60 Attenta agli squali

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Diana's pov
Fisso il biglietto aereo nelle mie mani. Questa mattina Dorian mi ha dato questa busta con due biglietti aerei per le Maldive, dicendomi che dovevamo ricuperare una vacanza andata male. Sono al settimo cielo e sono ancora più felice di riparare gli errori commessi in passato. Goderci del tempo noi due, senza distrazioni.

Sorvoliamo le città con l'aereo, dall'alto riusciamo a intravedere le montagne e il mare, le nuvole accanto a noi appaiono e scompaiono. Dal piccolo oblò riesco a intravedere il mare, mentre ci avviciniamo sempre di più alla terra riesco a vedere anche la città.

Scendiamo dal mezzo e dinanzi a noi c'è un cartello enorme con la scritta " Welcome to Maldive" con colori accessi, giallo rosso e arancione. Ci sono anche dei piccoli pappagalli e altre specie di uccelli, disegnati sul cartello. Una macchina ci prevaleva e ci porta nel nostro resort. La camera è simile a
quella che avevamo due anni fa, c'è anche un bellissimo terrazzo con delle poltrone che si affacciano sul mare. « È una meraviglia», dico osservando il mare dalla nostra stanza. Il fattorino lascia le nostre valigie all'ingresso e poi se ne va.
« Sei una meraviglia», mi dice baciandomi il collo e proseguendo sempre più in giù. Fino a spogliarmi del tutto sotto al suo sguardo attento, che perlustra ogni centimetro, ogni millimetro della mai pelle calda. Mi appoggia delicatamente sul letto e io lo aiuto a spogliarsi dei suoi vestiti. Ormai è parte della nostra routine, ed è ogni volta più bello. Bacia il mio corpo, lasciando anche qualche morso qua e là. Infine entra dentro di me e mi dona piacere.

« Dici che è calda?» gli chiedo indicando l'acqua a pochi centimetri da noi. È maggio, non dovrebbe essere troppo fredda. « Non lo so, testiamola», dice mentre mi trascina dentro e mi schizza con l'acqua salata. Non è fredda. Si sta bene anche appena entrati. « Nuotiamo un po'» affermo, mentre incomincio a muovere braccia e gambe per rimanere in superficie e non affogare. « Attenta agli squali angelo», lo guardo spaventata. Non mi è passato per la mente che qui sono presenti tanti squali e che vengono anche a riva. Perciò raggiungo più velocemente possibile la riva e poi corro fuori, andando a sedermi sul bagno asciuga. « Sei pazzo! Mi hai fatta spaventare» dico tossicchiando, per l'acqua che ho ingerito nella corsa per la salvezza.
« È vero D., dobbiamo stare attenti agli squali.» mi dice mentre esce dall'acqua dandomi la visita perfetta dei suoi addominali contornati da goccioline d'acqua, che lo rendono ancora più bello. Si passa una mano tra i capelli bagnati e scuote leggermente la testa, per togliere più acqua possibile.

Sospiro alla visione del mio bellissimo uomo. Certe volte penso che se mai lui avesse deciso di entrare in un'altra casa, da un'altra finestra, non ci saremmo mai incontrati. O forse si, d'altronde a scuola lo vedevo, però non sarebbe mai stato come quella notte. La finestra è diventata parte della nostra storia. Si sdraia accanto a me, a contatto con la sabbia che si appiccica sul nostro corpo. Mi attira a se, ora sono sopra di lui, mente mi sorreggo con le braccia, per non catapultarmi sul suo petto. Mi bacia con trasposto e amore. Rimaniamo qui, sdraiati su questa spiaggia, la stessa spiaggia dove ci siamo persi due anni fa, ma ora ci siamo ritrovati e siamo più unite che mai.

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