trentatreesima parte

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ho appena finito di fare una doccia veloce con tanto di capelli che sistemo in delle onde morbide.
Scendo a cenare con quello che mi ritrovo in frigo...insalata; meglio di niente.
Mangio velocemente guardando qualche programma TV e salgo al piano di sopra.
Guardo l'armadio, forse aspettando che mi dica lui cosa mettermi.
Prendo un jeans beggy e un top bianco, li provo e vedo che insieme hanno senso quindi opto per questo.

Faccio il mio solito make-up e metto le AirForce1 bianche semplici.
Intanto che aspetto il moro mando un messaggio ad Alexia che intanto ha preso il volo per il suo viaggetto.

io:<so che sei in aereo, ma mandami un messaggino appena arrivi!!!>

Recupero anche la giacca di jeans abbandonata infondo all'armadio e scendo al piano di sotto.

io:<quanto ci vuole a mangiare Christian?>
C:<scema sono qua fuori>

prendo la borsa ed esco da casa trovandolo in macchina ad aspettarmi.

io:"dillo che sei appena arrivato!"
C:"probabilmente si"
mi guarda e sorride.
io:"giretto in centro?"
C:"ormai é di routine"
mi lancia un ultimo sguardo e mette in moto.

Lo osservo attentamente.
É così affascinante quando guida, ha quel non so che in più.

C:"hai uno sguardo da serial killer, mi fai paura"
io:"ma smettila" ridacchio
C:"perché mi osservi?"
io:"boh, non c'è un motivo" dico giocando con le mie mani.
C:"sai che anche io so quando menti, si?"
io:"illuminami"
C:"giochi con le tue mani, lo fai spesso, o perché sei in imbarazzo o perché stai mentendo"
io:"e in questo caso secondo te qual é l'opzione più plausibile?"
C:"direi la seconda, l'imbarazzo l'abbiamo lasciato da parte già da un bel po', o sbaglio Emilia?"

lo osservo nuovamente.

io:"non posso nemmeno guardarti ora?"
C:"mi puoi fare tutto quello che vuoi"
sorrido.
io:"quanto sei scemo" dico dandogli un pugno sulla spalla.
ridacchia.

Arriviamo in centro e stranamente troviamo parcheggio nell'immediato;
di solito in questo periodo Bergamo é stracolma di persone.

Scendo dall'auto e raggiungo il moro, seduto ancora al posto del guidatore, dall'altro lato della vettura.

io:"che stai facendo?"
C:"guardavo come fossi vestita"
io:"il motivo?"
C:"siamo vestiti con gli stessi colori"
scende dall'auto sorpassandomi.

indossa una maglietta bianca con dei jeans molto simili ai miei, il tutto con delle AirForce1 bianche.

C:"e non ci siamo nemmeno messi d'accordo"
io:"già"

facciamo un breve tratto di strada in silenzio, non un silenzio imbarazzante ma un silenzio quasi piacevole.

C:"stavo pensando"
io:"cazzo, tu pensi?"
C:"simpatica"
io:"dai continua"
C:"dicevo, stavo pensando che dovremo passare una settimana in camera insieme"
io:"non farmici pensare, non so se ne uscirò viva"
ridacchia.
C:"c'è chi vorrebbe essere al posto tuo"
mi siedo su un muretto e lui mi si piazza davanti.
io:"povere illuse"
C:"e se cambiassi compagna di stanza?"
dice provocandomi.
io:"e chi ti prenderesti, Rebecca?"
C:"bah, perché no?" si avvicina
io:"azzardati solamente"
C:"e se lo facessi?" mi mette le mani sui fianchi
io:"ti dimenticheresti il sapore dei miei baci"
gli metto le mie braccia attorno al collo.
C:"mh, peccato che questo non accadrà e sai perché?"
io:"dimmi, dimmi"
C:"perché io voglio solo te"
io:"ti conviene"

sorride e mi bacia, il primo bacio della serata e di certo non l'ultimo.
Mi alzo dal muretto e decidiamo di andare in un pub a prendere qualcosa da bere.

telepatia ||Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora