trentesima parte

1.4K 48 14
                                    

sono le quattro e mezza del pomeriggio e sono a danza da ormai mezz'ora; non trovo Christian e non risponde nemmeno al cellulare.

io:"oh ciao Anna, Christian?"
A:"non lo so, non risponde al telefono?"
scuoto la testa.
A:"poco fa l'ho lasciato in sala con Rebecca"
divento subito seria.
io:"vado a cercarlo, mi serve aiuto per una coreografia"

prendo il telefono dalla tasca e mi avvio per il lungo corridoio che divide tutte le sale. Decido di fare squillare il suo telefono. Lo sento, é vicino.
Apro la sala 8 dove di solito non c'è nessuno.

io:"mi spieghi cosa ci fai qui? Ti sto cercando da dieci minuti!"
R:"era con me!"
spunta dagli spogliatoi la ragazza.
annuisco.
C:"che ti serve?"
io:"una mano per una coreografia"
C:"arrivo subito, tu inizia ad andare"
annuisco e chiudo la porta.

perché erano insieme?
Cosa sarà successo?

Sbuffo sonoramente e torno nella sala in cui ho lasciato le bambine.

io:"Christian arriva, voi continuate a provare le varie coreografie!"
vedo che tutte sorridono felici.

Hanno la stessa espressione che avevo io alla loro età, con tanta voglia di fare e di imparare.

C:"eccomi!"

lavoriamo alcuni passi di una coreografia per un'oretta e lascio andare le bambine a casa.
Mentre sistemo il borsone mi si avvicina Christian.

C:"per sta sera passo a prenderti alle nove?"
io:"si"
rispondo fredda.
C:"che hai?"
si avvicina sfiorandomi la spalla.
io:"niente"
mi allontano.
C:"Emilia"
io:"cosa ci facevate tu e quella insieme?"
C:"le stavo spiegando le dinamiche della gara"
io:"perché non hai risposto al telefono?"
C:"l'avevo lasciato in spogliatoio"
bugiardo.
io:"non ti credo"
C:"oh dai, non ci pensare"
io:"cosa avete fatto in quella sala? Perché non hai risposto alle cinque chiamate che ti ho fatto?"
R:"te lo dico io!"
entra in sala la ragazza.
C:"Rebecca stanne fuori"
io:"no, lasciala parlare, tu evidentemente non hai le palle di dirmelo"
R:"beh, cara Emilia, ci siamo baciati, un bacio che aspettavo da anni ed anni"
C:"non é andata così e lo sai bene"
io:"Christian risparmia le minchiate"

prendo il borsone ed esco dalla sala.
Salgo in macchina.

C:"fammi spiegare almeno"
io:"sali, alla prima cazzata che spari accosto e torni a casa a piedi"
annuisce.

metto in moto.

C:"mi ha baciato lei, le stavo davvero spiegando le dinamiche della gara perché mamma mi ha detto di aggiornare tutti sul nuovo regolamento. Lei si é avvicinata e mi ha baciato"
io:"ci sei stato?"
C:"no, te lo giuro"
io:"il telefono? Perché non hai risposto?"
C:"il borsone era negli spogliatoi e lei aveva la chiave in tasca"
io:"non farmi pentire di starti credendo Christian"
C:"non te ne pentirai"
io:"lo spero"

arriviamo sotto casa sua.

C:"beh a sta sera allora"
io:"a sta sera"

mi sorride ed entra in casa.
Dopo un breve tragitto passato ad ascoltare qualche canzone che passava in radio arrivo a casa anch'io.

S:"bentornata!"
io:"Ale é tornata direttamente a casa sua?"
S:"ha detto che si fa una doccia veloce e viene qui, sta sera devi essere impeccabile"
io:"oh Madonna!"
ridacchia.

Faccio una doccia veloce per poi essere assalita da Alexia e Serena per provarmi il vestito nuovo.
É corto, marroncino e con vari intrecci sul davanti.

io:"come mi sta?"
dico uscendo dal bagno con il vestito addosso.
S:"oggi Christian lo perdiamo"
A:"ti sta da dio Emi"
io:"metto questo sta sera?"
A:"assolutamente si"
S:"si!"
io:"aggiudicato"
sorrido.

sistemo anche i capelli che piastro in maniera impeccabile con l'aiuto delle ragazze e infine mi faccio truccare da Serena.

S:"eee...finito!"
dice mettendo l'ultimo tocco di tinta labbra marroncina.
A:"oh che bella!"
sorride.
Mi guardo allo specchio e sistemo le ultime cose mettendo scarpe e orecchini.
S:"sei perfetta"
A:"bella bella"

ormai sono le nove meno cinque e il moro sarà qui tra un po'.
Mi scatto una foto veloce che metto come storia su IG.

@emiliaa_rota

@emiliaa_rota

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

🤎.

<sono giù.>

ecco il messaggio che aspettavo.

io:"io vado!"
S:"poi raccontami tutto"
A:"state attenti!"
io:"si si, ciao!"

chiudo il portone di casa e mi avvio verso la sua macchina.

io:"ciao!"
non risponde; mi sta osservando attentamente.
io:"non rispondi?"
C:"sono impegnato a guardarti"
io:"mh, e dimmi, come sono?"
C:"perfetta."
mi guarda dritto negli occhi.
io:"sei in vena di complimenti?"
C:"può essere"
sorrido.

mette in moto dirigendosi verso la nostra pizzeria preferita.

io:"sappi che ho tanta fame"
C:"siamo in due"

lo guardo mentre guida.
Che visione letteralmente perfetta.

C:"mi sento osservato"
io:"sarà una tua impressione"
dico girandomi verso il finestrino.
C:"certo, certo"
ridacchia.

Arriviamo di fronte al ristorante e troviamo parcheggio poco lontano dall'ingresso.
Scendo dall'auto e mi sistemo il vestito recuperando la borsa e la giacca da sopra il sedile.

C:"cortino questo vestito eh"
dice tirandolo giù dal bordo.
io:"sta fermo"
gli sposto la mano e mi guarda male.
io:"non fare storie e andiamo che ho fame"
C:"per oggi te la faccio passare"

mi mette un braccio sulle spalle ed entriamo nel ristorante prendendo poi posto al nostro tavolo.

C:"ormai é diventata un'abitudine venire qui noi due"
io:"e pensare che fino a due mesetti fa non ci avrei nemmeno pensato all'idea di passare una serata con te"
C:"le cose cambiano, no?"
io:"a quanto pare si"

prendiamo le nostre solite pizze.
una bufala e una con le patatine fritte.

C:"come fai a diciannove anni a prendere quella con le patatine fritte?"
io:"oh dai, non capisci niente, é troppo buona"
C:"bah, sarà"

parliamo un po' delle dinamiche della gara di settimana prossima e nel mentre ci arrivano le pizze.

C:"non lo mangi il bordo?"
io:"no, non mi piace"
C:"che spreco Emilia, vergognati"
io:"ma se non mi piace!"
C:"un napoletano in questo momento si é appena suicidato"
ridacchio.

finiamo anche le pizze e decidiamo di non prendere il dolce ma di andare via.

C:"gelato?"
io:"solita gelateria?"
C:"certo"
io:"allora é ok"

saliamo in macchina e ci dirigiamo verso la nostra solita gelateria in centro.

telepatia ||Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora