58.

7 1 0
                                    

Una volta tornati a casa, Chan ha quasi insistito nel venire da noi, così gli dico «E allora? Quella ragazza di cui mi hai parlato? Come va?» ammiccando così la situazione, ma senza farmi beccare.

Comincia a ridere replicando «Va tutto bene. Siamo andati a mangiare qualcosa fuori e tutto qui.» senza poi prolungarsi nel dirmi quello che già so.

«L'hai più vista? Tipo oggi o anche in questi ultimi giorni?» gli domando subito dopo, ma lui mi rivolge uno sguardo confuso e divertito, poi risponde «Sì, l'ho vista anche oggi, ma perché?».

Gli faccio spallucce e facendogli «No, niente, così.» sorridendo soddisfatto. Ha confermato la cosa in modo implicito, il che mi fa sorridere per la sua relazione.

Mi rattristo solo per il fatto che non voglia parlarmene, forse sta aspettando? d'altronde  non tutti sono come me, che urlo subito ai sette mari e ai quattro venti, ci sono anche persone che sono più riservate o caute, senza gettarsi a capofitto nelle relazioni senza nemmeno rete di sicurezza.

[…]

Arriviamo a casa e propongo «Perchè non facciamo un picnic tutti insieme? Prima di qualsiasi altra cosa.» mi guardano e Desi mi chiede «Così? All'improvviso invitiamo tutti?».

«Non tutti, invitiamo la nostra cerchia di amici, tutto qui.» replico, ma poi aggiungo «Una serata senza frenesia, confusione o giochetti psicologici. Una serata tranquilla tra di noi, tutto qui, siccome quest'estate torneremo in Italia».

Tonia prende subito il cellulare e ride leggermente, dicendo «Quasi dimenticavo di prendere i biglietti.» cominciamo a ridere tutti quanti, con lei che comincia a difendersi e ci ordina di smettere.

«Dai allora cominciamo, una bella serata qui a casa. Una serata tranquilla nel giardino e lontani dai guai e confusione.» esordisce Marianna prendendo il suo cellulare e cominciando ad invitare i suoi contatti, così facendo anche noi e preparando tutto l'occorrente per una perfetta serata picnic.

Andiamo davanti e dietro nel preparare l'intero giardino nell'accogliere tutta la nostra cerchia, poi Desi mi ricorda «Andrea dovremmo allargarci di più. Non abbiamo una cerchia normale, insieme possiamo costituire un paese indipendente.» facendomi ridere e così facciamo, ci allarghiamo in modo che possiamo essere più comodi e non troppo stretti.

La sera arriva abbastanza presto e così i primi invitati arrivano, subito dopo Marianna mi si avvicina e mi chiede «Secondo te verrà anche Yunho?» tiro un sospiro, replicando «Non so, se verrà anche lui, ci sarà sicuramente anche Seo Hyeon».

«Parlando del diavolo spuntano le corna.» esordisce guardandosi appena poco lontano dal nostro posto. Si avvicinano a noi e Seo Hyeon si complimenta «Benissimo, questo picnic è quello che ci vuole per prepararci alla festa a casa mia».

Si allontana con Yunho, perennemente avvinghiata al suo braccio. Guardo in giro e vedo Jackson avvicinarsi, così gli vado incontro e lo abbraccio.

«Grazie per essere venuto.» gli sussurro, sentendo poi le sue braccia che mi stringono al suo corpo. «Non potevo non venire, potrebbe essere l'ultima volta che ci vediamo prima della tua partenza.» mi risponde così anche lui sussurrando, con voce leggera, ma mi muovo bruscamente, stringendo ancora il suo corpo.

«Sei andato da Apo per caso?» gli chiedo una volta che allento la presa, lui annuisce sorridendomi in modo quasi impercettibile, aggiungendo «Dovrebbero dimetterlo al più presto, non sembra essere stato un colpo troppo grave».

Lo invito ad uscire nel giardino, unendosi agli altri e godendosi il cibo preparato, cominciando a chiacchierare con i presenti.

[…]

Rientro dentro casa e prendendo il cellulare, subito chiamo Apo per controllare come stia, così nemmeno dopo qualche secondo di squilli, mi risponde con voce dolce «Hey Andrea».

Rido piano e comincio a parlargli, camminando senza senso per il salotto. «Hey Apo. Come ti sta andando la guarigione?» gli chiedo subito dopo, ricevendo una risposta quasi immediata «Sta andando benissimo. Sto guarendo e dovrebbero dimettermi presto».

«Non possono definire meglio quel 'presto'?» continuo a domandargli, volendo sapere la data esatta. «Aspetta che ora subito chiedo a qualche medico.» mi propone di attendere, così aspetto qualche risposta, finché non sento qualcuno picchiettarmi la spalla.

Mi giro e lo vedo davanti a me, così spalanco gli occhi e mi chiede «Potete dirmi quando mi dimetterete?» con tono da recita e così subito mi getto nelle sue braccia. «Aspetta, aspetta. La ferita è in fase di cicatrizzazione.» ferma così la mia frenesia nell'abbracciarlo, così faccio attenzione.

«Perchè non mi hai detto che ti avrebbero dimesso stasera?» gli chiedo in preda all'eccitazione di quel momento, ma lui risponde ridendo e specifica «Volevo farti questa sorpresa».

«Sei sicuro che ti abbiano dimesso stasera? Ti fa male qualcosa? Cosa ti hanno dato? Come va la medicazione?» comincio a riempirlo di domande come sono solito fare, ma lui mi afferra il volto e, guardandomi negli occhi, mi rassicura «Sto bene, sennò non mi avrebbero dimesso con facilità».

Mi getto in avanti e finisco col baciarlo, con le mani gli afferro il volto da sotto la mascella. Sentendo lungo la schiena una sensazione di benessere, seguito a delle piccole scariche elettriche continue.

Una volta allontanatomi rimango a pochi centimetri dal suo volto, senza dire nulla, senza proferire parola. Si schiarisce leggermente la voce e, in cerca di parole, comincia a balbettare, dicendomi «Mi sei mancato anche tu».

Abbasso leggermente la testa e Marianna esordisce «Hey Apo, vieni qui.» avvicinandosi a lui e portandolo fuori il giardino, mentre rimango lì, domandandomi il motivo del perché l'abbia baciato...

Vedo Desi andare fuori casa mentre la sento parlare, così faccio attenzione a l'intera conversazione. «Hey Minho, come stai? Non ti va di entrare?» gli chiede quasi subito, dopo un abbraccio, ma lui scuote la testa sorridendo.

«In realtà volevo dirti sono venuto per dirti una cosa.» le dice e così Desi rimane ad ascoltarlo, aspettando che dica qualcosa. Vedo Minho cominciare a prendere respiri profondi e continua «Volevo...» finisce col balbettare.

«Volevo chiederti una cosa.» aggiunge ancora, ma poi specifica «Ti andrebbe di venire al ballo d'estate con me?» infine gli chiede, così vedo Desi annuire e dopodiché lo abbraccia.

Dopo qualche minuto sento una voce farmi balzare «Andrea...» mi giro preso di soprassalto e vedo Yunho, senza il suo solito portachiavi appeso al braccio.

«Puoi farmi vedere dove posso prendere altri snack?» mi chiede, facendomi cenno che non c'è più niente da sgranocchiare. Mi avvicino ai vari mobili ma non c'è niente, così gli dico «Staranno sicuramente nel stanza del deposito».

Mi avvio verso la stanza in questione, venendo seguito da Yunho subito dietro, ma subito chiude la porta alle spalle. «È ora che agiamo, abbiamo solo parlato... o meglio, ho parlato, mi hai lasciato parlare al festival, dicendo solo che non puoi.» esordisce, poco dopo che gli faccio cenno di riaprire la porta.

Con una mano mi afferra il polso, mentre con l'altra mi accarezza il volto, baciandomi. Tutti i ricordi passati emergono a galla e con loro, tutte le sensazioni che mi ha regalato in passato.

Tutti quei ricordi e sensazioni fanno scattare qualcosa in me, finendo col farmi produrre lacrime, così che una ne cade sul mio volto. Mi paralizzo e non ho il coraggio di fare nulla, né di contrastarlo e né di arrendermi al suo tocco.

Si allontana così subito dopo che sentiamo la porta aprirsi, vedendo Apo che ci guarda con espressione delusa e poco dopo si aggiunge anche Seo Hyeon che esce dal bagno e vede tutta la scena, davanti a sé.

How Can I Know?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora