Capitolo 5

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PV. Joy

<<Ma tu guarda un po'.>> Un voce a me sconosciuta interrompe il mio sonno, stranamente libero da incubi, così strizzo gli occhi e provo a stiracchiarmi quando noto che qualcosa mi blocca, così confusa e un po' impaurita spalancò gli occhi e mi rendo conto che quel qualcosa è in realtà un qualcuno, ed è Roth. <<Cosa?>> Sussurro confusa ancora troppo intontita per via del sonno e della febbre per capire cosa stia succedendo. <<Oh scusa ti ho svegliata, non volevo. Tu sei Joy, giusto?>> Domanda di nuovo quella voce melodiosa e sconosciuta, allora mi guardo in torno e mi ritrovo davanti una donna, dai capelli rosso ciliegia ed un sorriso dolce sul viso.  <<Si, io sono Joy...>> Rispondo con espressione confusa ed in quel momento Roth , che fino ad ora, era ancora nel mondo dei sogni e mi teneva stretta a sé dalla vita, comincia a muoversi, disturbato dalle voci e finalmente apre gli occhi. <<Joy ma con chi parli?>> Domanda perplesso al che la donna sconosciuta emette una risata. <<Con me, mio caro.>> Dice ed appena sente la sua voce, Roth, spalanca gli occhi, nota la nostra posizione e subito mi lascia andare per poi saltare fuori dal letto. <<Zia Cordelia, sei arrivata!>> Esclama con espressione sorpresa e forse un po' imbarazzata per via della posizione in cui ci ha trovati. Oh quindi questa è la zia di Roth... Penso osservandola di sottecchi.<<Già da qualche minuto mio caro nipote, ma non volevo disturbarvi.>> Dice e gli fa l'occhiolino cosa che fa sospirare lui ma imbarazza molto me, così provo a mettermi seduta ma un tremendo bruciore mi ferma e mi fa sfuggire un gemito di dolore. <<Hey piccola seccatura, non puoi ancora alzarti.>> Dice Roth che, in un attimo, è subito accanto a me e mi aiuta a tornare distesa mentre Cordelia ci guarda con un insolito sorriso sulle labbra ed appena Roth se ne accorge si stacca subito da me. <<Non ci avresti disturbato noi...>> Comincia ma si ferma e mi lancia un occhiata indeciso su cosa dire. <<Avevo freddo, mi sono sdraiato vicino a lei e alla fine mi sono addormentato, tutto qui.>> Conclude mentre Cordelia continua a guardarlo, con le braccia incrociate sul petto, con un'espressione dubbiosa. <<Ovviamente, non stavo insinuando assolutamente nulla, Roth.>> Dice ma in realtà, con il tono che usa, sembra tutto il contrario. <<Pensa ciò che vuoi, in ogni caso, grazie per essere venuta zia.>> Dice avvicinandosi a lei e fa qualcosa che davvero non mi aspettavo, l'abbraccia. Non so perché ma non avrei mai immaginato Roth come un ragazzo affettuoso. <<Non devi tesoro, farei questo e altro per te.>> Dice dolcemente la donna e poi Roth si stacca da lei, con le guance leggermente rosse. <<Bene... Allora io adesso vi lascio sole così la puoi visitare mentre io vado a fare la doccia.>> Dice a Cordelia e poi si avvicina a me e mi sposta un ciocca di capelli sal viso, così come se nulla fosse. <<Mia zia è la migliore guaritrice di tutti i regni, di lei ti puoi fidare>> Dice con un tono trano, sembra dolce, ed io mi limito ad annuire visto che non avrei comunque altro da dire. Così lui si allontana di nuovo da me e si dilegua, nel l'arco di qualche minuto, mentre la donna lo guarda divertito. <<Inutile, per certe cose resterà sempre un bambino.>> Commenta Cordelia quando il ragazzo si chiude la porta del bagno alle spalle e poi si volta verso di me con un sorriso. <<Bene adesso a noi mia cara Joy.>> Dice e si avvicina a me, che sono ancora distesa sul letto. <<Io sono la dottoressa Cordelia, ovvero la zia di Roth, perdonami se non mi sono presentata prima ma prendere in giro mio nipote è sempre un piacere.>> Dice porgendomi la mano e regalandomi un sorriso brillante. Anche se al solo sentire la parole dottoressa un brivido corre lungo la mia schiena ma il suo sorriso e rassicurante così mi faccio coraggio. << È un piacere conoscerla. Io sono Joy.>> Mi presento, solo con il nome visto che non ho idea di quale sia il mio cognome, e stringo la sua mano un po' esitante. <<Piacere mio cara, ero proprio curiosa di conoscere la mal capitata che sopporta il caratteraccio di mio nipote. >> Dice ad alta voce, probabilmente voleva essere sentita dal nipote, divertita mentre lascia andare la mia mano. <<Grazie mille zia!>> Grida di rimando Roth da dietro la porta facendo ridacchiare lei e scoppiare a ridere me. Cosa che però mi provoca una fitta di dolore così smetto subito e il mio viso si contrae in un espressione di dolore. Cordelia si siede subito sul letto e mi poggia una mano sulla fronte mentre la sua espressione si fa preoccupata. <<Hai ancora la febbre alta. Roth aveva ragione, eri al limite.>> Dice con tono triste e poi torna a guardarmi con un sorriso mentre mi prende la mano fra le sue. <<Mi dispiace per ciò che hai dovuto passare finora, ma ti assicuro che da adesso, con Roth, sei al sicuro.>> Dice e il suo sguardo dolce mi fa sentire strana. Una sensazione di tranquillità che non avevo mai provato prima. Sorpresa da questa nuova emozione, non riesco a trovare le parole per rispondere così mi limito ad annuire mentre lei mi sorride. <<Adesso però mia cara devo visitarti, va bene? >>Mi domanda e il mio cuore perde un battito per poi accelerare per via dell'improvvisa paura che provo e lei sembra accorgersene subito perché stringe un po' di più la mia mano. <<So che non ti piacciono i dottori, Roth me l'aveva accennato... Non so perché ma fidati, io non ti farò del male, te lo prometto.>> Dice addolcendo sia lo sguardo che il tono di voce, e questo mi rilassa visibilmente anche se un po' di paura resta lo stesso. <<Mi dispiace... Lei è qui per aiutarmi e io...>> Dico abbassando leggerne lo sguardo ma continuo a guardarla, lei in risposta scuole il capo e mi sorride. <<Nessun lei tesoro, chiamami Cordelia, o zia non è un problema.>> Dice allegramente e non riesco a non sorridere. Il suo sorriso è contagioso, letteralmente. <<Non devi scusarti, posso ben capire il tuo timore, ma spero che presto tu riesca a fidarti di me e di Roth soprattutto.... Anche se sembrate cavarcela molto bene>> Dice mentre si alza dal letto e mi guarda divertiva. Io divento decisamente rossa e cerca di coprirmi un po' di più con la coperta, inutilmente, ma ci provo comunque .<< Io ehm... Non è che non mi fidi di lui solo ... Gli alpha in generale mi spaventano un po'>> Le rivelo mentre il suo sorriso si addolcisce un po'.<< Tempo al tempo mia cara, capirai di chi fidarti e di chi no, a priori dal essere alpha, beta o omega.>> Mi spiega con tono tranquillo ed io annuisco. Aveva ragione, lo sapevo, dovevo solo abituarmi a quel pensiero. <<Adesso però è l'ora della visita, o rischiamo che Roth muoia di vecchiaia in quel bagno, non credi?>> Questo cambio di argomenti repentino, e la battuta sul nipote, mi fanno sfuggire una risata e con uno sguardo più deciso stavolta annuisco mentre lei indossa un paio di guanti. <<Bene allora, si comincia.>> Annuncia e viene verso di me mentre io mi volto e spero che stavolta sia meno dolorosa della prima...

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