controllare il labbro tremolante e una piccola lacrima gli scende sul volto.

Ci fermiamo ad un parcheggio e gli chiedo «Perché sei andato via?» ma lui abbassa leggermente la testa e replica «Avevo bisogno di pensare. Certe volte quando vuoi pensare, hai bisogno di tagliare qualsiasi altra cosa per un po'».

«Quando sei tornato?» gli chiedo subito dopo, ma mi dà una risposta che non mi sarei mai aspettata «Sono appena arrivato, non appena ho sentito che eri in pericolo».

Allora non è stato lui a rompere il parabrezza della macchina di Kazuma... e se non è stato lui, dev'essere stato Johnny... perché lui? perché l'ha fatto?

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