PV Joy
<<Ma come fanno a sapere che fra poco entrerai in calore? E poi perché dovrebbe essere uguale per tutti?>> Mi domanda Roth, diversi minuti dopo, mentre siamo sdraiati nel suo letto, a qualche centimetro di distanza per sicurezza. In realtà avevo provato a scappare nella mia stanza ma mi aveva catturata con la scusa che , in questo modo, cominceremo ad abituarci e magari sarà più facile nei prossimi giorni... Io ne dubito ma Roth , a volte, sembra un bambino e dirgli di no per me è impossibile.
<<perché? Non è una cosa normale ?>> Domando un po' confusa dalla sua domanda. <<No, ogni omega ha un suo ciclo di calore, come anche gli alpha hanno il loro, dunque è strano che un gruppo così numeroso di omega entri in calore nello stesso momento.>> Mi spiega ed io lo guardo allibita. Ci hanno sempre detto che siamo come gli animali, che vanno in calore tutti nella stessa stagione, solo che per noi non era una staglio ma una cosa mensile.
<<Non ne avevo idea. Ci hanno detto che era normale così.>> Dico stringendo i pugni dalla rabbia, poiché mi rendo conto che, ancora una volta, quella gente mi aveva mentito.
Non gli bastava abusare di noi, ci hanno fatto credere che il mondo andasse come dicevano loro.
La sua mano si poggia sulla mia mentre si avvicina un po' a me, cosa che mi manda fisicamente un po' in tilt, ma ignoro il mio corpo e mi godo a pieno quel contatto usandolo per calmarmi.
<<Tranquilla piccola, avranno ciò che meritano, ma per aiutarti devo capire cosa ti hanno fatto. Va contro la vostra stessa natura, come hanno fatto?>> Mi domanda pensieroso ed io onestamente non so come rispondere così ci penso un attimo.
<<Non so effettivamente cosa ci hanno fatto. So solo che dopo il mio primo calore hanno cominciato a darmi delle pillole e da quello successivo mi sono ritrovata ad averlo lo stesso giorno degli altri.>> Gli racconto mentre penso a qualsiasi altra cosa potesse essere utile, ma non mi veniva in mente nulla così mi volto e noto che anche il suo viso è pensieroso. <<Per quanto tempo hai preso quelle pillole?>> Domanda addolcendo l'espressione quando il suo sguardo incontra il mio. <<Non so, per parecchi mesi, ogni giorno, tranne quelli del calore.>> Gli spiego e poi aggiungo. <<La stessa cosa è successa a Kyle, però io ho smesso prima di lui di prenderle nonostante avessimo avuto il primo Calone nello stesso mese.>> Gli racconto, ricordando quel dettaglio che mi era sembrato parecchio strano, e su cui io e Kyle avevamo rimurginato spesso. <<Capisco. Devo parlare con mia zia Cordelia, lei saprà sicuramente qualcosa.>> Conclude e poi la sua espressione si fa un po' incerta, come se non sapesse se parlare o meno, ma alla fine sceglie di vuotare il sacco. <<Cosa succedeva durante il vostro calore? Ti davano delle medicine per placare i sintomi?>> Domanda speranzoso ma a quella domanda spalancò gli occhi, dandogli già la risposta che gli serviva, un attimo prima di abbassare lo sguardo con un peso nel cuore al solo pensiero. <<Se non vuoi dirmelo va bene, ne parleremo quando sarai pronta>> dice poggiando una mano sul mio viso ma quando prova a rialzarlo io mi rifiuto. <<Non ci davano farmaci... Ci chiudevano in una stanza, con un beta, e... E... >> Dico mentre un nodo si forma nella mia gola. Joy, la mia preferita.. quel ricordo mi fa venire i brividi ma non gli permetto di fermarmi e continuo, mentre lui attende pazientemente e continua ad accarezzarmi il viso con dolcezza, così faccio un respiro e concludo. << E placavano le nostre voglie... o meglio le loro. >> Concludo incapace di aggiungere altro ed attendo la sua reazione, ma lui non fa nulla se non rimanere in silenzio così mi convinco ad alzare lo sguardo e quando incontro il suo mi rendo conto che è furioso e qualcos'altro. <<Roth...>> Sussurro e la sua espressione si fa come di dolore mentre sospira. <<Mi dispiace. Mi dispiace che tu abbia passato tutto questo. Ti avrei dovuta trovare prima.>> Dice colpendo definitivamente il mio cuore. Quelle parole erano così dolci e le ha dette con un'espressione così sofferente che una lacrima mi riga il viso mentre mi lancio praticamente fra le sue braccia. <<Non è colpa tua. Tu mi hai salvato.>> Dico con la voce roca dal pianto trattenuto mentre le mie braccia si stringono attorno al suo corpo e le sue mi attirano verso di lui tenendomi dai fianchi. <<Se solo mia madre avesse convinto la tua a restare... Se io ti avessi riconosciuto in quel momento.>> Dice in tono roco vicino al mio orecchio ma io scuoto il capo e staccandomi lo guardo in viso. <<Non dire sciocchezze. Eravamo solo dei bambini, non potevi riconoscermi e tua madre non poteva sapere.>> Dico mentre i miei occhi si ancorano ai suoi. <<Ma->> comincia non lo lascio finire chiudendo la sua bocca con un bacio. Una scelta azzardata visto i miei ormoni ma avevo le mani alla base del suo collo, che sfioravano i suoi capelli morbidi, e non volevo lasciarli andare. <<Niente ma. Quello che mi è successo non dovrebbe succedere a nessuno ma non è colpa tua. È colpa di quei mostri e tu... Tu mi hai salvato da loro donandomi ciò che non ho mai avuto. L'amore>> dico con le lacrime che solcano il mio viso ma il mio tono non vacilla un attimo mentre il mio cuore batte forte, tanto che, sono sicura, lui riesca a sentirlo. A quelle parole il suo viso si fa sorpreso mentre le sue mani mi tirano leggermente più vicina a sé. <<Tu non hai solo il mio amore Joy, tu hai tutto di me. E te lo giuro, nessuno oserà più metterti un dito addosso.>> Mi assicura con un espressione talmente seria da fare quasi paura ma le sue labbra,pochi attimi dopo, sfiorano le mie addolcendo il tutto e facendomi quasi sciogliere a quel contatto mentre il mio corpo freme. <<Non ho dubbi.>> Lo rassicuro io senza fiato poggiando la fronte contro la sua.
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Just My Fate
WerewolfNascere omega, nel Regno di Silvercade, voleva dire solo una cosa: Essere schiavi. Questo è il destino di Joy cresciuta in un istituto solo per omega sin da quanto era una bambina. Il Saint'Ostin si presenta come il migliore degli istituti di for...