Capitolo 23 (+18)

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Pv Joy
 

Tutto intorno a me scorre veloce, mentre mi tengo stretta al dorso di Roth, ma poco importa poiché i miei pensieri tornano continuamente alla donna che ho appena visto con Jared.
Era davvero lei o mi sto illudendo? Perche mai dovrebbe essere con Jared?.. Posso davvero andare semplicemente da lui a chiederglielo?
Milioni le domande che affollano la mia mente ma non ho nessuna risposta . Sospiro scocciata e solo allora alzo lo sguardo notando che siamo immersi in un bosco che non ho mai visto.
<<Dove siamo?>> domando confusa e curiosa contemporaneamente. Roth ridacchia facendomi vibrare sul suo dorso. <<Sei tornata da me allora. Sembravi totalmente persa nei tuoi pensieri.>> Dice in tono leggero ma so che è preoccupato per me. La cosa che mi sorprende, e che mi fa sentire ancora più in colpa, è che poteva tranquillamente entrare nella mia mente, leggere i miei pensieri, ed io me ne sarei neanche accorta invece non l'ha fatto, mi ha lasciato la scelta di condividerli o meno con lui.
<<Scusami... Ho un pensiero che mi confonde ma non voglio che rovini la nostra notte libera.>> Ammetto sentendomi tremendamente in colpa ed abbasso lo sguardo ma lui volta il muso e mi lecca il viso. <<Non devi scusarti. Non sei obbliga a dirmi tutto ma non esitare mai se vuoi. Puoi dirmi qualsiasi cosa.>> Dice guardandomi negli occhi ed io annuisco così lui sorride e torna a guardare verso la strada, davanti a noi, che si fa sempre più stretta tra gli alberi. <<Ma quindi dove siamo?>> domando di nuovo ed evito per un pelo che un ramo mi colpisca un viso, quindi torno ad appiattirmi sul suo dorso. <<Nella casa incantata...>> sussurra sfiorando appena la mia mente e con un ultimo balzo superiamo una cascata di liane e davanti a me si staglia una casa che sembra davvero fatata.
<<Wow!>> Esclamò guardando con espressione stupita la piccola casetta coperta di rampicanti e fiori che si trova esattamente al centro di una raduna colma di fiori di tutti i colori.
<<Ti piace?>> Mi chiede mentre rallenta,  fino a camminare, per evitare di rovinare troppo lo splendido prato sotto di noi.
<<È bellissimo...>> Dico guardandomi intorno con stupore.
<<Ma possiamo davvero stare qui?>> domando rendendomi conto che un luogo così bello avrà decisamente un proprietario. <<Certo che si, questa casetta è il rifugio secreto di mio zio Persy... Qui è dove l'ha portato la sua mate quando gli ha salvato la vita tanto tempo fa.>> Mi racconta ed io guardo  quella casetta con rinnovato stupore. <<Gli ha salvato la vita? E come?>> domando curiosa.
<<Un uomo molto cattivo l'ha ridotto in fin di vita, riconoscendolo lei l'ha curato e l'ha portato qui, rimanendo al suo fianco finché non si è rimesso del tutto. Non l'ha lasciato un solo momento per molti giorni.>> Mi racconta mentre si ferma e si accuccia per farmi scendere.
<<Davvero? Ma non aveva paura che l'uomo cattivo li trovasse?>> Domando rendendomi conto che è una domanda infantile ma so che gli uomini posso essere davvero spaventosi e questa casa non sembra per nulla sicura.
<<Oh sì che ne aveva ma non avevano altre opzioni, entrambi erano feriti e quando mia zia ha visto questa casetta ci ha trascinato entrambi.>> Mi spiega ed io ascolto senza scendere dalla sua schiena.
<<Che storia romantica...>> sospiro e mi rendo conto che probabilmente sta aspettando che io scenda per tornare umano così mi convinco a lasciare il suo caldo dorso.
<<Va, ti aspetto qui.>> Gli sorrido e lui mi lecca il viso in risposta, dopo di che va dietro un grande albero al confine della raduna e torna poco dopo in forma umana.
<<Adesso va meglio>> dice prendendo la mia mano e mi accompagna verso l'ingresso della casetta.

Non so cosa mi aspettassi, visto l'aspetto trasandato ma dentro è tutto un altro paio di maniche.
Sembra una piccola casa fatata. È un unico ambiente con un grande letto al centro, un tavolo sulla parte destra con accanto un piccolo cucinino, vi sono numerosi tappeti piccoli e variopinti mentre tutto è decorato con fiori, bacche, foglie e rametti di vario genere... Non ho mai visto nulla del genere. Non è elegante e sfarzosa, come il palazzo della famiglia di Roth, ma questo non la rende meno bella ai miei occhi.
<<È stupendo!>> esclamo guardandomi intorno con curiosità finché noto qualcosa di strano su una delle pareti così mi avvicino per guardare meglio.
<<Ma questo è un artiglio?>> domando confusa mentre lui mi raggiunge e ridacchia. <<Già.>> risponde come se fosse un cosa normale. <<E perché è attaccato al muro?>> domando ancora perplessa e lui ridacchia nuovamente. <<Mia zia Dafne l'ha appeso come ricordo... È un artiglio di uno dei lupi cattivi. Lei l'ha trovato a terra quella notte e li ha sentito l'odore del sangue di mio zio Percy e subito a seguito la scia per trovarlo.>> dice come se niente fosse ma io faccio un espressione un po' schifate. <<Blah... Sarà anche stato decisivo in quel momento ma a me fa un po' senso.>> Ammetto ma pensandoci a un che di affascinante... assurdo come da un artiglio perduto siano dipese le vite di due persone. <<La penso così anche io.>> Mi sussurra all'orecchio prima di baciarmi la base del collo ed io sospiro tra le sue braccia. È così bello stare qui con con lui.
<<Adesso mi dici che succede?>> mi domanda avvolgendomi dolcemente le mani intorno alla vita e mi attira a se, così che la schiena poggi sul suo petto... Ed a quel contatto il mio cuore manca un battito.
<<Ehm.. ecco...>> Comincio indecisa. È la nostra notte, forse un occasione unica per stare insieme senza pensieri, senza essere controllati, senza paure... Non voglio rovinare tutto. <<Piccola, non devi dirmelo se non vuoi ma... Ma dimmi almeno questo. Qualcuno ti ha fatto del male mentre non c'ero?>> domanda e la preoccupazione nella sua voce mi causa un nodo in gola così nego con il capo, cercando di mandarlo giù senza piangere.
<<Bene, allora va bene, ne parleremo quando e se vorrai.>> dice con un chiaro sospiro di sollievo e mi bacia nuovamente il collo allora io stringo le sue mani e parlo. Non deve preoccuparsi per nulla, così rovinerò comunque tutto.
<<Prima ho visto Jared in città... Ma non era solo... Credo che fosse con mia madre.>> dico e lui si ferma prima di baciarmi nuovamente e mi fa voltare tra le sue braccia per guardarmi in viso. <<Tua madre? Con jared?>> domanda guardandomi negli occhi cercando la sicurezza di aver capito bene ed io annuisco.
<<Oh dea... L'hai chiamato, hai provato a capire se fosse davvero lei?>> Mi domanda ed io scuoto il capo. <<Perche no?>> mi chiede ed io mi rendo conto che ho esitato... Per paura. <<Avevo paura... Paura di scoprire che non fosse lei... O peggio e se fosse davvero lei? È viva, sta bene, perché non è tornata da me?>> dico mentre le lacrime sfuggono al mio controllo e cadono sul mio viso. Allora lui mi tira a sé e mi abbraccia. <<Ssh... Va tutto bene... Ora torniamo li, cerchiamo Jared e gli chiediamo spiegazioni.>> Dice ma io scuoto il capo. <<No, non voglio. È la nostra unica notte libera, per non so quanto tempo, ed io non voglio rovinarla.>> dico, ma so che è  una scusa. Non sono ancora pronta ad affrontare la verità... Lui sembra capire che c'è  dell'altro ma non insiste, sorride mentre incornicia il mio viso con le sue mani ed asciuga le mie lacrime. <<Oh piccola mia, ma non avresti rovinato nulla. Non importa cosa facciamo o dove siamo, mi basta che stiamo insieme.>> Dice ed io poggio nuovamente il viso sul suo petto e lo stringo a me. <<Non voglio... Non voglio ancora affrontare tutto ciò... Voglio nascondermi qui con te, come se il mondo non esistesse, come se il passato non esistesse... Solo io e te...>> dico e sollevando il viso lo bacio dolcemente sulle labbra.
Lui sorride e mi accarezza delicatamente il viso. <<Detto fatto...>> sussurra sulle mie labbra.

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