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Guardandola bene sembra sfinita, così l'abbraccio per consolarla e le dico «Dai almeno hai trovato già una famiglia. Vedi il lato positivo».

Tonia si alza, sospira leggermente e si versa un po' d'acqua, per poi dirmi «Tu poi devi insegnarmi come fai a vedere sempre e solo il lato positivo.» facendomi ridere.

«Beh ha ragione. Come fai a tenere sempre la voglia di vedere il lato positivo?» mi chiede Desi, incuriosita. Guardo entrambe e sospiro, per poi rivelare tutto «Beh più che altro mi sforzo nel vedere il lato positivo. Se non dovessi vederlo, mi partirebbe subito il panico».

Desi finisce di asciugare le stoviglie mentre mi domanda «Qual è il lato positivo della tua storia?» ci penso un attimo e rispondo con tono convinto «Il lato positivo è che posso esplorare. Ho fatto pace con Jungkook e posso fare quel che voglio».

«Allora perché non lo hai baciato? Mi hai detto che il tuo cuore lo voleva così tanto. Perché non l'hai fatto?» mi domanda Desi, attirando lo stupore di Tonia che prende qualcosa da sgranocchiare.

«Lo voleva baciare?» Tonia le domanda, avendo una risposta affermativa, mi guarda con gli occhi sgranati e mi domanda «Cosa significa che volevi baciarlo? Cos'è successo?».

Comincio a ridere nel sentire il suo tono eccitato e le racconto tutto, dal primo istante all'ultimo. Lei mi guarda mezza sconcertata e comincia a sclerare insieme a Desi, mentre io comincio a ridere.

Sentiamo ancora una volta il rumore delle chiavi nella serratura. La porta si apre e vediamo Marianna che ci saluta e si unisce a noi.

È abbastanza giù di morale, l'unica cosa che si riesce a percepire. La prima a parlare è Tonia che le domanda «Tutto bene? Com'è andata?» ma Marianna si limita a sbuffare e comincia a raccontare.

Marianna's Flashback:
Mi dirigo spedita verso la casa di San. Spero di potergli parlare, di poterlo abbracciare.

Arrivo molto prima del previsto, busso alla porta e comincio a sperare che possa aprirmi, o almeno che stia in casa.

Dopo qualche minuto sento che nessuno è venuto a controllare, così busso di nuovo. Magari non mi ha sentito. Ancora niente, decido di riprovare per l'ultima volta.

Non ricevo risposta. Magari sarà uscito con Wooyoung, sarà a divertirsi col suo migliore amico. Spero solo che non faccia stupidaggini.

Prendo il telefono e cerco di contattarlo. "Hey San, dove sei?" gli scrivo. Il messaggio sembra arrivargli subito dopo il mio invio, ma non lo legge.

"San sei uscito con Wooyoung?" continuo a contattarlo, ma ancora niente, eppure i messaggi gli arrivano alla velocità della luce.

"San, ti prego, se sei in casa, puoi aprirmi?" gli scrivo, questa volta sento una vibrazione vicina alla porta dell'ingresso. Deduco che San sia seduto per terra, avvicino l'orecchio vicino alla porta e sento il respiro pesante di San.

«San. Ti prego apri. Sono venuta per parlare.» gli dico dall'altro lato della porta, non ricevo nessuna risposta, ma non voglio smettere di parlare.

«San ti prego, aprimi. Voglio solo parlare.» gli chiedo con tono abbastanza alto, così che possa sentirmi bene. «Vattene Marianna.» finalmente mi risponde, dalla sua voce si sente che ha pianto molto.

«Non me ne vado finché non aprirai questa porta.» gli dico prendendo un po' di fiato, poi continuo «Voglio solo assicurarmi che tu stia bene».

«Come posso stare Marianna? Come? Tutti vogliono parlare della stessa cosa. Non c'è verso di sentire una persona che parli d'altro, no. Sembrano tutti sullo stesso canale.» il tono di San è scontroso, quasi come se avesse tanta rabbia dentro di sé, completamente comprensibile.

Sospiro, pensando cosa dire. Certe volte in queste situazioni una parola è poca e due sono troppe. «San davvero, voglio solo passare del tempo con te.» gli dico, cercando di convincerlo, ma non c'è verso che apra la porta.

«Vattene Marianna. Andatevene via tutti. Non voglio stare con nessuno.» continua a dire con tono scontroso, noto anche che stia cominciando a piangere.

Comincio ad andare un po' nel panico e lo prego ancora una volta «Ti prego San. Per favore, aprimi.» ma lui non mi risponde a questa richiesta e mi dice «Marianna, è finita».

Non riesco a credere alle mie orecchie. Davvero ho sentito quello che ho sentito? «No San. Apri questa porta e se vuoi, mi lasci, ma devi aprire questa porta prima».

Sento dei rumori all'interno della casa, la porta di apre e il mio cuore per poco non si spezza quando lo vedo con la testa abbassata e le lacrime che gli bagnano ancora il viso.

«È finita.» mi dice come prima cosa. Non riesco a crederci... davvero mi sta lasciando... non posso... non riesco nemmeno a respirare.

Lo vedo che chiude la porta in fretta, neanche il tempo di farmi elaborare la cosa... cado sulle ginocchia, cominciando a sforzarmi di respirare con tutte le mie forze.

Dopo qualche minuto, mi riprendo leggermente, abbastanza per potermi alzare e camminare verso casa. Non voglio niente, voglio solo affondare la testa sul cuscino e piangere finché non avrò consumato tutte le lacrime.

Sembra di camminare su dei chiodi ardenti, la mia mente comincia a pensare solo al volto di San che mi lascia... so che non era quello che voleva fare, ma l'ha fatto... forse dovrei accontentare la sua richiesta e lasciarlo in pace... forse dovrei agire in questo modo?

Continuo a camminare verso casa e ancora non riesco a credere all'euforia che ho provato andando a casa di San, per potergli fare compagnia e per passare del tempo assieme.

Vedo tutto scurirsi alla mia vista, comincio a non sentirmi bene e per poco non svengo. Rischio di cadere di faccia ma un ragazzo mi aiuta. Sembra essere Namjoon, il tipo della discoteca dove Tonia ha causato una rissa.

«Hey tutto bene?» mi domanda, mentre mi squadra da capo a piedi. «Sì, non ti preoccupare. Sto bene, sono solo stanca.» gli dico mentre cerco di rimettermi in piedi da sola, ma la testa mi tradisce e rischio nuovamente di cadere, così finisco per aggrapparmi sulle sue spalle.

Lo sento ridacchiare e mi domanda «Hai bevuto?» mi rimetto in sesto e gli faccio «No, sarebbe stato molto meglio essere ubriaca. Voglio solo andare a casa.» così Namjoon si guarda indietro e mi propone «Potrei accompagnarti io, almeno per assicurarmi che tu ci arrivi sana e salva».

Sorrido alla sua offerta ma la rifiuto, dicendo «No grazie. Sto bene così. Ce la posso fare.» ma Namjoon insiste sulla sua idea «Dai ti accompagno, non voglio finire in galera per aver lasciato camminare una ragazza da sola, con poca capacità di farlo».

Mi arrendo e mi lascio accompagnare a casa. «Beh allora si sta avvicinando il festival dei fiori di ciliegio, hai già un accompagnatore?» scuoto la testa, cercando di ridere e gli dico «Beh non sono in vena di andare in un festival per fidanzati. Sono stata appena lasciata».

L'espressione di Namjoon si trasforma radicalmente e, con tono dispiaciuto, mi dice «Oh scusami... non avrei mai pensato...» noto la sua difficoltà nel continuare la frase, così gli faccio cenno di lasciar perdere.

Arriviamo a casa, saluto Namjoon con un leggero abbraccio e lo ringrazio «Grazie per avermi accompagnato.» lo saluto andando verso la porta ed entro in casa.
Flashback Ends

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