Capitolo 13

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Pv. Joy

Il cancello dell'enorme palazzo si spalanca subito quando vi arriviamo davanti, senza bisogno di dire o fare nulla, e Roth rallenta così da essere al mio fianco mentre che ne varchiamo la soglia. Io cammino con le orecchie appiattite alla testa e la coda bassa poche non so cosa mi aspetta qui e ne sono parecchio intimorita. <<Sta tranquilla coniglietta. Qui nessuno ti fara del male fidati, è il posto più sicuro al mondo, soprattutto per te.>> Mi rassicura mentre arriviamo all'enorme portone, a due ante, in un materiale che non riconosco ma dall'odore sembra legno pregiato, che si apre e ne esce una donna che corre ad abbracciare Roth, che si deve abbassare visto la forma lupina. <<Tesoro mio, sei tornato.>> Dice la donna che probabilmente è sua madre visto come Roth si lascia coccolare senza lamentarsi. <<Sono tornato mamma.>> Dice confermando i miei sospetti mentre la donna lo lascia andare e viene raggiunta da un uomo che assomiglia terribilmente a Roth ma ha i capelli biondo platino. <<Bentornati ragazzi.>> Dice mentre circonda la vita della donna con una braccio. <<Ciao papà.>> Lo saluta Roth mentre io indietreggiò un po' vedendo arrivare Sempre più persone venute a salutare Roth e Chase. <<Tu devi essere Joy, vero?>> Mi domanda la dolce voce della donna così io mi volto verso di lei e annuisco, non riuscendo a cpmunicare con lei in questa forma.<<oh scusami. Deve essere difficile per te comunicare in questa forma. Vieni con me, ti porto dove puoi serenamente ritrasformati. >> Mi dice con un sorriso dolce sul viso ed io guardo Roth che annuisce e poi guardo Kyle che sta attaccato con orgoglio a Chase e non so se disturbarlo o meno chiamandolo. <<Vai tu. Chase accompagnerà Kyle.>> Roth intercetta i miei pensieri così io mi volto nuovamente verso la donna davanti a me e annuisco così lei si volta e comincia a camminare. <<Io sono Primrose, la madre di Roth.>> Si presenta mentre il la segue a qualche passo di distanza un po' incerta nel separarmi da Roth. << Mio figlio mi ha parlato molto di te, come ti stai trovando con lui? Ti maltratta?>> Mi domanda ma ha un tono leggero, divertito, come se già sapesse benissimo che non era così, mentre io mi rendo conto di non sapere come rispondere. Provo mentalmente ma nulla, non mi sente e infatti lei se ne rende conto. <<Oh vero! Sei in forma lupina. Perdonami, mi risponderai dopo.>> Dice e arriviamo davanti ad uno splendido giardino con una casa abbastanza grande in legno. <<Trasformati tranquillamente li. >> Dice e prendo l'enorme porta ed io m'inchino ringraziandola prima di entrarvi .

Qualche minuto dopo esco dal capanno sui miei piedi, perfettamente vestita con una tuta ed una felpa che avevo messo nello zaino sulla mia schiena e mi avvicino alla donna, che non dimostrava più di 40 anni. <<Mi scusi per prima ma sono davvero negata con la comunicazione mentale. >> Mi scuso e un po' imbarazzata le porgo la mano. <<Io sono Joy, aiuto Roth con lo studio, è un piacere conoscerla.>> Dico poiché non sapevo quanto sapesse o meno la donna. Lei prende la mia mano e la stirnge dolcemente con un sorriso dolce.  <<Oh non darmi del lei. Chiamano Primrose o Rose se preferisci.>> Mi dice ed io sono abbastanza sorpresa. << Va bene, ci proverò.>> Dico solo e ricambio automatica il sorriso poiché mi veniva naturale rispondere così alla sua dolcezza. <<Allora Joy, dicevamo, come ti stai trovando? Ve la cavate li a scuola o ci sono stati intoppi?>> Mi domanda in tono leggero lasciando andare la mia mano e mi si affianca mentre camminiamo verso la casa. Cioè io seguo lei, non ho idea di dove stiamo andando di preciso, vedo solo che ci avviciniamo all'edificio. <<Si, Roth è bravo in tutte le materie e mi ha sempre trattato benissimo.>> Le spiego rispondendo anche alla domanda precede. Arriviamo ad una porta più piccola di quella d'ingresso e che da su una stanza che non vedo bene da fuori. <<Benvenuta a casa, Joy>> dice Primrose tenendo la porta aperta mentre io entro e mi guardo intorno un po' intimorita e un po' curiosa. Questo posto è enorme, mi sa che dovrò stare attaccata a Roth se non voglio perdermi. Penso continuado a seguire la donna. <<Anche io avevo quell'espressione sul viso , la prima volta che sono entrata in questo posto.>> Mi rivela ed io la guardo curiosa. La verità è che non so nulla della famiglia di Roth ma ne sono molto curiosa. <<Non è cresciuta qui?>> Domando. Non sapevo molto del mondo esterno, in passato avevo sentito dire che gli eredi e le loro consorti, dovevano crescere a palazzo.
Primrose invece mi guarda e scuote il capo. <<Oh no, mia cara. Sono arrivata qui a 18 anni, in piena notte, mal concia e senza capire molto a causa del calore>> mi dice divertita mentre attraversiamo un corridoio, ed io mi fermo e la guardo stupita, non riuscendo a controllare la mia espressione, che deve essere decisamente buffa visto che si mette a ridere. Una risata contenuta e signorile ma che mi fa rinsavire così provo ad assumerne una più tranquilla. <<Davvero? >> Dico cercando di nascondere la curiosità mantenendo un tono neutro. <<Oh sì. Roth non ti ha detto nulla?>> Domanda ed io scuoto il capo mentre da lontano comincio a sentire delle voci che parlano allegramente. <<Quel ragazzo è troppo riservato. Lo dico io che dovrebbe parlare un po' di più di sé stesso.>> Dice lanciando uno sguardo alla fine del corridoio, fa un sospiro, e si ferma così che io possa essere al suo fianco. <<Joy, devi sapere che io sono un omega.  Pensavo di essere sola al mondo e ogni giorno era una lotta per me... Poi ho incontrato Ryleight, il mio mate, e tutto è cambiato.>> Dice e le sue parole per me sembrano quasi una favola.
Primrose mi si avvicina e mette una mano sulla mia spalla. <<Con questo voglio solo rassicurarti. Tutto avrà senso con il tempo e soprattutto qui sei al sicuro. Sentiti a casa, non temere di dire o fare nulla. D'accordo?>> Domanda ed io annuisco un attimo prima che dalla fine del corridoio sbuchi fuori Roth con passo veloce. <<Mamma, l'hai rapita!>> Esclama  in tono un po' offeso mentre ci raggiunge e lei in risposta ridacchia, mentre io gli lancio un occhiata perplessa. Come può rispondere così ad una madre tanto buona. <<Suvvia Roth, quanto sei esagerato.>> Dice divertita mentre lui sospira. <<Pensavo vi fosse successo qualcosa.>> Ammette posando lo sguardo su di me mentre Primrose ci guarda con un sorriso radioso. <<Non sottovalutare la tua mamma piccoletto. Posso tranquillamente ancora difendere i miei figli.>> Dice posando una mano sulla spalla anche di Roth, poi si stacca e le unisce emozionata. <<Io vado, vi attendo nella salotto così da presentare, alla nostra Joy, il resto della famiglia, sono venuti tutti. A dopo>> dice, lanciando un occhiata verso Roth all'ultima precisazione  e con passo elegante e veloce va via.
<<Che cavolo!>> Borbotta scocciato Roth ed io alzo il viso per guardarlo in faccia, ha un espressione chiaramente seccata, quasi un broncio. <<Che succede?>> Gli domando e lui fa un sospiro. <<Nulla, solo che le riunioni di famiglia sono tremende.>> Si lamenta ed il mio viso si fa un po' triste. <<Non ho idea di come siano, non ne ho mai avuta una.>> Gli ricordo e la sua espressione cambia subito in una sorpresa ma poi mi sorride. <<Tranquilla piccola seccatura, adesso ne hai una. Andiamo a conoscerla.>> Dice e senza darmi modo di ribattere mi prende per mano e mi trascina via da lì verso una stanza chiusa da una porta in legno a due ante. Una famiglia? Penso e per un attimo il mio cuore fa una capriola , non ne ho mai avuta una e sono felice solo al pensiero di averla, anche solo per questi pochi giorni.
<<Piccola seccatura, benvenuta nella casa dei pazzi.>> Annuncia sottovoce un secondo prima di aprire la porta e veniamo investiti dal fragore delle voci che parlano uno sopra l'altra. <<Ciao a tutti>> esordisce lui entrando dentro la stanza, tenendomi ancora per mano, ed io lo seguo ritrovandomi davanti tantissime persone di varie età, tra cui anche Chase e Kyle che parla tranquillamente con un ragazzo chiaramente più grande di noi dai capelli castano chiaro, lisci e gli occhi azzurri contornati da occhiali da vista.  Ha un fisico asciutto, non sembra molto dedito alle attività sportive, ma è abbastanza alto, quasi quanto Roth.
<<Vediamo di fare in fretta, la presento una volta per tutti. Lei è Joy. LA MIA COMPAGNA DI SCUOLA.>> Scandisce bene l'ultima frase come per evitare qualsiasi battuta ma ovviamente si ode dal fondo una voce roca, chiaramente maschile, dire:<<Si, certo, come no!>> Seguito da una risata e da un lamento così vedo chiaramente chi ha parlato. È un ragazzo che non sembra molto più grande di noi e accanto a lui una ragazzina gli ha dato uno scappellotto per poi alzarsi e correre verso di noi. <<bentornato Roth!>> Esclama lanciandosi tra le braccia di Roth, che evidentemente se l'aspettava, perché lascia la mia mano e la accoglie tra le sue braccia. <<Ciao Clare.>> Dice con un tono che non ha mai usato con nessuno a scuola. << Mi sei mancato tantissimo!>> Dice poi lei staccandosi leggermente da lui così da guardarlo in viso. <<Anche tu piccola >> dice e lei gli risponde con un sorriso radioso. Solo allora, la ragazza, sembra accorgersi che ci sono anche io. <<Benvenuta Joy, io sono Clare >>> Dice con un sorriso dolce mentre mi porge la mano , che io stringo subito con fare sicuro. <<Il piacere e mio. >> Dico ma il mio sorriso sembra un po' più forzato così Roth mi osserva curioso, come se volesse chiedermi qualcosa, per fortuna però viene interrotto da una miriade di persone che vengono da me e si presentano. Chi con più calma , chi con allegria e entusiasmo mandandomi un po' in confusione. Sono tantissimi, non ricorderò mai tutti questi nomi, nonostante io abbia un ottima memoria. <<Ok, ok, lasciatela respirare un attimo.>> Interviene finalmente Roth strappandomi dall'abbraccio di Sandy, la figlia di Cordelia. <<Sempre esagerato cugino.>> Si lamenta lei staccandosi ma ha un sorriso dolce sul viso. <<Non sono esagerato, siete voi che siete decisamente troppo affettuosi. Vero Joy?>> Domanda e tutti gli occhi si posano su di me, che sono chiaramente divertita da quella discussione e scuoto il capo. quella risposta basta a fare sbuffare Roth e a fare scoppiare a ridere Sandy che con i suoi lunghi capelli rossi sembra una copia più giovane di Cordelia. << Bene, piccola seccatura, adesso te la cavi da sola.>> Sussurra Roth al mio orecchio con tono offeso e va a parlare con i suoi genitori, lasciandomi li invasa dai suoi cugini.

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