Pv Altea
Quando Beth apre la porta e mi tira a sé per abbracciarmi, io resto per un attimo immobile tra le sie braccia prima di stringerla a me. <<Ti ho trovata>> sussurro sollevata e lei si allontana da me e mi sorride nel suo viso scarno, circondato da riccioli biondi. <<Joy! Che ci fai qui? Ha adottato anche te? Dobbiamo dividere nuovamente la stanza?>> Mi domanda lei con la sua voce falsamente infantile e non ho neanche il tempo di rispondere prima che la sua espressione si faccia perplessa e volti leggermente verso la sua stanza. <<Ma il letto è solo per una persona...>> Riflette e solo allora vedo la stanza davanti a me e resto allibita. È la classica stanza di una bambina. Tutto è fatto di pizzo e merletto rosa. Il letto è a baldacchino e dovunque ioi volti vedo delle bambole inquietanti fissarmi. <<Joy! Mi stai ascoltando?>> Richiama la mia attenzione, Beth, tirandomi il braccio come farebbe un bambino e non una ragazza della sua età. <<Si scusami Beth, stavo osservando la tua stanza...>> Dico sincera e lei ne è orgogliosa. <<Si, lo so, è stupenda, nulla a che vedere con quelle dell'istituto.>> Dice con orgoglio ed io la guardo ancora più confusa. <<Già, è proprio una stanza bellissima ma dobbiamo andare Beth, sono venuta a liberarti.>> Dico prendendole la mano e nel suo sguardo per un attimo riesco a leggere il terrore mentre tira via la mano dalla mia. <<Che dici. Questa è casa mia. Il mio posto è qui con il padrone!>> Dice facendo un passo indietro ed io riconosco la mia stessa paura, di confessare, di scappare, nei suoi occhi, così faccio le faccio un sorriso rassicurante e faccio un passo verso di lei. <<Beth, non devi avere paura... Io so cosa ti ha fatto finora... Io so chi è davvero quell'uomo.>> La rassicuro e la maschera di tranquillità che indossava si incrina lasciando trasferire i suoi veri sentimenti. L'odio, la paura, il dolore. <<Non puoi saperlo... Lui voleva te, ma per qualche assurdo motivo a scelto me... Mi ha presa al posto tuo e non è passato un solo giorno senza che me lo ricordasse o mi paragonasse a te!>> Dice con la voce colma di rancore e gli occhi lucidi di lacrime. Io faccio un passo indietro come se le sue parole mi avessero colpito fisicamente, per quanto fanno male. Ne ho sempre avuto il sospetto, Lui stesso ne ha accennato l'ultima volta, ma evidentemente qualcosa l'ha fermato. <<Mi dispiace Beth, mi dispiace veramente tanto.>> Dico con le lacrime agli. <<Non c'è niente che possa anche solo alleviare la tua rabbia e lo capisco. Ma proprio per questo oggi sono qui, per portarti via da quel mostro.>> Dico facendo nuovamente un passo verso di lei e le tendo la mano ma lei sgrana gli occhi e indietreggia. <<No, no, no, non posso. Se scappo mi ucciderà. Mi ucciderà. Ci ho provato una volta... È stato tremendo.>> Dice terrorizzata, e mi si stringe il cuore. <<No, non ti farà più del male, te lo prometto.>> Cerco di calmarla mentre faccio un altro passo verso di lei. <<E come farai se nessuno c'è riuscito prima?!>> Le lacrime gli rigano il viso mentre dice queste parole con rabbia ed astio. <<Sai a quanti adulti ho chiesto aiuto fin'ora? Sai quante volte mi è stato risposto che tutto ciò era giusto? Che io dovevo fare solo la brava bambina ed ubidire?>> Mi domanda e posso ben immaginare. Anche io ho provato a chiedere aiuto da piccola ed ho ricevuto le stesse risposte.
<<So che è difficile da credere ma ho trovato qualcuno di molto potente e che non ha paura di lui...>> le spiego e lei mi guarda shoccata. <<Impossibile, lui è il presidente del concilio! Chi oserebbe sfidarlo?!>> Domanda allibita ed io stessa avevo pensato la stessa cosa al inizio. Le rivolgo un sorriso orgoglioso. <<Ryleight, il padre di Roth, il mio mate>> Le rivelò e lei mi guarda stranita. <<So che sembra assurdo ma nel luogo in cui sono stata mandata, ho incontrato Roth, e lui mi ha liberata come ha liberato Kyle e in questo momento stanno liberando tutti gli altri rimasti nell'istituto.>>Le spiego lentamente ma lei mi guarda diffidente con quegli occhioni azzurri stupito, in un viso incorniciato da dei boccoli biondi. È sempre sembrata più una bambola che una vera bambina. Forse quel perfido bastardo l'ha scelta per questo. <<No, è impossibile. Nessuno può proteggermi da lui. Mi ha comprata, sono una sua proprietà... Tutto è una sua proprietà...>> Protesta ma stavolta noto un pizzico di speranza nei suoi occhi così faccio un ultimo passo e le prendo nuovamente la mano, stavolta non la toglie, questo mi fa sperare. <<No, non sei una sua proprietà. Ogniuno di noi è stato cresciuto pensando di non avere scelta, di essere solo un oggetto in mano agli alpha, invece no. Adesso abbiamo l'opportunità di riprenderci la nostra vita, quindi fidati di me Beth, vieni con me e ti assicuro che quel l'uomo non ti farà più del male.>> Dico guardandola negli occhi speranzosa e quasi non ci credo quando lei annuisce. <<Va bene ma se veniamo beccate incolperò te.>> Dice tornando alla voce bambinesca ed io le sorrido. <<Sta tranquilla non ci scopriranno, però dobbiamo sbrigarci.>> Le dico mentre comincio a guardarmi intorno. <<Prendi ciò che ti serve, dobbiamo andare evia di qui.>> Dice e lei annuisce correndo verso un armadio ne tira fuori uno zainetto che riempie in fretta mentre io mi guardo intorno cercando delle prove o qualcosa che possa essere utile quando noto una cosa che mi terrorizza. Merda!
<<Seth!>> chiamo mentalmente cercando disperatamente la sua mente ma devo provare più volte prima che finalmente riesca a raggiungerlo. <<Che succede?>> Dice subito attendo. <<Ho trovato Beth. Ma c'è una telecamera in questa stanza.>> Dico agitata come non mai mentre l'obiettivo è dritto sul mio viso. Se ci beccano siamo fregati, ma non voglio che Beth si preoccupi perciò non dico nulla.<<Ci penso io. Tu portala semplicemente da Zen.>> Dice Seth ed io mi sento relativamente sollevata. <<D'accordo. Grazie.>> Gli comunico e come pensavo non mi arriva nessuna risposta così mi volto verso Beth. <<Pronta?>> le domando e lei mi raggiunge annuendo. Faccio un respiro profondo. <<Allora andiamo.>> Dico ma poi mi ricordo una cosa e la guardo un attimo titubante. <<Beth, hai delle prove contro Clayton? Non so foto, o video, o sai dove potremmo trovarle?>> Le domando e lei si ferma un attimo e riflette. <<Non ho nulla, solo le mie preziose bambole, ma nella sua stanza... Li ci sarà qualcosa.>> Dice ed io annuisco notando solo ora che tiene tra le braccia una delle bambole, quella che semrba più usurata. <<Sai dove si trova?>> Le chiedo e fortunatamente lei annuisce. <<All'ultimo piano, è la camera padronale, solitamente non è neanche controllata, perché non vuole che nessuno giri la intorno... Non sia mai che scoprano quanto cattivonsia davvero.>> Dice ed io annuisco. <<Perfetto, grazie mille. Questa informazione ci sara preziosa, ora andiamo.>> Dico mentre la prendo per mano comunico a Seth ciò che ho scoperto, ovviamente lui mi risponde brevemente ma mi basta, tanto per sapere che sono riuscita a raggiungerlo. <<Ok adesso dobbiamo sbrigarci.>> Dico e insieme a lei mi avvio fuori dalla porta scendendo le scale lentamente, senza fare rumore. <<Ascolta Beth...>> Sussurro arrivata alla porta che da sul corridoio del primo piano. <<Se ci dovessimo separare per qualche motivo, tu devi andare nel bagno a piano terra, esci dalla finestra sul fondo, li troverai Zen, un mio...>> ci penso un attimo ma è troppo complicato spiegare chi sia quindi vado sul semplice. <<Un mio amico.>> Concludo e lei mi guarda un attimo preoccupata ma poi annuisce. <<Bene, adesso andiamo.>> Le stringo la mano con un sorriso rassicurante e poi faccio un respiro profondo. <<Lascio Beth e torno da te>> Comunico a Roth che non nasconde il sollievo quando sente le mie parole. <<Va bene piccola, sta attenta.>> Dice con orgoglio nella voce dopo di che mi concentro su quello che sto facendo e con un movimento lento apro la porta davanti a me ed esco fuori insieme a Beth.
![](https://img.wattpad.com/cover/300530364-288-k511765.jpg)
STAI LEGGENDO
Just My Fate
WerewolfNascere omega, nel Regno di Silvercade, voleva dire solo una cosa: Essere schiavi. Questo è il destino di Joy cresciuta in un istituto solo per omega sin da quanto era una bambina. Il Saint'Ostin si presenta come il migliore degli istituti di for...