telepatia ||Christian Stefanelli

undicesima parte

A:"TI HA CHIAMATA PRINCIPESSINA!?"

esordisce urlando come una matta dopo che le ho detto che suo fratello mi ha riaccompagnata a casa.

io:"si ma é una cosa nostra, non capiresti"
A:"una cosa vostra? Ma da quando avete questo rapporto così?"
io:"no frena, mi sta solo più simpatico, tutto qui"
A:"mh capito" annuisce non convinta.
io:"Ale non succederà mai niente tra noi, siamo troppo diversi"
A:"si vedrà"

la vedo salire le scale e entrare in bagno. É tutto così surreale, io e lui così complici, fino a un mese fa avrei voluto massacrarlo di botte ma ora no, non più.
che ti sta succedendo Emilia?

preparo il pranzo, dato l'orario, per poi riaccompagnare Alexia a casa.

A:"mi riaccompagni tu a casa?"
io:"certo"
A:"brava la mia tassista personale"

la guardo male, usciamo da casa e saliamo in macchina. Arrivate di fronte a casa sua scende dalla macchina.

A:"entra dai"
io:"ma perché?
A:"perché mi fai compagnia, poi vai via, daiii"
io:"d'accordo, d'accordo"

esco dal macchina per poi chiuderla. Arriviamo di fronte al portico di casa e prendo un respiro profondo.

A:"SONO A CASA!"
entra urlando.
io:"il timpano Alexia"
C:"non urlare che sto qua"
A:"antipatico"
io:"posso andare o ti serve ancora compagnia?"
A:"ti lascio andare dai"
io:"grazie a Dio"

apro la porta.
io:"ciaoo!"
il moro mi fa un cenno di mano mentre Alexia mi manda un bacio.

quanto sono diversi.
il caldo e il freddo.
l'inverno e l'estate.

rientro a casa e decido di studiare un po', giusto per riprendere il ritmo. Dopo due ore mi arriva un messaggio.

Stefanelli👀
<sta sera cena io, te e Mattia. Ci stai?>

resto un attimo perplessa.
che faccio?

io:<ma voi uscite tutte le sere?>

scrivo e invio tutto così veloce senza nemmeno pensare a ciò che ho scritto. La sua risposta non tarda ad arrivare

<non sempre, solo quando ci va davvero>

io:<comunque accetto, non ho niente di meglio da fare>

<alle 21:00 ti passo a prendere, vestiti bene>

io<vorresti dire che di solito non mi vesto bene?>

vedo che sta registrando un vocale così poso il telefono e mi verso un bicchiere d'acqua.

🎤<no cioè si ti vesti bene, era giusto per dire, suonava bene nella mia testa, poi l'ho scritto e mi sono reso conto troppo tardi della cazzata che ho scritto>

io🎤<HAHAHHAHA, capito capito, a stasera, mi raccomando: vestiti bene eh>

<stupida>
io<🖕😘>

esco da wathsapp e chiudo i libri, per oggi va bene così. Che mi metto sta sera? Sbuffo sonoramente e decido di salire in camera a cercare qualcosa. Tubino nero e tacchi. Sono le sei di sera e decido semplicemente di fare una maschera viso mentre guardo Instagram. Aspetto una mezz'oretta e levo la maschera per poi entrare in doccia, non lavo i capelli ma faccio una piega leggermente mossa, nulla di che. Mi trucco mettendo le solite cose più il rossetto rosa scuro che ormai accompagna ogni mia uscita serale. Aggiungo un po' di profumo e prendo la borsa per poi appoggiarla sul letto.
Pronta.

mi faccio alcune foto e decido di postarne una su Instagram.

@emiliaa_rota

-->i'm ready🥂

Stefanelli👀
<sto qua, ti aspetto>

leggo il messaggio, spengo il telefono,, prendo giacca e borsa ed esco da casa. Entro nella sua macchina e vedo che mi guarda sorridendo.

io:"sappi che hai interrotto la mia sessione di studio"
C:"non sai quanto mi dispiace, davvero"
dice ironico.
io:"sono abbastanza vestita bene per i tuoi standard?"
mi tira una veloce occhiata per poi tornare a guardare la strada.
C:"si dai"
ridacchio.
Arriviamo sotto casa di Mattia, sale in macchina.
M:"buonasera belli"
io:"ciaoo"
C:"ciao frà"
M:"dove andiamo?"
io:"eh appunto, dove andiamo?"
C:"pizzeria"

sorrido e guardo fuori dal finestrino.

Arriviamo davanti a un ristorante e scendiamo dalla macchina.

M:"come siamo in tiro oh" mi sorride.
io:"dillo al tuo amico che mi ha detto di vestirmi bene"
ridono entrambi e li guardo male.
Entriamo e mangiamo tranquillamente. Appena finito di cenare andiamo via.

io:"quanto vi devo?" dico aprendo il portafoglio.
C:"niente"
M:"lascia stare"
io:"no dai, smettetela, quanto vi devo?"
C:"niente, apposto così"
M:"offriamo noi"
io:"siete incredibili oh" rimetto il portafoglio in borsa.

camminiamo in silenzio
M:"comunque ho saputo che balli"
io:"chi te l'ha detto?"
vedo Christian grattarsi la testa e sorridere.
io:"ho già capito" rido
M:"modern no?"
io:"si, modern"
M:"non ne vuoi parlare, capito"
io:"si vede così tanto?"
C:"abbastanza"
M:" poi mi dovete spiegare questo rapporto che avete, da quando? Quando é iniziato?"
io:"ci stiamo più simpatici a vicenda, tutto qui"
M:"si e io son scemo"
C:"mai negato"
gli dà uno schiaffo sul collo e rido. Sento il tacco bloccarsi.

io:"no, no no no no no"
C:"che c'è? Perché ti sei fermata?"
io:"cazzo il tacco"
mi abbasso cercando di levarlo dal mezzo di due mattonelle, che cazzo di sfiga.
M:"tu hai il malocchio addosso"
io:"dimmi qualcosa che non so"
C:"ti do una mano"
si abbassa e dopo uno strappo riesce a disincastrarlo da lì in mezzo.
io:"mi avrebbero trovata attaccata qua"
C:"vedi che ti serve il principe azzurro, principessina?"
io:"e il principe azzurro saresti tu?"
C:"nah, non mi piace come ruolo"
M:"ma mi spiegate di cosa state parlando?"
io:"storia lunga"
C:"già"
M:"non me la raccontate giusta, ma nemmeno un po' eh"
rido e prendo il telefono: 00:56
io:"é tardino"
C:"torniamo a casa?"
M:"ho sonno ragà"
io:"andiamo dai che il bambino ha sonno"
C:"povero piccolo"
M:"non ci esco più con voi"

io e il moro scoppiamo a ridere.
Arriviamo alla macchina e partiamo, lasciamo Mattia a casa sua e arriviamo di fronte a casa mia.

io:"grazie per avermi invitata e grazie per il tacco" rido
C:"di niente, dovremo fare più spesso queste uscite improvvisate"
io:"già già"
C:"buonanotte allora"
io:"notte, grazie ancora"
C:"ah aspetta!"
io:"dimmi"
C:"la bambina che c'era oggi in sala ha chiesto se anche domani puoi venire in sala"
io:"lo vuole la bambina o il maestro?" dico vedendo il sorrisino sul suo volto.
C:"entrambi" sorride.
io:"ci sarò" sorrido anch'io
C:"bene bene, a domani allora no?"
io:"si, a domani"

arrivo sul portico di casa, prendo le chiavi e apro il portone per poi salutare il moro con la mano ed entrare.