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«Come mai mi hai invitato fuori?» lui mi guarda con un'espressione divertita, chiedendomi poi «Perché? Non potevo?».

Annuisco ridendo, poi aggiunge «È un'uscita tra single. Io sono single, tu sei single e usciamo a berci qualcosa. Giusto per rivendicare il nostro essere single».

Scoppiamo a ridere ma non riesco a non togliermi dalla testa quello che è successo con Jackson, poche ore fa.

«Il festival si sta avvicinando. Come sta andando la situazione di partner?» mi chiede, prestando attenzione alla strada, anche se credo che già sappia la risposta ma voglia solo sentirla dalla mia voce.

«Ancora niente. Perché?» gli faccio domandandogli del motivo della sua domanda. Mi mostra soltanto un mezzo sorrisino e mi risponde «Curiosità».

Sento un suono labiale e poi continua a domandarmi «Per quanto riguarda il fidanzato?». Sorrido, accorgendomi del suo scopo, ma nonostante quello, gli dico la verità.

«In realtà non c'è. Nel frattempo sono single.» replico sorridendo subito dopo. Lo stesso sorriso comincio a vederlo anche sul suo volto.

«Cosa c'è? Perché sorridi?» gli faccio con tono quasi accusatorio, ma lui si giustifica «No, niente. Ricordo solo il giorno che ti ho incontrato».

Rido anche io nel ricordarlo, ma un avvenimento mi torna in mente. L'immagine di quel ragazzo amoreggiare con Jungkook nel bagno.

Guardo la strada fuori dal finestrino, torno a guardarlo e gli chiedo «Potremmo fermarci da un'altra parte? Non mi va di subirmi l'aria di un bar».

La sua espressione diventa preoccupata da quella frase, ma annuisce e fa come gli ho chiesto.

«Va bene qui?» mi chiede arrivati vicino al parco. Annuisco, prendendo un sospiro a pieni polmoni.

«Sicuro di stare bene?» mi chiede ancora una volta preoccupato. «Sì, non ti preoccupare.» replico sorridendo, poi aggiungo «È stato solo un momento, ma adesso sto bene».

Improvvisamente il suo cellulare comincia a squillare, vedendo il nome, schiocca la lingua contro il palato ed è costretto a rispondere.

«Hey dimmi... sì potrei venire, ma... va bene, ora vengo, aspettami.» parla, guardandomi come fosse rassegnato o dispiaciuto per doversene andare. «Andrea mi dispiace, dobbiamo rinviare. C'è stata un'emergenza.» comincia a scusarsi come se fosse colpa sua.

Lo tranquillizzo e replico «Non ti preoccupare, la spostiamo a domani. Magari andremo in un bar, visto che non siamo potuti andare.» cominciando a ridere.

Una volta ritornato a casa, entro dentro e comincio ad essere piombato di domande dalle ragazze.

«Cosa avete fatto? Dove siate andati? Cosa ti ha detto?» sembra quasi di dover affrontare un interrogatorio, ma rispondo a tutte le loro domande dicendo la sincera verità.

«Niente. Da nessuna parte. Niente. Contente?» cominciando a ridere poco dopo.

Il loro sguardo comincia a farsi sempre più dubbioso, non sanno se credermi o meno, ma conoscendole non crederanno nemmeno ad una parola.

«Davvero non avete fatto niente?» mi chiede Desi con un tono quasi sussurrato. «Ora chi è che sta facendo la sintesi?» mi rinfaccia Tonia poco dopo, vedendo che non aggiungo nient'altro.

«Dai, davvero non...» Marianna sta per cominciare a parlare, ma la interrompo subito. «L'hanno chiamato ed è dovuto andare via, va bene?» finalmente rivelo più dettagli a riguardo.

«Ora vado a dormire. Buonanotte signore.» esordisco per poi avviarmi in camera mia, con loro che cominciano a parlare tutte insieme sul come mi sia permesso di chiamarle signore, non resisto nel non ridere, poi mi addormento.

[...]

Camminiamo verso scuola finché non noto Tonia che cambia atteggiamento, cerco di guardarmi intorno ma non vedo nessuno.

«Tutto bene?» le chiedo avvicinandomi, ma lei annuisce quasi distratta da qualcosa o qualcuno. Sospiro profondamente e le ripeto «Tutto bene?» questa volta con un tono più sussurrato del primo.

«Sì, non ti preoccupare. Sono in ansia per il festival, ma niente di che. È pur sempre una cosa nuova, non sappiamo come fare.» risponde sbuffando, così cerco di tranquillizzarla. «Non ti preoccupare, tu non dire niente a nessuno, poi compra un fiore e...» ma lei mi interrompe subito quasi ridendo.

«Non per il fiore, che me ne frega. Intendo per tutta la nostra questione, il festival è solo una piccola parte.» mi corregge ridendo alla mia risposta al suo problema.

Non appena entriamo a scuola possiamo notare già il nostro solito gruppo che ci aspetta all'entrata, prima di entrare in aula.

«Niente di importante oggi?» fa Marianna con fare curioso. «Per ora niente, ci stiamo solo preparando per il festival.» risponde Seonghwa, sorridendo nel guardare i ragazzi.

Cominciamo a chiacchierare prima di entrare in classe, ma dopo qualche secondo di chiacchierate, mi arriva un messaggio.

"Se ci tieni così tanto nell'incontrarmi, perché impieghi così tanto tempo nel trovarmi?" leggo il messaggio inviatomi sempre dallo stesso contatto misterioso.

«Hey Yunho. Mi potresti accompagnarmi in classe?» vedo Seo Hyeon che si avvicina e guarda Yunho in modo da convincerlo. Quest'ultimo accetta senza ombra di dubbio, anche perché non è nella sua natura comportarsi duramente con qualcuno.

Li vedo allontanarsi e mi arriva un altro messaggio "Mi dispiace che il tuo primo amore stia scivolando via con quella ragazza". Mi guardo intorno per vedere se ci sia qualcuno che ci sta spiando ma non vedo nessuno di sospetto.

Cerco di non pensarci e spengo il cellulare, mettendolo in tasca, così almeno non mi darà più fastidio.

Nell'incamminarci verso le classi, noto il cellulare di Tonia squillare, ma non riesco a leggere il nome del contatto, siccome ci separiamo.

Durante la lezione vedo Yunho entrare in ritardo, non essendo nemmeno colpa sua. Mi si siede vicino e comincio a sentire la sua frustrazione.

«Cosa c'è che non va?» gli chiedo senza distogliere lo sguardo dalla lavagna e continuando a prendere appunti. Lo sento ridacchiare, cacciando aria dalle narici e replica «Non è nulla, sono solo stanco, ho corso per tutto l'istituto».

Vedo un'altra persona entrare dalla porta, non la conosco. I suoi capelli ordinati e scuri mi ricordano qualcosa, ma non riesco a focalizzare. Non appena incrocia il mio sguardo fa un cenno con la mano e poi si siede al suo posto.

Noto Yunho che richiama l'attenzione di Bang Chan, cominciando a fissare il ragazzo. «Ci vedo bene o è lui?» chiede Yunho quasi incredulo, ma Bang Chan sospira irritato e conferma tutto.

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