trentottesima parte

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Mi sono svegliata da poco, alle nove c'è la cena che poi tanto cena non é; diciamo che é più un buffet con tanto di sala per ballare.
Christian é già in doccia dato che deve scendere dieci minuti prima per sistemare le ultime cose.
Mentre, presa dalla noia, scorro la home di instagram esce dal bagno con i capelli gocciolanti, completamente bagnato con solo un asciugamano legato in vita e con la sua immancabile collana a completare questa vista paradisiaca.

C:"addirittura ti incanti?"
io:"ti sto solo guardando"
C:"mh, e che ne pensi?"
io:"nulla di che"
dico sorridendo ovviamente mentendo.
C:"ah si?"
si avvicina.
io:"no, non guardarmi così, vai che se no facciamo tardi" ridacchio.
C:" va bene"
dice roteando gli occhi.
prende i vestiti dall'armadio e rientra in bagno per poi uscire poco dopo.

io:" che figurino"
C:"hai visto eh?"
dice facendo una giravolta.
io:"vai scemo che Anna ti aspetta"
C:"vado, a dopo"
mi lascia un bacio e va via.

Mi alzo dal letto e decido di entrare in bagno per farmi la doccia lavando anche i capelli incrostati da quintali di gel per farli stare immobili.
Uscita dalla doccia attacco subito la piastra facendola scaldare mentre mi asciugo i capelli.
Noto che sono asciutti quando si gonfiano e divento una mongolfiera, in quel preciso istante li divido in sezioni pronta per piastrarli in modo impeccabile.
Dopo mezz'ora abbondante finisco di piastrare tutti i capelli e mi trucco al solito modo mettendo una tinta labbra rosa scuro.
Metto il vestito lunghissimo e indosso dei semplici tacchi di un colore molto chiaro.
Spruzzo litri di profumo come al solito e guardo l'orario: 20:50

Scatto giusto una foto e scendo al piano inferiore arrivando di fronte alla sala.

@emiliaa_rota

@emiliaa_rota

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🥂

Entro e noto subito Mattia e Christian infondo alla sala.
Si girano entrambi verso la mia direzione.
Dopo aver salutato Anna mi dirigo verso di loro.

io:"e buonasera"
M:"stai da dio"
dice guardandomi.
sorrido.
C:"fraté vai a prendere da bere vá"
M:"ma io non ho sete"
sussegue uno sguardo omicida da parte del moro verso l'amico.
M:"ok, si sì, penso che andrò a prendere da bere"
ridacchio

C:"sei bellissima"
io:"nah, il vestito é bello, io faccio solo da contorno"
C:"no no, tu sei bella"
sorrido imbarazzata.
Mi giro verso l'ingresso e vedo entrare Nunzio con Rebecca.

io:"guarda un po' chi é arrivato!"
dico al moro.
C:"alla prima cazzata che spara gli arriva un pugno"
io:"tu stai calmo e pensa a goderti la serata"
C:"vieni fuori?"
io:"che devi fare fuori?"
C:"fumare"

usciamo dalla sala per poi uscire dalla porta sul retro.

C:"siediti"
dice indicando il posto affianco a lui sullo scalino
io:"se mi siedo mi sporco il vestito, non corro il rischio"
ridacchia.
io:"mi viene già voglia di levarmi sti tacchi, non li sopporto"
C:"ma sono davvero così scomodi?"
io:"sono una tortura"
sorride.
Sentiamo la porta aprirsi; Nunzio.

N:"sono venuto in pace, devo solo fumare"
vedo Christian squadrarlo da testa a piedi e gli mimo un "non fare cazzate".
N:"perché sei qui se non fumi?"
io:"gli faccio compagnia"
dico riferendomi al moro.
N:"ah già, perché lui non sa stare da solo"
C:"mi spieghi qual é il problema?"
N:"il problema é che menti, menzogne su menzogne"
io:"che intendi?"
N:"maddai, lo so io e lei no?"
C:"fatti i cazzi tuoi"
N:"non ho intenzione di starmene zitto"
io:"sto continuando a non capire"
N:"glie lo dico io o glie lo dici tu Christian?"
C:"Nunzio, stanne fuori"
N:"ho capito, faccio io, Emilia ti ricordi quando hai trovato lui e Rebecca insieme in sala prove?"

annuisco, perché ho già capito tutto?
Cogliona, sono una cogliona.

N:"stavano provando la famosa coreografia che hanno portato sta mattina in gara con la differenza che alla fine il bacio si é protratto ad una scopata, o sbaglio Christian?"

il mondo mi crolla addosso; lo sapevo.
Io mi sono veramente fidata di lui?
Christian non osa alzare la testa, ha lo sguardo fisso sul pavimento.

N:"era giusto che lo sapessi, ora vi lascio soli"
rientra dentro.
Le lacrime iniziano uscire.

io:"tu mi avevi detto che c'era stato solo un cazzo di bacio, UN BACIO CHRISTIAN! E oggi scopro che avete scopato dentro quella sala!"

non risponde, mi guarda solamente.

io:"io mi sono fidata di te, ti ho detto mille volte di non prendermi in giro, di non deludermi e sei riuscito comunque a farlo. Ti ho dato il mio cuore in mano e l'hai ridotto a brandelli. Spiegami perché? PERCHÉ? Dopo una vita passata a non sopportarci é tutto cambiato drasticamente, siamo passati dal non parlarci a dormire nello stesso letto. TI RENDI CONTO CHE HAI ROVINATO TUTTO?"

C:"cosa tutto? COSA TUTTO SE NON SIAMO MAI STATI NIENTE!"
dice alzandosi di scatto dallo scalino rimanendo poco distante da me.

perdo un battito.
una fitta allo stomaco.

io:"quindi io per te sono sempre stata una delle tante, ok, ho capito"
salgo gli scalini per rientrare dentro.

C:"no Emilia aspetta"
mi prende per il polso.

io:"no, ho finito di aspettarti. E pensare che ho creduto che tu fossi cambiato ma evidentemente non te ne frega un cazzo delle persone e dei loro sentimenti"

Levo il braccio dalla sua presa e rientro nella sala.

M:"che succede? Perché piangi?"
io:"niente, tranquillo, sta notte posso dormire da te? Solo per oggi, domani prendo il primo volo per Bergamo"
annuisce, é confuso.
io:"dopo ti spiegherò tutto, a meno che l'amico tuo non abbia le palle di dirtelo, con me non ce le ha avute"

Esco dalla sala in lacrime e salgo al piano di sopra chiudendomi in camera.
Tutto mi ricorda lui, ogni singola cosa.
Recupero i miei vestiti dall'armadio e faccio le valigie.
Controllo la disponibilità del volo per Bergamo.
Domani mattina alle dieci.
Pago online il biglietto.
Vado in bagno, metto una tuta e mi strucco.
Sento bussare.

io:"vaffanculo Christian"
C:"ti prego, fammi spiegare"
io:"vai a scoparti Rebecca in tranquillità, tanto ora non siamo niente, anzi, non siamo mai stati niente, o sbaglio?"
apro la porta trovandomelo lì davanti.
C:"non so nemmeno io perché l'ho detto"
io:"a me non frega un cazzo, l'hai detto, hai tradito completamente la mia fiducia, hai fatto tutto il contrario di ciò che dovevi fare"
C:"lo so, e non me lo perdonerò mai"
io:"vivi con i sensi di colpa che non ti fa male"
gli chiudo la porta in faccia.
C:"EMILIA!"
io:"VA A FARTI FOTTERE!"
dico urlando con le lacrime agli occhi.

telepatia ||Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora