lo aspetto in piedi davanti a una colonna.
C:"mi vuoi uccidere?"
io:"sono a poco così dal farlo" dico mimando il gesto con le dita.
sorride.
io:"sei uno stronzo"
C:"solo perché ti ho fatto quasi affogare?" ridacchia avvicinandosi.
io:"dovevi proprio sussurrarmi quella cosa mentre stavo bevendo?"
C:"mi sembrava un buon momento"
io:"quello pensa che stiamo insieme Christian!"
C:"meglio, così ti sta alla larga" si avvicina totalmente facendomi appoggiare alla colonna.
io:"sei un caso perso"
C:"ma un pochino ti piaccio"
io:"forse"
sorride.
C:"comunque gli amici non si baciano come facciamo noi, lo sai Emilia?"
io:"cosa dovevo dirgli "Siamo amici a cui piace baciarsi?""
C:"non sarebbe stata una cosa sbagliata"
io:"sei tremendo"
C:"ti posso baciare?"
io:"chiedi anche il permesso?" sorrido.
mi bacia.
ok, non siamo solo amici, ma cosa siamo?
"amici a cui piace baciarsi"
beh si, alla fine é veramente così.
continuiamo a baciarci finché non mi squilla il telefono.
C:"che palle!"io<oi Ale, dimmi>
metto il vivavoce.
A<ma dove sei? Sei sparita>
io<stavo facendo due passi>
A<c'è l'amico di Matti che ti cerca>
io<oddio, seriamente?>
A:<si!>
C:<digli di fottersi!>chiude la chiamata e riprende da dove ci aveva interrotto lo squillo del telefono. Dopo un po' ci stacchiamo del tutto.
io:"sempre molto delicato"
C:"ha già rotto il cazzo quello"
io:"rientriamo dai, cerca di non fare casini"
C:"non ti prometto niente"rientriamo dentro e mi risiedo.
L:"bentornata"
faccio un sorriso fintissimo, voglio sotterrarmi.
S:"dov'eri?"
io:"fuori a fare due passi"
S:"da sola?" capisco già che si riferisce al moro che é rientrato con me.
io:"si, da sola"
L:"siete usciti insieme?" Chiede a Christian che sta ascoltando la conversazione.
C:"ma i cazzi tuoi no?"
gli dò un calcio da sotto il tavolo.
L:"scusami?"
io:"lascia perdere, é al quarto margarita"
lancio uno sguardo veloce a Christian che mi sorride.
che bambino.
L:"lavori?"
io:"studio e lavoro"
L:"cosa studi?"
io:"psicologia"
L:"futura psicologa?"
io:"spero di sì, anche se dovrei conciliare studio e lavoro"
L:"perché, che lavoro fai?"
io:"insegno alla scuola di danza della madre di Christian e Alexia"
L:"quindi state sempre insieme?"
C:"sei giorni su sette" sorride.lo sta provocando, si nota da tutto ciò che dice e fa. Persino Mattia, a cui ogni tanto lancio uno sguardo di disperazione, si é accorto della tensione che c'è dalla nostra parte di tavolo.
Ormai sono io in mezzo a loro due, le ragazze si sono unite a una conversazione con gli altri.io:"insegno modern"
dico spezzando il silenzio imbarazzante che si é creato.
L:"non mi é mai piaciuta la danza, non mi ispira troppo interesse"
io:"magari non la capisci"
L:"magari se mi invitassi alle tue lezioni inizierei a capirci qualcosa"ok, ci sta provando palesemente.
La gamba di Christian non smette di tremare e sinceramente ho paura di ciò che potrebbe fare.C:"spesso insegniamo insieme quindi ti toccherebbe vedere anche me"
L:"fai danza?"
C:"si"
L:"magari fai anche danza classica?!" scoppia a ridere.
io:"scusa, che ci sarebbe di male?"
L:"dai! Vuoi anche che te lo spieghi!?" continua a ridere.
C:"ho fatto anche danza classica, se fossi un minimo informato sapresti che almeno due anni di classico, per qualunque stile di danza, servono. Ma tu continua tranquillamente a rimanere nella tua zona dell'ignoranza mentre io continuo a realizzare il mio sogno"
sorrido mentre lo guardo.
L:"rimani comunque poco maschio"la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
mi giro con gli occhi spalancati verso Mattia che capisce il mio sguardo e osserva attentamente la situazione.
C:"cosa cazzo hai detto?"
L:"che sei poco maschio"
C:"vieni fuori che te lo faccio vedere io il poco maschio"
L:"dopo di te"
si alzano entrambi e si dirigono fuori a passo spedito.
io:"Mattí vieni fuori, muoviti!"
apro la porta d'ingresso e li vedo già prendersi a botte.
Corro verso di loro.
Mattia prende Lorenzo mentre io cerco di staccare Christian.io:"Christian lascia perdere!"
riusciamo a separarli.
Mattia rientra dentro con l'amico mentre io rimango fuori con lui.
io:"ti sembra che ti devi ridurre così per un coglione del genere?"
dico vedendo il suo nase sanguinare.
C:"ma hai sentito cosa mi ha detto?"
io:"sono solo parole Christian, l'avresti ridotto a sangue in meno di due minuti, per questo vi ho fatto dividere!"
va a sedersi sopra un muretto.
C:"quel coglione ci stava provando con te"
io:"già"
C:"un'altro buon motivo per picchiarlo" fa per rientare dentro ma lo blocco.
io:"fermo!"
C:"sto andando a prendere le chiavi della macchina"
io:"vado io, stai qua"rientro dentro e prendo la mia e la sua giacca insieme alla mia borsa, al suo telefono e alle sue chiavi della macchina.
io:"sto andando a casa" dico sussurrando a Sere e Ale.
S:"dormo da Ale sta sera, stai a casa con lui"
A:"domani mattina ci incontriamo al bar a fare colazione"
io:"va bene, a domani allora" saluto entrambe con un bacio sulla guancia.
M:"Christian com'è?" mi sussurra.
io:"deve ancora sbollire"
M:"aggiornami"
io:"va bene, tu stai tranquillo" lo abbraccio e saluto gli altri.
L:"beh, non mi dai il tuo numero?"
io:"no, scordatelo"esco fuori trovandomi Christian appoggiato alla sua macchina.
io:"guido io"
C:"ai suoi ordini"entro in macchina sotto il suo sguardo attento.
Metto in moto e partiamo.C:"Serena dorme da te?"
io:"a quanto ho capito sta notte no"
C:"cioè?"
io:"dorme a casa vostra"
C:"e io?"
io:"a casa mia"
sorride.
io:"che è sto sorriso?"
C:"nulla, di certo non mi lamento"passano svariati minuti di silenzio.
io:"mi ha chiesto il numero"
C:"stai scherzando?"
io:"no"
C:"e tu?"
io:"gli ho detto di scordarselo"sorride nuovamente.
io:"sorridi eh?"
C:"mi sto immaginando la scena, che goduria"
io:"addirittura?"
C:"pensava di averti già ai suoi piedi"
io:"montato e illuso"ridacchia facendomi sorridere.
intanto arriviamo a casa.
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telepatia ||Christian Stefanelli
Fanfiction"L'amore e l'odio sono due sentimenti ambivalenti e complementari, sono due forti passioni che dominano la vita di ognuno di noi" (ambientata fuori Amici)