quarantaquattresima parte.

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io<ti stiamo vendendo a prendere in macchina, siamo partiti ora da Dalmine, in meno di un'ora siamo da te>

scrivo a susanna.

S<dove ci incontriamo?>
io<al parco di fronte a casa>
S<okk, grazie mille>

C:"davvero tua madre l'ha lasciata letteralmente senza un posto dove stare?"
io:"si, é da lei, é sempre stata egoista"
C:"tu però non sei così, anzi"
io:"ho preso il carattere da mio padre, per fortuna direi"
ridacchia.
C:"la pizza é nel sedile dietro di te"
io:"la lascio a lei, avrà sicuramente più fame di me"
mi posa una mano sulla coscia.
C:"sei troppo buona per questo mondo, lo sai vero?"
annuisco.
io:"tra quanto arriviamo?"
C:"venti minuti e siamo da lei"
io:"e io domani ho anche l'esame"
C:"lo passerai"
io:"lo spero"

guardo fuori dal finestrino.

...

ormai stiamo percorrendo le grandi strade  di Milano per arrivare al luogo prestabilito.

io<siamo dietro l'angolo>
S<io sono qui>

svoltiamo l'angolo e la vedo ad aspettarci al bordo del marciapiede.
Mi scende una lacrima.

C:"se vuoi vado io"
dice spegnendo il motore.
io:"no no, é una cosa che devo fare io"
annuisce.

Scendo dall'auto e le vado incontro.

io:"ciao"
mi abbraccia.
Su:"mi dispiace per tutte le cose che ti ho detto, per il nostro rapporto orrendo e per tutto quello che ti ho fatto passare"
io:"é tutto ok, l'importante é che tu stia bene"
dico stringendola a me.
Su:"grazie per essere qui, non eri nemmeno in dovere di rispondermi al messaggio"
sorrido.
io:"vieni, ti aiuto con le valigie"
dico trascinandomi dietro due valigie piene di roba.

Ci dirigiamo verso l'auto.

Su:"non mi ricordavo che tu avessi questa macchina"
io:"oh non é mia"
Su:"e allora di chi é?"
C:"é mia, piacere Christian"
dice porgendole la mano.
vedo lei rimanere impalata a guardarlo.
Questo é l'effetto che ha lui sulle persone, e si, questa é stata la stessa reazione che ho avuto io quando si é presentato a me.
io:"ei bella, é troppo grande per te, non sbavare"
dico schioccandole le dita davanti al viso ridacchiando.
Su:"Susanna"
dice finalmente stringendogli la mano.
finiamo di caricare le quattro valigie enormi e montiamo in macchina.
Christian mette subito in moto.

io:"se hai fame c'è la pizza"
Su:"oh si, grazie"
io:"com'era qua a Milano senza di me?"
Su:"brutto, esperienza da non rivivere"
io:"mamma?"
Su:"usciva la mattina presto e rientrava direttamente la mattina dopo"
annuisco.
io:"tu invece? Amicizie?"
Su:"qualcuna"
C:"cazzo siete identiche"
se ne esce dal nulla il moro.
ridacchio.
C:"di viso sembrate la stessa persona, una fotocopia"
Su:"state insieme?"
dice e mi giro verso il moro.
io:"no, siamo amici"
lui sorride.
C:"già, amici"
Su:"e perché non vi credo nemmeno un po'?"
io:"oh sei appena arrivata e vuoi già sapere troppo"
dico ridacchiando girandomi verso i sedili posteriori dov'è seduta lei.
Mi guarda e sorride.

Su:"Emi tu lavori?"
dice lei rompendo il silenzio.
annuisco semplicemente.
Su:"cosa studi?"
io:"ho continuato psicologia"
annuisce poi lei.
io:"tra quindici minuti saremo a casa, tu puoi tranquillamente riposare, io sto un altro po' in giro"
Su:"posso venire con te?"
io:"no Su, é tardi"
Su:"ti prego!"
mi giro verso di lei e guardo Christian cercando aiuto.
C:"falla venire con noi, non le succederà nulla"
dice notando che lo stavo guardando.
io:"va bene, ma solo per oggi"
lei mi sorride.

Dopo poco arriviamo di fronte a casa mia e dopo aver trovato parcheggio nell''isolato scendiamo tutti dal veicolo per portare in casa le valigie.

Su:"che bella casa"
io:"ora é anche casa tua"

Dico finendo di portare le valigie dentro insieme al moro.
Le faccio vedere velocemente la sua stanza, nonché quella degli ospiti, per poi uscire nuovamente lasciando lì la macchina.

Su:"e quindi voi fino a pochi mesi fa non vi tolleravate?"
dice dopo che io e Christian le abbiamo spiegato in breve il nostro rapporto tortuoso.
C:"si, esatto"
Su:"ora invece sembrate una coppietta felice"
ridacchio.
io:"tu invece?"
Su:"io cosa?"
io:"non sei fidanzata?"
Su:"no no, non piaccio a nessuno"
dice abbassando la testa
io:"cosa non piace di te agli altri?"
Su:"il carattere, dicono che sono troppo complicata"
C:"se voi due avete lo stesso carattere é comprensibile, tua sorella é una delle persone più complicate del pianeta Terra"
io:"non é vero, ho solo gusti specifici"
C:"certo, certo"
io:"comunque fregatene del giudizio degli altri, le persone avranno sempre da ridire su tutto"
annuisce lei tornando a sorridermi.

Vedo il moro levare fuori una sigaretta.
Su:"tu stai con uno che fuma!?"
lui ridacchia accendendola poi.
io:"non stiamo insieme"
dico ammonendola.
Su:"tu odi hai sempre odiato l'odore di fumo!"
dice ignorando completamente le mie parole.
io:"e la cosa continua a non piacermi, solo che ho imparato a tollerarlo"
dico scrollando le spalle.
Su:"Christian ritieniti fortunato"
lui mi guarda e mi sorride.

telepatia ||Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora