P.V. Roth
Buio, intorno a me c'è solo buio... Non so dove mi trovo, so solo che sono steso a terra come se fossi inchiodato al pavimento, non riesco a muovere un solo muscolo mentre un freddo assurdo mi avvolge. "Roth!" Sento la voce di Altea chiamare il mio nome ma non riesco a vederla... Ah... Ora ho capito. I miei occhi sono chiusi e non vogliono aprirsi. "Roth, non mi lasciare!" La sento piangere mentre il mio cuore si stringe per il dolore. <<Non ti lascerò.>> Vorrei dire, vorrei rassicurarla, ma non riesco a muovere un solo muscolo. Mi sento esausto... Sento tutto il corpo pesante... "Roth!" Continua a chiamarmi la mia mate ma io voglio solo dormire... Mi riposerò solo un attimo e poi sarò di nuovo in forze... No... Non è vero. Sto morendo, lo sento e so che con me morirà anche lei... Questa sensazione mi lacera il cuore mentre cerco di staccarmi da lei, in modo che possa vivere ma non ci riesco... C'è un legame indissolubile che lega i nostri cuori... "Ti prego Dea Luna, lasciala vivere, ti prego..." Penso con tutte le mie forze mentre sento il mio cuore comincia a rallentare... "Ti prego, prendi me ma lasciala vivere..." Penso con le mie ultime forze e smetto di lottare, abbandonandomi a quel buio... Ma una luce accecante irrompe nell'oscurità, che mi circonda. "Ti prego, Non mollare amore mio" sento un calore diffondersi per tutto il mio corpo, è Altea. "Piccola" sussurro mentre lei forza il mio cuore a non mollare, a continuare a battere. I miei polmoni a sollevarsi per continuare a respirare. "Abbiamo detto per sempre. Vivi o morti" dice ed anche la sua essenza comincia ad indebolirsi. "Non voglio che tu muoia, devi vivere la tua vita, finalmente libera" dico ribellandomi ma lei non vuole lasciarmi. "Non ha senso vivere senza di te" si ostina ed allora entro nel panico. "Allora vivremo" decido e richiamo tutte le forze che mi sono rimaste per aiutare i nostri cuori a battere mentre la luce accecante si attenua e alla fine tutto torna buio."Tiamo..." È l'ultima parola che penso intensamente mentre le nostre anime si stringono.
PV Kyle
<<Sei proprio sicuro che stiano solo dormendo?>> Domando al mio mate, che si trova accanto a me, mentre guardo la mia migliore amica distesa nel letto accanto a Roth. È già passata una settimana, ma da allora questi due non fanno che dormire. <<Si, mia zia Cordelia mi ha spiegato che sono in una sorta di sonno rigeneratore. Perché la ferita di Roth era troppo grave e non sa neanche lei come facciano ad essere vivi.>> Mi spiega Chase avvicinandomi a se, dalla vita, ed io mi stringo a lui e sospiro. <<Ma si sveglieranno prima o poi, giusto?>> Gli domando sempre più rassegnato. Ogni giorno spero di vedere i suoi occhi aprirsi ma poi arrivo qui e lei è lì, immobile, che dorme. <<Si, mia zia ne è sicura, solo non sa quando...>> Ripete il mio mate per quella che sarà la ventesima volta in sette giorni. Sospiro nuovamente e mi avvicino al letto per stringere la mano dell'unica famiglia che ho. <<Altea, Joy, come preferisci, smetti di dormire e torna da me per favore. Non puoi abbandonarmi.>> Dico stringendole la mano ma nulla, ancora immobile, così mi rassegno e la lascio andare. <<Spero solo che tornino presto da noi.>> Dico guardando il mio mate, che è ugualmente preoccupato per il suo migliore amico. <<Lo faranno.>> Mi rassicura mentre il suo guardo è puntato sul viso pallido di Roth.
Qualche ora dopo, io e Chase, siamo in salone insieme alla moltitudine di suoi cugini, anche se non ho ancora ben capito i legami familiari in questo posto, mentre la mamma di Altea e Primrose vegliano sulla coppietta dormiente, e stiamo cercando di localizzare un altro Istituto per omega. <<La bambina dice che era un luogo molto freddo, circondato da Alberi. Deve essere verso di qua.>> Dice Chase indicando un punto sulla mappa aperta sul tavolo. <<Ma potrebbe anche essere verso questa zona, solo che vi è stata in inverno. Non ci ha saputo dire da quanto tempo è stata trasferita qua.>> Aggiunge Jared. <<Vero, ma ha anche aggiunto che è da poco, e siamo novembre, quindi per forza un luogo sempre freddo.>> Aggiunge Raven puntando il dito sul luogo della mappa indicato da Chase. <<Ma c'è anche questo luogo dove c'è un freddo cane. È una bambina, per lei sarà stato il polo nord.>> Si aggiunge Rori indicando un altro punto ancora della mappa mentre Seth si limita a guardare, in silenzio, ignorando, come sempre, chiunque lo circonda. Sembra che lui abbia già capito tutto ma aspetti che noi, poveri mortali, ci arriviamo da soli. Insopportabile. Gliene avrei già dette quattro se non fosse parte della "famiglia" del mio amato Chase.
<<Seth! Aiuto, Seth!>> La voce di Beth ci interrompe mentre entra correndo con le braccia che stringono qualcosa. Solo allora Seth solleva lo sguardo e la raggiunge a passo veloce. <<Che succede?>> Domanda con lo sguardo preoccupato ma decisamente più dolce rispetto a quelli che rivolge a me, o a chiunque altro in questa casa.
<<Guarda, è ferito.>> Dice con la voce ancora un po' bambinesca, mostrandogli ciò che tiene tra le braccia.
<<Oh hai portato la cena!>> Esclama Cameron, il mio simpaticissimo "cognato", sporgendosi oltre la spalla di Seth per vedere cosa tiene tra le braccia Beth. <<No, non è la cena>> dice Beth stringendo a sé , con fare protettivo, la palla di pelo. <<Sta zitto!>> La mano di Seth accompagna le sue parole e colpisce la fronte di Cam, che si fa indietro,in modo teatrale, tenendosi la testa, ma il suo sguardo è strano, non sembra il solito divertito <<Ah! Ma che ho detto di male.>> Dice tornando a sedersi in un dei divani mentre Seth, con dolcezza, sposta un po' le braccia di Beth così da osservare il coniglio ferito tra le sue braccia. <<Tranquilla, non lo mangeremo.>> Dice in un tono dolce il "gelido" Seth, tono che usa solo con lei, quando lei non vuole allargare la stretta. Allora lei annuisce e lascia che lui lo guardi. <<Possiamo aiutarlo?>> Dice Beth e vedo che Cameron sta per parlare nuovamente ma Sandy gli tappa la bocca. <<Andiamo a cercare mia madre, lei saprà cosa fare.>> Dice accarezzandole dolcemente la testa per rassicurarla, poi si raddrizza e ci lancia un occhiata. <<Continuate senza di me, torno appena posso.>> e come se nulla fosse se ne va, insieme ad una Beth tutta sorridente, a cercare Cordelia.

STAI LEGGENDO
Just My Fate
WerewolfNascere omega, nel Regno di Silvercade, voleva dire solo una cosa: Essere schiavi. Questo è il destino di Joy cresciuta in un istituto solo per omega sin da quanto era una bambina. Il Saint'Ostin si presenta come il migliore degli istituti di for...