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Comincio a prepararmi per il festival e la gita scolastica, prendendo l'occorrente per un campeggio, sicuramente staremo in mezzo alla natura per almeno due giorni.

Ci dirigiamo prima a scuola, subito dopo aver comprato il fiore che abbiamo scelto. Ho deciso la calle, ci ho impiegato un po' a trovarla ma n'è valsa la pena, è bellissima.

Desi invece ha comprato una peonia, è stato il fiore più semplice da trovare, insieme a quello di Tonia, una rosa rosa; mentre Marianna, come pensavo, ha subito cercato un girasole. Forse ci abbiamo impiegato più tempo rispetto alla calle, ma l'importante è averli trovati.

Arriviamo finalmente a scuola e la prima cosa che vedo è Seo Hyeon che è aggrappata al braccio di Yunho, stringendo delle campanule. «Non appena torniamo, bisogna vedere dove conducono quelle chiavi.» mi avvicino a Desi, nel tentativo di farmi vedere disinteressato, senza incontrare lo sguardo della coppia nemmeno per un secondo.

«Quanto dura questo festival?» sento Marianna chiederlo a voce alta, tutta entusiasta nel vedere chi possa avere il suo stesso fiore. «Dura tre giorni.» risponde Beom Seok che si unisce a noi, sorridendo.

«Chi è pronto ad andare in campeggio?» chiede a sua volta, ricevendo reazioni diverse tra di loro.

Riverso la mia attenzione sul suo fiore e noto essere una semplice margherita bianca. Non appena mettiamo piede dentro l'edificio della scuola, mi dirigo subito al mio armadietto, cercando un qualcosa che non esiste.

Non appena giro il mio sguardo, vedo Jungkook venire verso di noi, così volto nuovamente lo sguardo dall'altro lato, ma subito vedo Yunho e Seo Hyeon avvicinarsi.

«Dovevo mettermi qui proprio ora?» parlo tra me e me, sussurrando, assicurandomi che nessuno possa sentirmi. Chiudo l'armadietto, poi la mia attenzione cade sul fiore che ha Jungkook... è una margherita bianca.

Beom Seok e il corvino si guardano, ma il primo scuote la testa, rifiutando di fare coppia con lui. «Forse è meglio di no.» aggiunge poco dopo, passati un paio di minuti, andiamo poi sul pullman che ci sta aspettando fuori scuola.

Mi siedo al primo posto libero che trovo, poi Beom Seok mi si siede vicino, sorridendomi. Spengo completamente il cellulare e gioco nel far ruotare il fiore con le dita, guardandolo e poi riponendo l'attenzione fuori il finestrino.

[…]

«Ora dovete separarvi a coppie di due, poi decidete la vostra tenda glamping.» esordisce il vice preside, scartando già le prime coppie di due.

«Io sto con Andrea.» replica Beom Seok ad alta voce, prendendomi di sorpresa, ma poi mi rassicura con un sorriso gentile. Mi afferra la mano e posiamo le nostre cose nella tenda che abbiamo scelto.

«Devo ammettere che se mi avessero fatto vedere il campeggio così, avrei voluto farlo il più delle volte rispetto al normale.» esordisco subito non appena vedo l'interno della tenda, che sembra tutto fuorché un campeggio con la natura.

Vedo l'altro che posa l'ultima cosa sul letto e mi domanda «Sei mai stato in campeggio?» ma scuoto la testa, replicando «No. Mi piaceva l'idea, ma poi ricordavo tutti i vari tipi di insetti».

Si mette a ridere, ma poi afferra un tubo di metallo dalla sua borsa. «Di questo me ne sono occupato io. Ho il tuo stesso problema.» mi tranquillizza sorridendo, per poi spruzzarsi quel repellente addosso.

«Vuoi?» mi chiede il consenso di spruzzarlo anche su di me, ma accetto senza neanche pensare, girando su me stesso in modo che ogni lato del mio corpo possa essere protetto dagli insetti.

Si siede su un lato del materasso e mi osserva, domandando «Ora parliamo di ragazzi?» ottenendo una risata da parte mia, dallo "stereotipo" appena confermato.

«Lo fanno le ragazze etero, perché non noi gay?» continua con un'altra domanda, facendo spallucce subito dopo. Annuisco e così mi siedo, dandogli la parola per primo.

«Di chi vogliamo parlare?» gli chiedo, ma la sua risposta è solo un'altra domanda «Ti piace qualcuno?». Ci penso leggermente e replico scuotendo la testa «Per ora nessuno, o almeno non ne sono sicuro».

«Credi davvero che io voglia sapere con chi ti vuoi fidanzare? Dobbiamo parlare di ragazzi, quindi il minimo dubbio o pensiero, possiamo dirlo ora.» mi corregge, ridendo subito dopo ma poi continua lui stesso «Tipo hai visto Yunho e Seo Hyeon? Il classico fidanzamento combinato».

Annuisco con l'essere d'accordo con lui, poi aggiungo «Purtroppo non possiamo farci nulla. A Yunho sembra star bene.» ma subito mi interrompe.

«Tu credi davvero che Yunho stia con lei perché le piace? Anche un bambino di due anni capirebbe che per Yunho, Seo Hyeon non esiste minimamente.» aggiunge ridendo, poi mi si avvicina, abbassando il volume della voce. «Secondo me c'è qualcosa sotto. L'ho sentita dire che ha perso delle chiavi per strada, magari possiamo cercarle.» mi sussurra, assicurandosi che nessuno possa sentirci.

Mi vengono in mente subito le chiavi che ha trovato Desi per strada. «Erano in una busta da lettera?» gli chiedo fingendomi incuriosito e non a conoscenza, ma fa un cenno con le spalle «Non so. L'ho solo sentita parlare con qualcuno al telefono, dicendo che rischiava grosso se qualcuno fosse andato nei posti giusti».

Subito ricordo che insieme alle chiavi, c'era una lettera con scritto degli indirizzi... devo andare subito da Desi per dirglielo.

«Vengo subito. Mi sono dimenticato di dare questo a mia sorella.» mento prendendo una cosa dalla mia borsa, per poi andarmene velocemente per cercare Desi.

[…]

La trovo finalmente fuori alla sua tenda e così subito la prendo a disparte. «Devo dirti una cosa.» le sussurro, cercando un posto dove nessuno possa ascoltarci o vederci parlare sottovoce.

«Riguarda quelle chiavi che hai trovato la scorsa sera. Beom Seok mi ha detto che ha sentito Seo Hyeon parlare al telefono con qualcuno, riguardo a quella busta.» comincio a raccontarle tutto quello che mi è stato detto.

«Quindi è stata Seo Hyeon a farmi trovare quel biglietto nel bagno femminile? Questo vuol dire che mi stava seguendo.» Desi sembra tirare le conclusioni da sola, siccome mi ero completamente dimenticato di quel particolare.

«Appena torniamo a casa, dobbiamo controllare quegli indirizzi dove portano.» le dico, prima di separarmi da lei, in modo da non destare sospetti con la nostra mancanza.

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