venticinquesima parte

1.5K 44 12
                                    

entriamo in casa e lancio i tacchi dall'altra parte dell'ingresso.

C:"che delicatezza"
io:"non scassare il cazzo Christian"
C:"una principessa"
lo guardo male.

io:"hai il naso messo male"
C:"macché, non mi fa male"
io:"sta sanguinando"
C:"lascia stare"
io:"che testardo che sei oh"

prendo l'acqua ossigenata, che ormai é all'ordine del giorno, con un pezzo di cotone.

C:"ancora con sta roba?"
io:"ringrazia che ti sto bloccando il sanguinamento e stai zitto Christian"
C:"fottiti"

mi sposta via la mano con cui gli stavo disinfettando la ferita ed esce sul pianerottolo con il pacchetto delle sigarette chiudendosi la porta alle spalle.

non lo devo seguire.
non lo devo seguire.
ok, sto uscendo fuori anch'io.

io:"mi spieghi che ti prende?"

non mi dà nemmeno il tempo di mettere piede fuori dal portone che mi bacia.

io:"tu sei bipolare"
C:"nah"
io:"lo sai che odio che mi baci quando fumi"
C:"faccio finta di non saperlo"
mi fa l'occhiolino.
io:"come faccio io con te?"
scrolla le spalle e schiaccia la sigaretta, ormai terminata, per poi metterla nel portacenere che ho comprato apposta per lui. Rientriamo dentro.

C:"sto ancora pensando a quel bastardo"
io:"non ti fare rovinare la serata da una persona del genere Christian"
C:"la mis serata però potrebbe migliorare"
io:"mh e dimmi, in che modo?"
C:"giocando a carte, magari a scopa"
dice avvicinandosi tremendamente.
io:"a me però non piace giocare a carte"
dico mettendogli le braccia intorno al collo.
C:"allora facciamo che scopiamo e basta?"
io:"con quante hai usato questo giro di parole?"
C:"con nessuna"
io:"non dire minchiate Christian" sorrido.
C:"quindi?"
mi avvicina al muro.
io:"scordatelo" ridacchio
C:"io ci ho provato" sorride
io:"l'importante é provarci"
C:"che caldo che fa qua"

si stacca leggermente e si sbottona la camicia, il tutto mantenendo lo sguardo fisso su di me.
Appena la leva la tira dall'altra parte della stanza.
Mi avvolge completamente i fianchi con le sue braccia.

io:"sai, c'era un periodo in cui ad Alexia dicevo che eri inguardabile"
ridacchia.
io:"ma evidentemente non sapevo nemmeno io di cosa stavo parlando"
C:"attenzione! Il primo complimento in sei anni"
io:"non ti ci abituare"
mi guarda e sorride.
C:"cazzo"
abbassa lo sguardo.
io:"che c'è?" ridacchio.
C:"c'è che sei bella Emilia"
arrossisco completamente e abbasso lo sguardo.
C:"azz, arrossisci?" sorride prendendomi in giro
io:"vaffanculo"
C:"non dirmi che ti ho offesa?"
io:"beh, si!"
C:"posso farmi perdonare dai"
io:"e come?"
sorride e fa aderire completamente il suo corpo al mio.
C:"così"
mi bacia, un bacio che di casto non ha nulla, ma va bene così, l'importante é che sia lui.
Ci stacchiamo.

io:"hai intenzione di rimetterti la camicia?"
C:"nah, fa caldo"
io:"come vuoi, io vado a cambiarmi"
annuisce.

salgo al piano superiore ed entro nella mia stanza prendendo un pantaloncino nero e una maglietta, dello stesso colore, oversize. Mi cambio e riscendo al piano inferiore trovando Christian seduto sullo sgabello della cucina attento ad osservare il telefono.

io:"che guardi con così tanta attenzione?"
C:"nulla, sto nella home di Instagram"
annuisco.
io:"ho sonno"
C:"vai a dormire, domani dobbiamo fare lezione insieme"
io:"va bene"

risalgo al piano di sopra e mi lavo i denti.

io:"buonanotte!"
entro nella camera degli ospiti proprio accanto alla mia.
C:"notte" mi sorride.
Chiudo la porta per poi entrare in camera e stendermi sul mio letto.

io<Matti, Christian é appena andato a dormire, sta tranquillo🤍>

invio il messaggio a Mattia e poso il telefono sul comodino mettendolo in carica. Mi addormento dopo poco per la stanchezza accumulata durante la giornata.

Mi sveglio di soprassalto.
L'ennesimo incubo della settimana.

Scendo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.

C:"che succede? Perché stai qui?"
io:"niente, lascia stare"
C:"non lascio stare Emilia, dimmi che é successo"
io:"ti annoioeresti e basta"
C:"parla."
io:"ho fatto un incubo"

lo guardo e scoppia a ridere.

io:"che bambino di merda"
poso il bicchiere sul bancone della cucina e faccio per salire al piano di sopra ma mi blocca da un braccio.

C:"ok ok, scusa, mi dici cosa succedeva in questo incubo?" dice sorridendo.
io:"mio padre"
torna improvvisamente serio.
io:"mio padre in fin di vita all'ospedale, ho rivissuto tutti quei momenti lí in un incubo che sembrava così reale, come tornare al passato"
C:"mi dispiace, tanto"
scrollo le spalle.
io:"provo a tornare a dormire, vieni?"
C:"certo"

saliamo le scale insieme e mentre sto per entrare in stanza mi ferma.

C:"senti"
si gratta la testa imbarazzato.
io:"si?"
C:"no niente lascia stare"
io:"sicuro?"
annuisce.
io:"ok, buonanotte"
C:"notte"

Christian's pov

si, volevo chiederle di dormire insieme.
Non sono pronto all'ennesimo no da parte sua.
Forse dovrei ammettere che mi piace ma il mio orgoglio ancora non me lo permette, fino a un mese fa nemmeno ci consideravamo.

Emilia's pov

che cazzo Christian, perché non mi hai chiesto di dormire con te?
Lo so che me lo stava per chiedere e sinceramente non aspettavo altro.
Forse, sotto sotto, mi piace davvero, ma ovviamente non glie lo dirò.
Tempo al tempo.

Spengo la piccola bajour posta sul comodino e mi riaddormento in preda a mille pensieri, tutti che riportano a lui:
Christian Stefanelli.

telepatia ||Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora