Capitolo 6

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PV Joy

I giorni successivi proseguono con una strana routine. La mattina Roth mi medica la ferita, prepara il pranzo per me e poi va in classe, non ho idea di quale scusa abbia usato per me ma nessuno mi ha detto nulla per le assenze. Una volta finite le lezioni ritorna in camera, si assicura che abbia mangiato, e che abbia preso le medicine, dopo di che , quasi sempre alla stessa ora, arrivano Chase e Kyle. Così Kyle mi tiene compagni mentre Chase e Roth studiano. Quando si fa tardi loro tornano nella loro stanza mentre Roth mi medica nuovamente. Con il passare del tempo la ferita fa sempre meno male e le medicazioni diventano sempre meno dolorose. Sono comunque molto imbarazzanti ma almeno non sento lo stesso dolore di prima.
Ogni sera insisto per tornare nel mio letto ma lui si oppone senza lasciarmi scelta. D'altronde utilizza la sua autorità di alpha solo per questo motivo. Ma ciò che più mi sorprende è la gentilezza e l'interesse con cui fa tutto ciò.
<<Ma quanti anni hai?>> Mi ha chiesto una sera, una volta finita la medicazione. Era sempre il momento più imbarazzante e lui di solito si limitava a chiedermi se fosse tutto ok e poi si defilava per lasciarmi un po' Privacy.
<<Ho sedici anni.>> Rispondo un po' confusa, non sapevo se dirgli la mia età fosse un problema ma non mi andava di mentirgli, aveva fatto tanto per me. <<Come immaginavo, siete più piccoli di noi.>> Sembrava una deduzione su cui aveva riflettuto e la cosa mi mette un po' in allarme. <<Beh, d'altronde siete praticamente ragazzi prodigio, in base a come ci è stato spiegato al vostro arrivo.>> Dice ed io faccio un sospiro, sollevata che non mi avesse chiesto altro. <<Eh già...>> Rispondo solo tirando un po' più su le coperte, ed allora, lui si alza dal letto e come sempre si defila lasciandomi sola con i miei pensieri.
Solo lunedì mattina, della settimanale seguente al mio arrivo, sono ufficialmente guarita e posso tornare in classe. <<Ne sei sicura? Puoi prendere qualche altro giorno se ne hai bisogno.>> Mi chiede nuovamente Roth, ma io chiudo lo zaino ed accenno un sorriso. <<Sto benissimo, l'ha detto anche Cordelia, stai tranquillo.>> Dico con tono un po' imbarazzato. La sera prima Cordelia era tornata, mi aveva visitata ed aveva detto che adesso ero sana come un pesce. D'altronde il dolore era sparito del tutto, così come la febbre. <<Va bene, andiamo allora.>> Sbuffa, non sembrava convinto ma era stato davvero sollevato quando la zia gli aveva detto che non avevo più bisogno di essere medicata. Posso ben capire perche, soprattutto le prime, erano state dolorose e lui sembrava sempre sentirsi in colpa. <<Ehm Roth...>> Dico afferrando un angolo della sua felpa, e lui si volta confuso. <<Ci hai ripensato, non ti senti bene?>> Mi domanda nuovamente anche se sembrava più scocciato questa volta, così io lo lascio andare e scuoto il capo negando. <<Io sto bene adesso... Grazie a te. Scusa se ti ho dato tutti questi problemi e grazie davvero.>> Dico in tono bassissimo, dopo di che prendo il mio zaino ed esco velocemente dalla stanza. Ero troppo imbarazzata per guardarlo in viso.
Una volta arrivati vicino alla nostra classe ci riuniamo con Chase e Kyle e , come se niente fosse successo, andiamo a lezione come abbiamo fatto in precedenza. <<Quindi... Cos'è successo? Perché sei stata male? È stato Roth? Perché Chase mi ha giurato di no ma allora chi->> fermo la parlantina del mio migliore amico poggiandogli una mano, gentilmente, sulle labbra. <<Kyle, respira. >> Gli ricordo e lui fa un respiro profondo così tolgo la mano , poiché so che si è calmato almeno un po'. <<Non è stato Roth... È stata una guardia la notte in cui siamo arrivati>> gli rivelò, a bassa voce, visto che non gli avevo detto nulla per non farlo preoccupare. <<Cosa???  Ti ha->> di nuovo lo blocco subito , prima che entrambi finissimo in guai seri e scuoto il capo negando con veemenza. <<Non l'ha fatto. Ci ha provato, ma no. Roth è arrivato prima.>> Gli rivelò lanciando uno sguardo alle spalle di Roth che, come sempre,  cammina davanti a noi affiancato da Chase. <<Perché non mi hai detto nulla Joy.>> dice il mio migliore amico afferrandomi la mano ed io volto lo sguardo , dispiaciuto, verso di lui. <<scusami, non volevo farti preoccupare. >> Dico sapendo di aver sbagliato. Io e kyle abbiamo sempre condiviso ogni dolore provato durante questi anni. <<Sei perdonata ma non osare più nascondermi qualcosa, intesi?>> Mi minaccia puntandomi l'indice contro ed io annuisco sorridendo. <<Intesi.>> Accetto così lui si rasserena e riprendiamo a camminare. <<Ma Roth lo sa?>> Mi domanda ad un tratto ed io annuisco. <<E che cosa ti ha fatto? Si è arrabbiato? Voleva cambiarti?>> Domanda preoccupato, parlando di me come se fossi un oggetto, ma d'altronde avrebbe parlato così anche di se stesso, visto come siamo stati trattati finora e cosa ci è bastato insegnato fin da piccoli. <<Non mi ha fatto nulla, anzi mi ha aiutata...>> Rivelo un po' imbarazzata per tutto quello che aveva dovuto fare per me. Il suo viso si fa pensoso. <<Strano. Ma d'altronde Roth e Chase non sono come me li aspettavo.>> Ammette infine. <<Forse gli alpha non sono tremendi come ce li hanno sempre descritti?>> Domanda, un po' a se stesso e un po' a me ma io ho i suoi stessi dubbi, dunque faccio un alzata di spalle. <<Non ne ho idea. So solo che Roth ha avuto milioni di occasioni di approfittarsi di me e non l'ha fatto.>> Ammetto lanciando un altra occhiata alle sue spalle. Oggi sembrava più nervoso del solito ma non sapevo il perché. Forse è solo una mia impressione. Chiudo così i miei pensieri, a cui tanto non saprei dare altra risposta. <<Stessa cosa Chase.>> Concorda Kyle mentre raggiungiamo la classe. Stranamente oggi Roth e Chase ci hanno aspettati davanti la porta, mentre di solito entrano prima di noi. Sanno che fatichiamo a staccarci così ci lasciano sempre più tempo. <<Joy abbiamo cambiato i posti. Noi siamo qui.>> Dice Roth una volta raggiunto ed io annuisco. Non avevo da ridire, anche perché non potevo, così mi limito a seguirlo mentre mi mostra il nostro banco. Per fortuna Chase e Kyle sono ancora davanti a noi. Faccio per sedermi dietro Kyle, sul lato del banco interno, che su il corridoio tra i banchi, ma Roth mi mette una mano sulla spalla. <<Qua mi siedo io.>> Dice solamente ed io annuisco limitandomi a sedermi nell'altro posto. Non ho idea del perché abbia invertito i posti ma di certo non discuterò con lui per questo. <<Buongiorno Roth... E oh!>> Un voce a me sconosciuta saluta Roth così alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti un paio di occhi neri viscidi, in un viso scavato, come se non avesse dormito la notte prima, incorniciato da dei capelli biondi abbastanza lunghi. <<Ma guarda chi è tornata tra noi... Joy!>> Esclama ed il suo modo di dire il mio nome mi ricorda molto qualcuno, ma sono sicura di non aver mai visto questo viso. <<Ti serve qualcosa Slider?>> Domanda gelido Roth mentre il suo sguardo è fisso sull'altro ragazzo. Ah... Ecco chi è, Slider... Penso e un brivido mi attraversa la schiena mentre mi avvicino inconsciamente a Roth.
Slider dal canto suo fa un ghigno divertito. <<Assolutamente nulla. Sono solo felice che Joy... sia tornata.>> Dice con tono melenso mentre il suo sguardo si posa su di me, ed è davvero viscido. <<Non posso dire la stessa cosa di Ashley, dov'è?>> Domanda Roth mentre si sposta leggermente così da limitare la sua vista su di me. Quando sentr il nome, di quella che probabilmente è la sua omega, slider porta una mano al petto, con fare addolorato. <<Purtroppo Ashley ha deciso di ritirarsi... Sai com'è, la nostra scuola è molto... Dura.>> Lo sguardo con cui dice questa frase, più la consapevolezza di ciò che realmente intende, mi colpisce dritto allo stomaco, come un pugno. Oh mio Dio... Penso allibita dal divertimento che leggo sul suo viso.  <<Quindi mi chiedevo se...>> Comincia mantenendo il suo sguardo viscido su di me facendomi venire la pelle d'oca. <<Non chiederti nulla Slider. Lei è mia.>> Risponde Roth e stavolta si mette palesemente fra noi due mentre Chase si avvicina e si poggia sul banco così da risultare tra Slider e Kyle, che guarda il tutto con espressione impaurita. <<Hey , Hey, stiamo calmi...>> Risponde alzando le mani in segno di resta e fa un passo indietro. <<Non ho mica detto che l'avrei rubata... Potevano condividere.>> Se le parole non bastassero a mettermi i brividi ci pensa il sorriso, inquietante, con cui lo dice. Istintivamente mi avvicino alla schiena di Roth mentre lui sembra relativamente tranquillo. <<Non succederà mai. Dunque provvedi da te ai tuoi bisogni.>> Quella risposta risulta spiazzante, quasi divertente, unità all'espressione che fa Slider, sembra aver appena morso un limone, ma in un attimo si trasforma in un ghigno maligno. Si avvicina a Roth e sussurra al suo orecchio.<< Molto divertente principino... Vediamo se ti resterà la voglia di scherzare quando la renderò mia.>> Il cuore mi si ferma nel petto. Sapeva che avrei sentito quelle parole, infatti il suo sguardo era fisso sul mio, per questo ha marcato l'ultima parola   Dopo di che si rimette dritto, allontanandosi da Roth, probabilmente temendo la sua reazione, e torna a fare un finto sorriso amichevole. <<Beh, trascorriamo bene quest'anno ragazzi.>> Come se nulla fosse si siede nel banco accanto al nostro. Forse posso capire perché Roth abbia deciso di fare a cambio. <<Joy, tutto ok?>> Mi domanda Roth, voltandosi verso di me, ed io mi rendo conto che stavo stringendo la sua camicia così la lascio andare e annuisco. <<Si, va tutto bene.>> Rispondo ma lui non sembra convinto così provo a sorridere ma non funziona comunque, visto che lui sospira. <<Chase, dopo dobbiamo parlare.>> Dice a voce bassissima ma Chase lo sente perfettamente, annuisce e torna a sedersi al suo posto rassicurando Kyle con un sorriso. <<Non ti toccherà.>> Esordisce nuovamente Roth mentre ero concentrata sui due ragazzi davanti a noi. <<Roth...>> La mia voce è esitante.
Slider è chiaramente pericoloso. È il figlio della preside... Non voglio che Roth corra dei rischi per me.
Infondo ho subito di tutto in passato, sono praticamente stata cresciuta per questo... Non voglio che gli succeda qualcosa per colpa mia, ha già fatto molto per me. Il mio viso si inscurisce mentre penso al modo migliore per spiegarglielo, senza rivelare nulla, ma lui sospira nuovamente, poggai una mano sulla mia spalla, e avvicina il viso al mio mentre i nostri sguardi si uniscono. <<Non c'è nulla da dire Joy. Non ti toccherà punto.>> Dice con espressione tremendamente seria ed io annuisco mentre il mio cuore batte ad un ritmo irregolare. << Devi stare sempre vicino a me, o a Chase,  quando non siamo nella stanza e se, per qualche motivo, siamo separati devi stargli lontana, intesi?>> Domanda ed io annuisco nuovamente senza parole, così lui si allontana da me e lascia andare la mia spalla tornando a sedersi composto. <<Silenzio adesso è ora della lezione.>> Esordisce il professore , che entra in quel momento in classe, e tutti gli rispondono con una serie di lamenti prima di azzittirsi effettivamente.
Anche io comincio a prendere libri e quaderni ma il mio sguardo, purtroppo, scivola verso il banco accanto e incrocia quello di Slider... Sembra promettere parecchi guai. Mi rigiro velocemente e inconsciamente avvicino  la sedia a quella di Roth mentre provo ad ignorare la tremenda sensazione di avere ancora il suo sguardo addosso.

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