PV Joy
Dopo quella mattina, in classe, si respirava sempre aria di tensione.
Era ormai trascorsa una settimana ma tutti continuavano a parlarne e a farsi domande su domande. Gli alpha erano diventati ancora più possessivi con gli Omega mentre gli omega cercavano disperatamente il proprio mate... Questo ovviamente non vale per me e Kyle, che stiamo benissimo dove siamo. <<Io non li capisco. A loro cosa cambia se troviamo il nostro mate o meno? Tanto chiunque vada via viene rimpiazzato.>> Commenta Kyle mentre siamo seduti al tavolo della mensa durante il pranzo.
<<Hai ragione, ma credo sia questione di onore o qualcosa del genere.>> Rispondo mentre osservo da lontano Roth e Chase che prendono il pranzo per tutti. Dovrebbe essere il contrario ma loro continuano a intimarci di stare seduti buoni e noi lo facciamo. <<Da dove pensi che venga la ragazza nuova? Non mi ricordo di averla vista all'istituto.>> Mi domanda ed io volto un attimo lo sguardo verso Tisha. Poiché Jack aveva portato via le due ragazze, Lutor era rimasto senza "Tutor" ed ecco che avevano mandato Tisha. <<Non ne ho idea, mai vista.>> Dico in risposta e inizio a pensare che forse il nostro non è l'unico istituto. <<Chi non hai mai visto?>> Mi domanda la voce di Roth ed io mi volto di scatto e lo ritrovo davanti a me con due vassoi per il pranzo. <<Nessuno.>> Rispondo solamente e tolgo il vassoio dalle sue mani per poggiarlo sul tavolo davanti a me. Da quando avevo scoperto che aveva una mate ero nervosa. Ogni volta che mi parlava sentivo un peso sul cuore e non sapevo darmi una spiegazione. <<Nessuno? Kyle?>> Risponde scocciato dal mio atteggiamento, alquanto infantile, che gli rivolgevo da una settimana a questa parte.
Il mio migliore amico fa un sospiro e fa un piccolo cenno con il capo verso Tisha. <<La ragazza nuova.>> Gli spiega mentre Chase poggia il vassoio davanti a lui e si siede al suo fianco. <<Non viene dal vostro istituto?>> Domanda con un espresisone confusa mentre si siede accanto a me. A questa domanda io guardo un attimo Kyle e invece di rispondere comincio a giocherellare con il cibo che ho nel piatto. <<No, non l'abbiamo mai vista.>> Gli spiega Kyle e anche l'espressione di Chase si fa confusa. <<Avete mai sentito di altri istituti come i vostri?>> Domanda Chase a Kyle mentre Roth mi lancia un occhiataccia. Visto che sto facendo finta di non essere lì. <<No, mai. Infatti quando siamo stati portati qui ci conoscevamo tutti... E anche le due nuove che sono state assegnate a Slider venivano da lì.>> Spiega Kyle e un tonfo al cuore mi colpisce quando penso che quel verme ha già cambiato due ragazze, e potrebbe mancare poco alla terza, e lui aveva chiaramente detto di volere me. Un brivido mi attraversa la schiena mentre penso a cosa succederebbe se riuscisse ad avermi. <<Capisco. Qui c'è qualcosa di strano...>> Osserva Roth mentre io fisso il mio cibo come se mi volesse mangiare. <<Joy. Che succede ? >>Mi domanda ad un tratto ed io alzo gli occhi di scatto verso di lui. <<Niente, scusatemi, mi erò distratta.>> Dico e cerco di sorridere. <<Non so nulla in più di Kyle, ma posso provare a parlare con lei.>> Suggerisco visto che non le avevo ancora rivolto la parola da quando era arrivata. <<Va bene. Ma sta lontana da Lutor. È ancora furioso con me e non vorrei che se la prendesse con te.>> Dice Roth guardandomi con espressione seria ed io annuisco. Non avevo la minima intenzione di avvicinarmi a lui, a nessun altro alpha in realtà. <<Va bene. Starò attenta.>> Rispondo ma lui non sembra sentirmi, mi guarda solamente fissa negli occhi e il mio cuore comincia ad aumentare il suo ritmo. <<Ehm, bene, allora pranziamo?>> Esordisce allora Kyle ed io volto il viso verso di lui. <<Certo, buon pranzo.>> Dico e inizio subito a mangiare mentre noto con la coda dell'occhio Roth scuotere il capo, come se fosse infastidito.Durante il pomeriggio trovo il momento perfetto per parlare con Tisha. Poiché gli alpha sono stati tutti convocati dal preside ed allora io mi dirigo verso la sua stanza e busso. Spero che sia in camera, non ci sarà un altra occasione così, penso mentre attendo davanti alla porta che si apre qualche attimo dopo. <<Hey>> esordisco con un sorriso e un cenno con la mano. <<Ti serve qualcosa?>> Domanda invece lei in un tono perplesso e un espressione di chiaro disinteresse. <<Ehm no, volevo solo sapere come ti stai trovando.>> Dico cercando di non perdere il sorriso e l'espressione d'entusiasmo che stavo utilizzando ma lei non sembra convinta. <<Sei venuta qui solo per chiedermi questo? Non potevi farlo domani in classe?>> Domanda in tono piccato
Beccata. Faccio un sospiro e vuoto il sacco un po' infastidita dal suo atteggiamento. <<In realtà volevo parlare da sola con te e, con gli alpha fuori dai giochi, questo mi sembrava il momento perfetto.>> Le spiego con tono tranquillo ma lei non sembra molto convinta. <<Bene. Cosa vuoi allora?>> Mi domanda incrociando le braccia sul petto in un chiaro atteggiamento di chiusura. Ottimo, iniziamo bene... Penso e poi decido di essere diretta. Non mi piace questa tizia, sembra proprio una vipera. <<Da quale istituto vieni? Io vengo dal Saint Nicholas , come tutti gli altri, ma non mi sembra di averti mai vista.>> Dico e la sua espressione si fa pensierosa per un attimo prima di rispondermi. <<Quale istituto? Io vengo da una scuola publica. Ho fatto il test e sono finita qui come tutor.>> Risponde ma non mi sembra sincera. << Davvero? Io credevo che solo gli istituti di formazione avessero questa possibilità...>> Dice testando la sua risposta e per un secondo il suo viso cambia espressione, ma subito è mascherata da un'espressione spavalda. <<Non solo gli istituti privati danno opportunità. Solo perché sei stata fortunata ad essere accolta dal Saint Nicholas non vuol di re che gli altri non diano opportunità.>> Dice in tono quasi offeso ed io scuoto subito il capo. <<Assolutamente, non dico questo ma->> comincio ma non arrivo a finire la frase perché mi interrompere. <<Ma nulla. Siete solo degli snob voi del Saint Nicholas.>> Detto ciò mi chiude la porta in faccia ed io resto lì interdetta a fissarla per qualche secondo. Noi snob? Ma siamo solo degli schiavi! Penso sconvolta mentre mi volto e torno verso la mia stanza perplessa.
Non capisco... Perché dovrebbe pensare una cosa del genere ? Che ci sia davvero un altro istituto? Mi domando assorta nei miei pensieri quando qualcuno che si schiarisce la voce richiama la mia attenzione. <<Ma chi abbiamo qui... La cara Joy tutta sola...>> Mi pietrifico automaticamente quando sento la voce di Slyder giungere dalle mie spalle così mi volto di scatto. <<Signor Slyder>> Dico cercando di fare un sorriso, ma è chiaramente tirato. <<Cosa ti porta da queste parti? Non mi risulta che la stanza di Roth sia in questo corridoio...>> Dice mentre fa qualche passo verso di me ed io mi sforzo di non indietreggiare. Se lui è qui anche Roth avrà finito ma... Non sa che sono qui, o non mi avrebbe mai lasciata andare. <<Il lavandino della nostra stanza perde acqua così cercavo qualcuno che potesse sistemarlo.>> Invento sul momento mentre faccio un passo all'indietro, fingendo di stendere i muscoli ma lui è a pochi passi da me. <<Ma non mi dire... Beh non è da questa parte la segreteria.>> Dice raggiungendomi e questo mi obbliga a fare un passo indietro. <<Davvero? Mi sono confusa...>> Dico e fungo un espressione mortifica. <<Allora andrò a chiede a Roth di accompagnarmi, mi sta aspettando.>> Fingo sicurezza e il suo viso si apre in un ghigno malefico mentre alza una mano ei accarezza il viso delicatamente. <<Va piccola lepre spaventata... Non è il momento per me di mangiarti.>> Sussurra ad un soffio dal mio viso ed io non riesco più a resistere mi volto e scappo via di corsa.
Maledizione, non dovevo andare in giro sola, Roth non mi ha chiesto altro, ed ora Slyder pensa di avermi terrorizzata! Beh in realta l'ha fatto ma se ne vanterà con Roth e così lui scoprirà tutto e si arrabbierà... Si arrabbierà e mi manderà via... Che cavolo se ne fa di me se ha una mate? Penso e corro talmente veloce che neanche mi accorgo che inizia ad esserci più gente nel corridoio. Li ignoro continuando a correre a testa bassa finché non sbatto contro qualcosa, anzi qualcuno, e rivalzando finisco a terra.
<<Ahi!>> Esclamò portandomi le mani al fondo schiena e lo massaggio mentre sollevo lo sguardo verso il povero malcapitato, un alpha, ovviamente, che non avevo mai visto. Non era della classe speciale. <<Mi scusi, non l'ho vista, chiedo perdono.>> Dico subito abbassando il capo in segno di sottomissione, ci mancava solo essere presa di mira da un altro alpha. <<Sta tranquilla, anche io ero distratto. Vuoi una mano.>> Mi domanda lui in tono dolce ed io alzo il viso per guardarlo. Resto sorpresa dal suo sorriso e dalla sua mano tesa verso di me. <<Ehm grazie, faccio->> non completo quella frase perché Roth si para davanti a me. <<Cosa le hai fatto?>> Il suo tono, basso e minaccioso, mi paralizza per un attimo ma poi mi rendo conto che non ce l'ha con me ma con lui. <<Nulla, stava correndo, ha sbattuto contro di me ed è caduta. Io la stavo solo aiutando.>> Risponde con tutta calma lo sconosciuto mentre io mi affrettò ad alzarmi ed afferro la mano di Roth, che non accenna a smettere di guardarlo truce. <<Roth, sta dicendo la verità.>> Dico ed il mio tocco sembra quasi risvegliarlo così si volta verso di me. <<Sicura?>> Domanda ed io annuisco, senza lasciare la sua mano perché mi da una sensazione di sicurezza, solo allora Roth sembra calmarsi e si rivolta nuovamente verso lo sconosciuto ma stavolta in tono più calmo. <<Scusa amico. Ho frainteso.>> Dice nell'esatto momento in cui Chase ci raggiunge a passo veloce, evidentemente Roth aveva persino lasciato indietro lui. <<Non fa nulla. Posso capire perché ti sei allarmato, aveva un'espressione spaventata sul viso, anche io mi ero preoccupato. >> Risponde il ragazzo condannandomi ad essere scoperta. <<Hai ragione, grazie per esserti preoccupato, adesso ci penso io.>> Dice in un tono che non comprendo ma a quanto pare l'altro alpha sì. <<Va bene. Alla prossima allora.>> Dice e va via con passo tranquillo mentre Roth stringe la mia mano e si volta verso di me. <<Joy che ci fai qui? E perché stavi correndo?>> Mi domanda e il mio cuore perde un battito. È gia arrabbiato. Chiaramente agitata provo a lasciare andare la sua mano ma non me lo permette, poiché la stringe di più ma senza farmi male. <<Io... Sono andata a parlare con Tisha.>> Ammetto alla fine e la sua espressione di fa sorpresa. <<Tisha? l'Omega?>> Mi domanda confuso ed io annuisco. <<Volevo sapere da dove provenisse...>> Aggiungo in tono esitante e il suo sguardo si fa più interessato che arrabbiato. <<E lei ti ha cacciato via?>> Domanda come se fosse un affermazione ed io ne resto sorpresa. <<Si... Lo immaginavi?>> Domanda un po' sollevata dal fatto che non sembrava arrabbiato. <<Si.>> Mi risponde solo e si guarda un attimo intorno. <<Andiamo, parliamo in stanza. Ci vediamo dopo Chase.>> Dice e mi dà appena il tempo di fare un cenno di saluto a Chase prima di trascinarmi verso la stanza.
Percorriamo così diversi corridoi con lui che cammina a passo veloce ed io che provo, con scarsi risultati, a mantenere il passo ma una volta arrivati dentro la stanza lo guardo esitante prima di parlare. <<Roth la mano...>> Dico poiché iniziava ad essere un po' dolorante per via della sua presa. Lui la guarda un attimo e la lascia andare subito solo per prenderla nuovamente, e delicatamente, tra le mani. <<Scusami ti ho fatto male?>> Domanda in tono talmente agitato che mi scappa un risatina. <<No, è solo un po' intorpidita.>> Gli spiego e lui mi lascia andare facendo un sospiro. <<Mi è venuto un colpo quando ti ho vista li, con quel tizio.>> Ammette mentre si toglie il giubbotto e lo append eal suo posto. <<Scusami so che non dovevo andare da sola ma era l'unico momento in cui non era con Lutor ed io volevo sapere.>> Gli spiego e lui ci pensa un attimo e poi annuisce. <<Va bene... Ma hai almeno scoperto ciò che cercavi?>> Mi domanda tornando davanti a me e guardandomi con attenzione. <<Non so... Lei dice di venire da una scuola pubblica ma a me sembra strano... Quale omega sano di mente farebbe richiesta per venire qui di sua spontanea volontà?>> Domanda e solo allora mi rendo conto di essermi tradita con le mie stesse parole e porto le mani alla bocca. Sono fottuta. Ma lui non sembra per nulla sorpreso dalle sue parole e con delicatezza toglie le mie mani dal viso. <<Sta tranquilla piccola seccatura, so già che non sei qui di tua spontanea volontà.>> Dice ed i miei occhi si spalancano. Lo sa? Come fa a saperlo? Mi domando con lo sguardo spaesato di un cervo accecato dai fari di un auto. <<Lo so da prima di iscrivermi, per l'esattezza sono venuto qui proprio per questo.>> Dice e non posso che provare un attimo di delusione e sorpresa a quelle parole. Lui sapeva tutto ed era comunque venuto a studiare qui? Penso e automaticamente faccio un passo indietro ma lui mi riacciuffa. <<Non è come pensi Joy, non sono venuto per approffitarmi di un povero omega, ma per liberarvi. >> Mi spiega e alle mie orecchie queste parole sembrano più vere che mai. Non so il motivo ma mi fido ciecamente di lui.
<<Ma tu come...? Perché?>> Domando confusa e lui accenna un sorriso. << Mio padre sta indagando su ciò che succede qui da qualche anno ma da fuori non è riuscito a trovare nulla, così ha mandato me.>> Mi spiega e io non so cosa dire. <<Per questo sei così gentile con me...>> Deduco e non so perché la cosa mi rastista. Non sono speciale, si sarebbe comportato così con qualunque omega.
<<No, non solo per questo io...>> Aggiunge passandosi una mano tra i capelli ed io lo guardo attendendo che finisca la frase ma non lo fa, si limita a sbuffare, scocciato. <<Non è solo per questo. Più avanti capirai.>> Conclude invece ed il mio sguardo speranzosi di trasforma in confuso. <<Non posso capire ora?>> Domando abbastanza confusa dal suo comportamento ma lui scuote il capo e mi guarda serio. <<Invece, torniamo al discorso di prima. Perché stavi correndo? >> Mi domanda ed io lo guardo con espressione jn po' indecisa mentre mi distruggo le dita cercando il coraggio. <<Ecco... Quando Tisha mi ha chiuso la porta in faccia sono subito tornata verso la stanza... Solo che ho incontrato Slyder...>> Dico guardandomi i piedi ma alla fine sbircio solo per vedere la sua evidente espressione arrabbiata. <<Hai incontrato Slyder? Cosa ti ha fatto, cosa ti ha detto?>> Domanda prendendomi per le spalle così da farmi alzare lo sguardo ma il suo modo di fare mi spaventa un po' così provo a staccarmi da lui spingendo le sue braccia. <<Roth.>> Dico ma lui mi impedisce di liberarmi e abbassa leggermente il capo così da trovarsi con il viso davanti al mio. La sua espressione è tremendamente seria, tanto che smetto di dimenarmi. <<Joy, ti ha fatto del male? Ha osato anche solo sfiorarti?>> Mi domanda e dopo un attimo di esitaziome scuoto il capo. <<Non mi ha toccata... Appena si è avvicinato troppo sono scappata via.>> Gli rivelo e lui sospira chiaramente sollevato, senza però lasciarmi andare . <<Roth, così mi fai male...>> Sussurro poiché la sua presa era un po' eccessiva ma lui, come se non mi avesse sentito, lascia andare ele mie braccia e mi stringe a sé in un abbraccio. Ma che cavolo?! Mi domanda sorpresa senza sapere come reagire a tutto ciò. <<Sono così sollevato che tu stia bene. >> Dice e il reale sollievo che sento nella sua voce mi manda il cuore in tilt mentre esitante ricambio il suo abbraccio. << No, non mi ha fatto nulla>> confermo senza nominare la sua accennata carezza al mio viso, o le sue parole, così da non innervosirlo ulteriormente. <<Meno male...>> Sussurra nuovamente stringendomi a sé per un tempo che a me sembra infinito, ma alla fine mi lascia andare e mi guarda negli occhi. <<Joy, so che per te non è facile ma voglio che mi prometti che ti fiderai di me, d'accordo?>> Mi doamnda cogliendomi di sorpresa ed io annuisco. <<Bene, perché per aiutare te e tutti gli altri omega mi serve che tu mi racconti tutto...>> Dice marcando l'ultima parola ed io so benissimo cosa intende così faccio un passo indietro e scuoto il capo. <<No, io... Non posso...>> Mi rifiuto terrorizzata da cosa potrebbero fare ad entrambi se parlassi ma lui si avvicina nuovamente a me e mi prende le mani con le sue. <<Cosa ti spaventa tanto?>> Mi domanda in tono talmente dolce da farmi quasi cedere ma la paura è ben radicata in me, troppo per parlarne come se nulla fosse. <<Non sai cosa succederebbe se lo scoprissero... Se loro scoprissero che ti ho detto tutto...>> Sussurro come se qualcuno potesse sentirli se avesse alzato, anche di poco, il tono della voce. <<Loro chi?>> Mi domanda ed il sgranò gli occhi e lo fissò senza parlare così fa un sospiro e mi massaggia delicatamente le mani. << Va bene. Aspetterò che tu sia pronta per parlarmene...>> Dice rinunciandovi, per adesso ma poi aggiunge. <<Ma sappi piccola rottura che io sono in grado di proteggere entrambi. Senza alcun dubbio, d'accordo?>> Mi domanda mostrando il suo tono spavaldo che mi fa accennare un sorriso. Come vorrei poter credere a queste parole.
<<Bene, adesso è l'ora di studiare, c'è scienze la tua materia preferita, su su.>> Dice cambiando di colpo discorso e lasciando andare le mie mani si dirige verso il suo zaino. <<Ma domani non abbiamo scienze!>> Mi lamento cercando diantenere il tono leggero usato da lui mentre vado verso il mio zaino. <<No, ma è per dopo domani, e se non cominciamo adesso domani mi annoierò a morte, studiando troppe pagine.>> Di lamenta ed io non posso fare altro che rinunciare. << E va bene.>> Borbottò e vado a prendere eil mio libro...P.v. Roth
Dopo non so quante ore chiudo finalmente il libro di scienze, mi stiracchio ed è allora che mi rendo conto che Joy si è addormentata con la testa sopra i libri. Ma tu guardala, dorme come un ghiro.
Penso mentre guardo il suo viso che finalmente sembra sereno e come ipnotizzato da quella vista avvicino il viso al suo... Ne aspiro il suo dolce profumo e le rubo un bacio sulla fronte. Il desiderio per lei mi uccideva ma non avrei mai fatto qualcosa che potesse ferirla così, con un profondo sospiro, si alza dalla sedia e va verso di lei. <<Sembri proprio una bambina quando dormi.>> Le sussurro e prendendola tra le braccia la sollevo e la porto verso il mio letto. Può lamentarsi domani quando vuole, le dirò che c'è venuta lei durante il sonno. Decido mentre la poggio delicatamente sul materasso, così da non svegliarla, mi sdraio accanto a lei e la tiro a me così che poggi la testa sul mio letto. <<Buona notte... Spero che domani tu capisca.>> Sussurro stringendola delicatamente mi lascio andare al sonno.

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Just My Fate
Hombres LoboNascere omega, nel Regno di Silvercade, voleva dire solo una cosa: Essere schiavi. Questo è il destino di Joy cresciuta in un istituto solo per omega sin da quanto era una bambina. Il Saint'Ostin si presenta come il migliore degli istituti di for...