Capitolo 40

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Pv Altea

Poche ore dopo, la chiaccherata con Kyle, mi sveglio ansimando in preda ai sintomi del calore .<<Merda!>> Impreco a denti stretti mentre stringo le gambe istintivamente. Odio il calore. Mate o meno è comunque una sensazione davvero brutta, non poter avere il controllo sul tuo corpo e sui tuoi desideri. <<Piccola?>> Sussurra Roth aprendo gli occhi e mi rendo conto che, se Roth stava ancora dormendo, è decisamente presto. Probabilmente non è ancora sorto il sole. <<Roth...>> Dico senza fiato voltandomi verso di lui. <<
...È arrivato.>> Sussurro mentre il mio corpo è scosso da un leggero tremore, non ho neanche bisogno di specificare perche ha già capito.
Quant'è imbarazzante tutto ciò? Penso volendo effettivamente scomparire ma lui mi tira semplicemente a se. <<Va tutto bene piccola, ci sono io e stavolta siamo a casa.>> Sussurra mentre la sua mano scende sul mio ventre e comincia a massaggiarlo con movimento lenti. Come se fosse una magia, il mio corpo si calma leggermente e mi permette di respirare normalmente. <<Si, lo so... Ma odio non avere il controllo di me... E poi è così imbarazzante.>> Ammetto con le lacrime agli occhi. Diciamo che il calore mi fa diventare fin troppo emotiva. Lui mi stringe un po' di più e posso sentire il nostro legame avvolgermi, come un manto protettivo. Sospiro di piacere perché è davvero una sensazione bellissima. <<Certo che hai il controllo, devi solo dirmi cosa preferisci, vuoi che chiami Cordelia o che rimanga qui con te?>> Una domanda posta con tale semplicità quando qualsiasi altro mate avrebbe dato per scontata la risposta.
Sono davvero la ragazza più fortunata del mondo.
Ci penso giusto un attimo prima di rispondere ma onestamente non ho dubbi. <<Voglio che rimani con me >> Arrossisco alla mia risposta sincera e lui sorride mentre si allunga su di me per baciare le mie labbra. <<E stavolta non prendere nulla, non è una cosa buona per il tuo corpo, sopprimere la rut.>> Gli faccio notare e lui mi guarda un attimo indeciso. <<Io non voglio perdere il controllo... E se ti ferissi?>> Mi domanda e la paura che leggo nel suo sguardo mi colpisce dritta al cuore. <<Ooh Roth, ma tu non mi faresti mai del male.>> Lo sicuro ma lui non sembra convinto. <<La Rut è già un momento difficile di per sé, ma con te,la donna che amo, al mio fianco... Ho davvero paura di non riuscire a trattenermi...>> Ammette ed il suo viso, leggermente rosso sulle guance, sembra quasi sofferente al solo pensiero. Mi sorprende questa sua insicurezza ma io non dubbi.
Le sue parole non mi spaventano né preoccupano minimamente, la mia fiducia in lui è totale, cosi sorrido e con un movimento veloce inverto le nostre posizioni, così da essere sopra di lui. <<Ma con me non devi più trattenerti. Io amo tutto di te Roth, non mi fa più paura nulla se fatto con te.>> Dico mentre il mio corpo si accende di una nuova passione a contatto con il suo e mi sfugge un gemito. Le sue mani si poggiano sui miei fianchi, indecise se spostarmi o tenermi ferma lì. Su di lui. <<Altea...>> Sussurra ma lo vedo decisamente in difficoltà mentre il suo corpo si accende sotto di me. Io gli sorrido e poggio un bacio delicato sulle sue labbra. <<Voglio esserci per te, come tu ci sei sempre per me. Non devi chiudermi fuori>> gli faccio notare, seria nonostante il mio corpo cominci nuovamente a tremare per via del calore. <<Ma tu ci sei sempre per me, piccola.>> Aggiunge tremendamente indeciso ed allora gli sorrido e tiro fuori il mio asso nella manica. <<Io ti desidero, amore mio, vuoi forse negarmi questo desiderio?>> Domando con un'espressione triste sul volto, gli occhi dolci, e lui ci rinuncia. Con un movimento veloce ma delicato inverte le posizioni ed io mi ritrovo con la schiena sul materasso e lui tra le mie gambe. <<Bene allora, ogni tuo desiderio è un ordine, mia principessa.>> Dice e le sue labbra piombano sulle mie dando il via ad una danza che ci incendia.
Comincia a baciare tutto il mio corpo mentre mi spoglia, ed io, impaziente tanto quanto lui, lo aiuto a togliere i suoi, finché non ci resta nulla da togliere ed allora le nostre mani fanno a gara per accarezzarsi, finché non vedo l'esatto momento in cui la rut di Roth si manifesta e lui si blocca, staccandosi da me, con una sorta di ringhio. <<No, non posso>> la voce roca ed ansimante, così simile alla mia di stamattina, mentre mi dà le spalle e fa per alzarsi ma io gli prendo la mano. <<Di cosa hai paura, coniglietto?>> Gli rigiro il suo nomignolo, con il tono sensuale che solo durante il calore riesco a tirare fuori, e lui si volta sorpreso. <<Io...io...>> Il suo viso è così sperduto, neanche considera di rispondere alla mia provocazione, sembra quasi perduto, come lo sono stata io in tutti questi anni.
Mi inginocchiò sul letto, davanti a lui, così da prendergli dolcemente il viso fra le mie mani. <<Roth, amore mio, non c'è nulla di cui avere paura.>> Dico mentre leggo la sua indecisione, vorrebbe allontanarsi da me, si sente come se sta perdendo il controllo, ma io non glielo permetto e prendo una sua mano, la poggio sul mio seno, come se fosse una risposta automatica del suo corpo, lui lo accarezza,con la solita dolcezza, guardando la sua mano come se non fosse sua, ed io gemo, in risposta. <<Vedi, non mi faresti mai del male, amore mio>> gli faccio notare con un sorriso e lui alza lo sguardo su di me. <<Ma se dopo->> lo interrompo con un bacio e lui sospira staccandosi leggermente da me. <<Se dovessi perdere il controllo o ferirti, o spaventarsi, o qualsiasi altra cosa. Tu devi fermarmi. In qualsiasi modo, d'accordo?>> Dice ed è così serio, nonostante il suo corpo tremi come il mio, che non posso fare altro che annuire. <<Va bene.>> Dico sorridendogli dolcemente e accarezzo il suo viso nell'esatto momento in cui so di aver vinto, affronteremo questa cosa insieme. Così torna a baciarmi famelico, come se fosse febbricitante. Lo specchio di ciò che provo io e giusto un attimo dopo è sopra di me. Apro le gambe per accoglierlo senza esitazione e lui con un unica spinta è dentro di me. Gemiamo insieme,come se non aspettassimo altro e poi si ferma, mi guarda negli occhi in cerca di qualsiasi espressione di dolore o in certezza ma trova solo l'estasi che provo nel momento che stiamo condividendo. <<Ti amo>> Gli sussurro mentre sento le nostre anime fondersi come il nostro corpo. <<Ti amo.>> Risponde lui e da quel momento ogni timore è messo da parte e non c'è più spazio per le parole, ma solo per amarci.

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