Capitolo 30

580 20 16
                                        

Pv Altea

Sento il cuore battere velocemente nel petto mentre una profonda paura lo riempie impedendomi di respirare. <<E' finita>> Sussurro nel panico mentre intorno a noi tutti applaudono e danno il benvenuto ai membri della giuria, di cui dovrebbe fare parte anche Ryleight ma essendo colui che lancia l'accusa non può. <<Altea respira>> La voce di mia madre mi raggiunge mentre prende dolcemente il mio viso tra le mani. <<Va tutto bene. Nessuno ti farà più del male. Te lo giuro.>> Dice tirandomi tra le sue braccia e, come se fossi tornata una bambina, nascondo il viso contro il suo petto. <<Non sai quant'è cattivo mamma .>> Sussurro terrorizzata che qualcuno possa sentirci. <<Non lo so ma posso immaginarlo da ciò che mi hai raccontato. E tu giuro piccola mia che per questo pagherà.>> Dice cullandomi dolcemente per qualche altro secondo mentre faccio dei respiro profondo e finalmente mi do una calmata. Ultimamente fatico davvero molto a gestire le emozioni. <<Va meglio adesso?>> Dice staccandomi dolcemente dal suo petto per guardarmi in viso ed io annuisco mentre mi asciugo alcune lacrime, sfuggite dal mio controllo, dal viso. <<Coniglietta, ricordati che adesso hai le unghie>> La voce di Roth raggiunge diretta la mia mente ed io sorriso automaticamente cercando di non arrossire, quando mi tornano in mente i segni nella sua schiena ma anche la scena di ieri. Il corpo del beta steso a terra, privo di vita. Non sono più una bambina indifesa.
<<Hai ragione>> Gli risponde mentalmente trovando facilmente la nostra connessione adesso. <<Gli dimostreremo che non è forte come crede.>> Dico scon ritrovata determinazione rivolta verso mia madre e lei annuisce ricambiando con lo stesso sguardo determinato. <<Esattamente.>> Dice dopo di che veniamo azzittire dai colpi di un martelletto che richiama il silenzio , così mi volto verso il palco mentre la mia mano stringe automaticamente quella di Roth. <<Papà sa già tutto. Fidati di lui.>> Mi comunica mentalmente Roth guardando il mio viso invece del palco ed io annuisco. Mi fido di lui e della sua famiglia. Insieme distruggeranno quel mostro. Penso mentre il preside prende la parola , come se lui non centrasse nulla con tutto ciò. <<Sua Eccellenza sir Clayton, è un onore averla qui, anche se speravo che la sua visita avvenisse in circostanze migliori.>> comincia e stringo la mano di Roth, per trattenermi dal urlargli contro. Il presidente Clayton è qui da ieri, e sono sicura che questa non sia la sua prima visita. <<... Sono desolato che a causa delle accuse infondate di->> comincia ma viene interrotto dalla voce severa di Clayton. <<Se sono accuse infondate o meno lo deciderò io. Drake.>> Dice ed il preside sbianca. <<Certo, ha assolutamente ragione sua Eccellenza, mi sono espresso male.>> aggiunge cercando di mantenere la calma. <<Intendevo che mi dispiace che l'abbiamo disturbata ma ovviamente è l'unico che può decidere cosa è vero e cos'è falso, di ciò di cui ci accusa Il signor Sunlight. >> Dice e si lancia il altrettante scuse con ogni membro della giuria, che sembra molto seria e poco interessata alla sua opera di lecchinaggio, finché non completa, finalmente, il discorso e lascia parlare il capo di giustizia che condurrà questa udienza preliminare.
Viene spiegato a tutta la giuria il perché di questa udienza, si espongono i fatti avvenuti ieri e si legge l'accusa ufficiale, scritta dallo zio di Roth, Sulfus, che a quanto pare è un avvocato, dopo di che fa il suo ingresso la consigliera Saphire. Entra nell'aula con un'espressione aflitta e da vittima, stringendo un fazzoletto in mano con cui fa finta di asciugarsi delle lacrime inesistenti. <<Se le lacrime di coccodrillo avessero una raffigurazione sarebbe questa.>> Mi comunica Kyle che è seduto poco lontano da me ed io gli sorrido divertita. <<Sono pienamente d'accordo.>> Gli rispondo mentre i miei occhi tornano alla scena davanti a me. La consigliera si siede a destra della giuria, con accanto un uomo mai visto, mentre Ryleight e Sulfus sono alla loro sinistra. <<l'udieza ha inizio.>> Annuncia il capo di giustizia ed allora si alza Sulfus e si avvicina alla giuria mentre espone i fatti. <<Signore e signori della giuria. Sono hanno che indaghiamo sulla misteriosa scomparsa di omega, da ogni regno, ed abbiamo più volte chiesto spiegazioni alla consigliera Saphire, che ci ha sempre detto che se ne stava occupando ma non ci ha mai voluto fornire i dettagli... Adesso sappiamo perche.>> Dice e lancia un occhiata eloquente alla donna che si finge profondamente colpita dalle sue parole. <<Non ricevendo alcuna informazione, il signor Sunlight, alpha del regno di Moonlight, ha svolto delle indagini che l'hanno condotto in questa scuola...>> Cosi Sulfus spiega tutto cià che Ryleight ha scoperto in questi anni e le prove contro la consigliera fino alla sera precedente. <<...Ed è cosi che ha assistito con i propri occhi ad un'asta dove si vendevano letteramente dei ragazzini a dei vecchi pervertiti.>> Aggiunge lanciando un'occhiata eloquente ai sudetti "vecchi pervertiti" che sono tutti seduti in prima fila poichè anche loro verranno giudicati oggi. <<Obiezione vostro onore.>> Dice l'avvocato della consigliera Saphire con la massina calma anche se prima si è visibilmente agitato alle parole di Sulfus. Il presidente del concilio gli fa cenno di parlare anche se il suo sguardo è puro ghiaccio.Non gli piace la piega che ha preso il discorso poichè lui è un esponente dei "vecchi pervertiti". <<La mia assistita non ha venduto nessun ragazzino. Ha messo all'asta le loro capacita come tutor.>> Specifica e tutti i diretti interessati annuiscono vedendo un piccolo sfiraglio ma sulfus fa un ghigno. <<A si? Quindi loro avrebbero pagato milioni di dollari per delle ripetizioni... Bene allora perche ai ragazzi è stato chiesto di presentarsi vestiti in maniera succinta, Sono stati controllati intimamente da un medico, e gli hanno fatto prendere una pillola anticoncezionale?>> Domanda e l'avvocato sbianca. Io mi volto verso Kyle allibita poichè non ne sapevo nulla. <<E' stato prima di scegliere il colore degli abiti e prendere le misure.>> Dice con un'alzata di spalle come se nulla fosse. <<E perche non mi hai detto nulla?>> Domando quasi offesa che non si sia confidata con me e lui si stringe nelle spalle. <<Non era una novità che ci trattassero cosi, quindi mi è passato semplicemente di mente.>> Dice ed io sospiro scuotendo il capo, poichè ha ragione, e torno a guardare il palco. <<Obbiezione respinta.>> Dice il presidente che adesso sembra ancora più arrabbiato.

Just My FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora