"L'amore e l'odio sono due sentimenti ambivalenti e complementari, sono due forti passioni che dominano la vita di ognuno di noi"
(ambientata fuori Amici)
la domanda però sorge spontanea: cosa mi metto? Cerco tra i vestiti e l'unico colore che mi viene in mente ora é il nero. Provo varie combinazioni e trovata quella giusta vado in doccia per poi sistemare i capelli e truccarmi al solito modo con un rossetto più scuro.
@emiliaa_rota
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@turbojr_ sei in ritardo.
Ed effettivamente é vero, é in ritardo di un quarto d'ora. Mi squilla il telefono.
io:<ma allora sei vivo?> C:<simpatica, sto giù scendi> io:<arrivo>
butto giù e scendo le scale per poi uscire da casa.
io:"buonasera, dove mi porta di bello?" C:"in un posticino carino"
mette in moto.
io:"interessante" C:"comunque questa é per te"
mi porge una rosa, é blu.
io:"é bellissima" C:"addirittura" io:"ha un colore particolare" C:"il tuo colore preferito no?"
lo guardo incantata.
io:"e tu come fai a saperlo?" C:"ho le mie fonti" io:"per fonti intendi Alexia?" C:"probabilmente"
ridacchio.
io:"comunque grazie, non dovevi" C:"mi andava"
annuisco e guardo fuori dal finestrino.
io:"domani arriva Sere" C:"sei contenta?" io:"tantissimo, non la vedo da un anno e mi manca da morire" C:"mh" io:"che c'è? Perché mi guardi così?"
vedo dallo specchietto che mi osserva attentamente.
C:"é un bel po' scollato questo vestito eh" io:"va benissimo, non si vede niente" C:"se se, vabbè"
lo guardo male e vedo che ferma la macchina.
C:"arrivati"
apro la portiera a scendo dall'auto. Ora che lo guardo meglio sta davvero bene vestito così: camicia nera lucida e jeans del medesimo colore.
C:"oltre che scollato é anche corto" dice riferendosi al vestito io:"finiscila" C:"farò finta di non aver sentito" io:"ma vaffanculo" sussurro
ridacchia e mi fa strada. Entriamo al ristorante.
io:"che bello qui" C:"sapevo che ti sarebbe piaciuto" io:"sono così tanto prevedibile?" C:"si, un bel po'"
sorrido e mi siedo, ordiniamo due pizze.
C:"beh che mi racconti?" io:"non so, non ho novità, sai ci siamo visti meno di tre ore fa" C:"hai detto a tua mamma dell'esame?" io:"non la sento da mesi, non mi risponde né alle chiamate né ai messaggi. Non sa nemmeno che sono all'università" C:"mi dispiace" scrollo le spalle come se nulla fosse ma dentro sto crollando. io:"cambiamo argomento perfavore?" annuisce C:"sto iniziando a provare una nuova coreografia" io:"come ogni settimana no?" C:"si ma é diversa" io:"cioè?" C:"é di modern contaminato"
i miei occhi brillano.
io:"come ti trovi fuori dal tuo?" C:"decentemente" io:"se ti serve una mano chiedi eh, non mordo" C:"vedremo"
sorrido e arriva il cameriere con le nostre pizze. Parliamo di vari argomenti, nulla di troppo speciale ma ,tra una chiaccherata e l'altra, finiamo le pizze e arriva il momento del dolce.
x:"cosa vi porto?"
"due tiramisù" diciamo insieme. annuisce e si allontana.
C:"e questa mi vuoi dire che non é telepatia?" io:"solo pura casualità" C:"come sei complicata Emilia" io:"cazzo era ora che dicessi il mio nome" C:"non sono abituato" io:"abituati, vado in bagno, torno subito" C:"vai vai"
mi alzo e lo vedo seguirmi con lo sguardo fino all'ingresso del bagno, ovviamente infondo a destra. Mi sistemo il trucco e lavo le mani per poi uscire.
C:"hai fatto in fretta" io:"dovevo solo sistemarmi il trucco" C:"le priorità della vita" io:"come sei palloso oh" C:"però ti piaccio" io:"cosa c'era in quel vino che hai preso Christian?" C:"sto iniziando a piacerti?" io:"sto iniziando a tollerarti" C:"é già un passo avanti" io:"coglione eri e coglione rimani eh" C:"fine ed elegante" io:"come sempre"
arrivano i dolci e, appena finiti, arriva il conto.
C:"offro io" io:"non esiste, dividiamo" C:"ti ho detto che ti portavo a festeggiare" io:"non mi interessa, dividiamo" C:"non fare la testarda" io:"dividiamo" C:"faccio io" io:"Christian, dividiamo."
usciamo dal ristorante, ovviamente abbiamo diviso.
io:"non riesci a farmi cambiare idea é inutile" C:"un'altra avrebbe lasciato che pagassi io fin da subito" io:"io non sono un'altra" C:"tu sei tu" io:"e menomale"
ride. mi squilla il telefono
io:"e chi é adesso?"
dico mentre passeggiamo tra le strade buie e popolate di Dalmine.
Nunzio.
C:"che c'è? Chi ti chiama?" io:"Nunzio" C:"Nunzio!?"
mi prende il telefono dalle mani e risponde.
N<Emilia Rota> C<cosa cazzo vuoi da lei?> N<ahia, vi ho interrotto sul più bello?> C<cosa vuoi?> N<Emilia, passamela>
mi passa il telefono.
io<che c'è?> N<ciao principessa> io<principessa un cazzo, dimmi cosa vuoi> N<ho saputo che hai passato l'esame> io<si> N<festeggiamo?> io<con te?> N<con chi se no?> io<sto già festeggiando con un'altra persona, vai tranquillo> N<azz, tu e Stefanelli eh?> io<stanne fuori Nunzio> N<devo andare principessa, ci becchiamo> io<non chiamarmi così>
chiude la chiamata.
io:"questo é proprio fuori" C:"principessa" dice imitando la sua voce. io:"oh smettila, non mi piace come nomignolo" C:"ti piace dippiù il mio?" io:"non é male"
leva una sigaretta dalla tasca e la accende.
C:"non fare quella faccia schifata"
ridacchio.
arriviamo sopra una terrazza e ci mettiamo a osservare il cielo.
io:"che bello il cielo" C:"la luna é magnifica sta sera" io:"già, un cerchio perfetto"
sorrido alla vista di cotanto splendore ma con la coda dell'occhio vedo che il moro non sta più guardando il cielo. sta guardando me.
io:"dimmi un po', che hai tanto da guardare?" mi volto verso di lui. C:"te" io:"e perché?" C:"sei la luna no?"
sorrido.
io:"di solito per molti sono il sole" C:"nah, tu sei la luna, il sole lascialo a qualcun'altra" io:"e dimmi un po', ti piace dippiù la luna o il sole?" C:"é troppo presto per dirtelo, devi scoprirlo da sola" io:"fai anche il misterioso adesso?" C:"con te funziona cosi no?"
sorride. ci avviamo verso la macchina, mette in moto e dopo poco arriviamo di fronte a casa mia.
io:"grazie per la serata" C:"quando vuoi" io:"notte Christian" C:"notte Emilia"