Capitolo 22

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PV Joy

Corro più veloce che posso tra gli alberi, con la vista offuscata dalle lacrime, tornando dove avevo lasciato la mamma, poco prima, ma non vedo nessuno. La mamma è sparita. Tutti sono spariti <<Mamma!>> La chiamo tra i singhiozzi ma questo luogo sembra essere deserto.
Continuo a vagare per il bosco buio e stranamente silenzioso mentre chiamo più volte nomi di persone che non conosco e alla fine cado a terra stremata per via del sonno e della stanchezza...
Un lieve ondeggiare mi risveglia e,  appena apro gli occhi, sono davanti all'ingresso dell'istituto e qualcuno mi sta portando in braccio così, spaventata, alzo i miei occhietti e subito faccio un sospiro di sollievo. Non riesco a vedere bene il suo viso ma sono sicura di chi sia. <<Zia, dove stiamo andando? Dov'è la mamma?>> Domando con la speranza nella voce e lei mi sorride dolcemente, come ha sempre fatto, mentre mi risponde. <<La mamma tornerà presto... Aspettala nella tua nuova casa...>>

Apro gli occhi di scatto mentre mi metto a sedere sul letto, incurante di dovermi liberare dal braccio di Roth, ancora addormentato accanto a me, e mi porto una mano al petto, che si alza e si abbassa velocemente . <<Zia? E chi sarebbe adesso?>> Dico rendendomi conto che quel sogno era più di un sogno, era un ricordo, che adesso si faceva un po' più vivido nella mia mente ma non riuscivo comunque a ricordare il viso di quella donna.
<<Che succede piccola?>> Mi domanda Roth preoccupato, alzandosi anche lui a sedere accanto a me ed io mi volto verso di lui confusa. <<Ho fatto un sogno strano...>> Gli spiego mentre la sua espressione torna un po' più serena ma interessata. <<Strano in che senso?>> Mi domanda mentre io allungo una mano verso la sua, per avere un contatto con lui cosa che mi rende sempre più tranquilla. <<Sembrava per lo più un ricordo... Cioè, è strano da dire, ma una volta sveglia ho ricordato il giorno del mio arrivo all'istituto in modo diverso, con più dettagli...>> Dico sentendomi abbastanza stupida. Lui intreccia le dita con le mie e mi incoraggia a continuare così gli racconto il mio sogno e sospiro. <<...Non ricordo il volto della donna che chiamavo zia ma ricordo un profumo molto forte... Muschiato.>> Gli rivelò pensierosa mentre giocherello con le sue dita. <<Un profumo dici?>> domanda ed io annuisco. <<Bene, Il prossimo giorno libero dalle lezioni andremo in profumeria, magari li ce n'è qualcuno che te lo ricorda, magari saremo fortunati e troveremo il luogo in cui lo compra. >> Mi incoraggia con un sorriso ed io annuisco. <<Penso sia un ottima idea>> rispondo. Le profumerie erano poche ed i profumi costosi ecco perché solo l'elite poteva acquistarli ma i miei pensieri inevitabilmente  tornano in quel sogno. Sembrava che il la conoscessi... Mi fidavo decisamente di lei allora perché mi ha lasciata lì? Mi domando ma per quanto mi sforzo non ricordo altro così sospiro.  <<Torniamo a dormire, magari mi viene in mente altro.>> Decido e mi stendo nuovamente sul letto mentre lui si sdraia accanto a me e mi tira a se. <<Oh magari puoi sognare altro, qualcosa di più bello>> dice lasciando un bacio sulla mia fronte mentre mi stringo a lui ed inalo il suo stupendo odore. <<Ribuonanotte>> dico poggiando la testa sul suo petto e, chiudendo gli occhi, mi lascio cullare dal dolce battito del suo cuore in un sonno senza traccia di incubi...

<<Strano.>> Commenta il mio migliore amico quando ci ritroviamo nuovamente soli, a pulire i bagni questa volta, mentre gli Alpha svolgono gli esami. <<Già, sono sicura di ciò che ricordo adesso ma non capisco cosa sia cambiato... Cosa abbia sbloccato questi ricordi...>> Dico confusa mentre pulisco la superficie dei lavelli con movimenti automatici, che eseguo senza prestare attenzione. <<Non so, forse il cercare tua madre? Infondo ultimamente hai pensato e ripensato a quel giorno continuamente.>> Mi fa notare ed io lascio cadere la pezza e mi volto verso di lui, che sta spazzando il pavimento poco lontano da me. <<Sei un genio. Deve sicuramente essere questo! >> Esclamò mentre comincio a pensare più intensamente a ciò che ricordo, facendo una espressione strana, probabilmente, visto che Kyle mi guarda perplesso. <<Joy, posso quasi vedere i tuoi neuroni sforzarsi, non esagerare. >> Dice divertito ma io liquido il suo consiglio con un alzata di spalle, per poi tornare alle mie pulizie mentre la mia mente si sforza di ricordare.

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