Pv Altea
È passato ormai parecchio tempo da quando Roth ha lasciato la stanza, e vorrei tanto raggiungerlo ma Kyle mi ha placcata e mi ha obbligato ad andare con lui e Chase a prendere le nostre cose a scuola, visto che oggi è l'ultimo giorno che vi metteremo piede, così che domani potremo partire all'alba. <<Non posso andare senza di lui!>> Ho protestato mentre mi trascinava fuori ma lui non ha voluto sentire ragioni. << Se vuole venire sa benissimo dove trovarti. Andiamo.>> Ha detto e mi ha trascinata via. Per questo assurdo motivo adesso sono nella nostra stanza del dormitorio, da sola, visto che Seth ha deciso di lasciarmi la mia "privacy" e mi aspetta fuori dalla porta. Ovviamente non ci avrebbero mai lasciati venire da soli, vista la situazione, anche se la consigliera ed il preside sono già sotto sorveglianza. <<Uff dove diavolo sei?!>> Sbotto mentalmente verso Roth ma non mi aspetto una risposta, poiché ho già provato più volte a comunicare con luia niente. <<Dietro di te.>> Mi sento invece rispondere così mi volto di scatto ed è proprio qui, davanti a me. <<Quando sei arrivato, e perché non ti ho sentito entrare?>> Borbotto infastidita dal suo comportamento e in risposta lui fa un alzata di spalle, ma ha un espressione colpevole. <<Ho persino bussato>> Dice in sua discompa ed io sospiro. <<Si? Beh non ti ho sentito.>> Ammetto e gli volto le spalle per tornare a mettere in borsa le poche cose che davvero mi interessano. Non so perché sono arrabbiata in questo momento, lo sono e basta. <<Altea.>> Mi richiama lui ma io fingo di non sentirlo finché non mi ritrovo avvolta dalle sue braccia. <<E dai, so che mi sono comportato da idiota ma possiamo parlarne?>> Dice poggiando il mento sulla mia spalla ed il mio corpo traditore si rilassa automaticamente riconoscendo la sua metà mancante. <<Ora vuoi parlare? Io no, io volevo parlare ore fa.>> Non è assolutamente vero ma Kyle mi ha minacciata di uccidermi se non avessi fatto la sostenuta almeno per qualche minuto, sa che non può aspettarsi di più da me. <<Hai ragione ma avevo bisogno di pensare.>> Ammette ed il suo tono sembra così fragile che preferisco di gran lun ha morire per mano di Kyle e non fare sentire peggio Roth, così sospiro e mi volto fra le sue braccia, guardandolo in viso. <<Quindi, cos'è uscito fuori da questa luuuunga riflessione?>> Domando, adesso con tono comprensivo, chiaramente non sono più arrabbiata e dal suo sorriso so che anche lui se n'è accordo. <<Molte cose non sono cambiate in realtà, non riesco neanche a pensare che tu possa essere in pericolo...>> Comincia a sto subito per replicare quando lui mi blocca continuando a parlare. <<Ma ho capito che devi essere tu a scegliere se è quando rischiare. Io posso solo essere al tuo fianco e proteggerti.>> Conclude ed io faccio un sospiro di sollievo. Non volevo andare contro di lui ma non posso neanche stare in disparte a guardare gli altri combattere una battaglia che è anche mia. <<Sai cosa ho passato a causa di quel mostro e di quella donna orribile. Devo aiutarvi, devi trovare il modo di fermarli così che nessun bambino debba vivere ciò che abbiamo vissuto io e Kyle. Posso farcela, non sono così fragile come credi>> Spiego e lui annuisce, poiché la sempre pensata come me su questo punto. <<Lo so piccola, non ho mai messo in dubbio che tu possa farcela, solo non volevo che combattessi di nuovo contro di loro, l'hai fatto per anni, quindi volevo che almeno questa volta potessi evitarlo... Ma poi Cameron mi ha sbattuto la verità in faccia, e tu gli hai dato ragione...>> fa un respiro profondo. <<La verità è che mi sono sentito un emerito idiota, per questo sono andato via così. Non riuscivo a guardarti negli occhi dopo tutte le stupidaggini da Alpha borioso che avevo detto, così sono scappato a nascondermi, come ho sempre fatto fin da piccolo.>> Ammette mentre me sue mani giocano con le punte dei miei capelli, dietro la mia schiena, come se questo lo mantenesse calmo. Io sorrido alla sua confessione e gli prendo il viso tra le mani. <<Oh Roth, non hai motivo di sentirti così in imbarazzo, io so cosa intendevi. So che non ti senti il mio padrone e so che tutto quello che hai detto è perché mi ami.>> gli spiego e lui sembra quasi sorpreso di sentirmi dire queste parole. <<Quindi non scappare mai più così da me. Non so da chi tu ti nascondevi in passato ma non farlo da me, al massimo trascinami via con te e ci nasconderemo insieme, intesi?>> Dico con un sorriso ed il suo viso, come se riflettesse le mie emozioni, si illumina sorridente. <<D'accordo. La prossima volta ti porto con me. Sono sicuro che stare nascosto con te sarà molto più divertente.>> Dice ammiccante avvicinando il viso al mio e mi ruba un rapido bacio. <<Non me ho dubbi.>> Ridacchio ma lo spingo leggermente via da me per liberarmi dalla sua presa. <<Forza adesso, a lavoro. Abbiamo dei bagagli da fare.>> Dico e lui, fingendo un saluto militare mi risponde:<< Agli ordini capitano!>> Io scuoto il capo divertita e gli volto le spalle per tornare ai miei bagagli mentre lo sento ridacchiare e andare nella sua stanza a sistemare le proprie cose.
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Just My Fate
Hombres LoboNascere omega, nel Regno di Silvercade, voleva dire solo una cosa: Essere schiavi. Questo è il destino di Joy cresciuta in un istituto solo per omega sin da quanto era una bambina. Il Saint'Ostin si presenta come il migliore degli istituti di for...