Diana's pov
Durante il viaggio di ritorno ho dormito sempre, quindi posso dire di non essermi annoiata. Rientriamo in casa nostra, che sono le due del mattino, ma noi non abbiamo tanto sonno.
« Sei bellissima», mi dice mentre incominciamo a spogliarci, e io mi perdo un'altra volta in lui.« Vado al lavoro, ci vediamo dopo». Mi lascia un bacio sulla fronte ed esce fuori. Oggi ho preferito non andare in ufficio, non mi sento tanto bene, probabilmente sarà stato il viaggio che mi ha scombussolata. Mi corpo con una coperta di pile rosa e accendo Netflix, faccio partire un film a caso, mentre scrollo le storie di instagram. « Eccomi», si annuncia la mia migliore amica. Non so neanche come ha fatto ad entrare in casa, visto che la porta era chiusa a chiave. « Come- la guardo e poi guardo la sua mano che stringe un mazzo di chiavi, con un pon pon rosa- oh lascia stare», dico sbuffando. Lei si siede accanto a me e si porta un po' della mia coperta su di lei. « Abbiamo una chiave di riserva, l' ha presa Pj da Dorian, in caso di necessità, anche voi ne avete una». Perchè io non ne sapevo niente di questa storia? Meglio che sto zitta e sorvoliamo su questo argomento. Un conato di vomito sale attraverso la mia gola, mi alzo di fretta dal divano e corro in bagno, mettendomi una mano davanti la bocca, per
cercare di non vomitare sul parquet e di raggiungere il bagno. Mi ripulisco la bocca e lavo i denti, prima di raggiungere la mia amica sul divano. « Hai appena vomitato D?» chiede, io annuisco. « É da sta mattina che sto male», rispondo mentre mi sistemo la coperta, per coprirmi la pancia il più possibile. « Hai mangiato qualcosa che ti ha fatto stare male?».
« Non lo so Stef, può darsi», dico. Lei mi lancia un'occhiata di controllo e poi riporta il suo sguardo sul televisore. « Va bene. Vado che Jonny e Des mi aspettano, li porto in centro a fare compere», mi dice la mia migliore amica. Annuisco e aspetto che se ne vada per chiudere la porta a chiave. Appena ritorno sul divano, non faccio neanche in tempo a sedermi, che corro in bagno per vomitare ancora. Non so perché sto così male, ma ho un dubbio. Afferro la giacca e le chiavi della macchina e raggiungo
la farmacia. Appena arrivo faccio la fila, per il mio turno e finalmente riesco a prendere un test di gravidanza. Quando ritorno a casa, mi dirigo subito
in bagno a farlo. Non so cosa pensare. Il mio
cuore martella nel petto, devi aspettare solo altri due minuti, prima che il test mi dia la risposta. Dentro di me sento una strana energia, credo di sapere già in anticipo quello che mi dirà il test. Afferro il test e leggo la risposta. Positivo. Sono incinta. Cazzo!
Non so cosa fare, sono come pietrificata mentre le lacrime rigano le mie guance. Sono sempre stata attenta nei miei rapporti con Dorian, ho sempre preso la pillola. Sono pronta per diventare madre, non dico di averlo sempre sognato, ma ora che lo so, mi sento completa. Mi sento felice. So che saró una brava mamma e che Dorian sarà un bravo padre. Ma poi ripenso al fatto che io e lui non ne abbiamo
mai parlato seriamente, non gli ho mai chiesto se adesso vuole un figlio. E di questo ho ancora più paura. Una sola persona può darmi coraggio. Afferrò il telefono e premo il dito sul contatto di Stefany.« Sono arrivata prima che potevo», dice con il fiatone, probabilmente ha corso. « Cosa é successo?» mi chiede mentre viene a sedersi affianco a me. Non so come dirglielo e quindi scoppio a piangere, lei mi gurda confusa, le metto tra le mani il test di gravidanza positivo e appena realizza mi stringe forte a se. La sua bambina, Cristin, é nata il mese scorso. Per i miei migliori amici é la cosa più importante, ora la loro vita si gira attorno a lei.
« O mio Dio Diana. Sono così contenta» mi abbraccia un'altra volta. Mi stringe forte a se. Siamo cresciute assieme, abbiamo sempre desiderato di avere dei figli e farli crescere insieme.
« Glielo hai già detto?» mi chiede. « No», scuoto la testa poi volte. Lei fa una smorfia di disappunto.
« L'ho appena scoperto, é uno shock anche per me.» Dico, ma lei sa che c'è sotto qualcosa. « E...»Mi incita a continuare. Lo ha capito che c'è qualcosa che non va. Lei mi conosce meglio di tutti. Abbiamo condiviso anni e anni di vita. Siamo sempre state noi due. Noi due al liceo, contro le ragazzine che sparavano di noi. Noi due quando dovevamo fronteggiare i nostri genitori. É stata la prima di cui mi sono fidata, dopo anni in cui avevo paura di farlo. Lei é mia sorella.« Ho paura della sua reazione». Dico. « Non dire cazzate, lui ti ama, non ti lascerebbe mai», dice, lo penso anche io, ma ho paura comunque. « E se invece lo facesse, se avesse paura e mi lasciasse. Lo ha già fatto...»Pronuncio spaventata. « Non é più come una volta, lo sai benissimo che é cambiato». Lo so che é cambiato. Annuisco. Lui non mi lascerebbe mai, non più. É normale avere paura, la ho anche io. Faccio un respiro profondo. Lui non mi lascerà. Peró la cosa di dirglielo, mi fa paura da morire.
« Okay, appena torno glielo dirò», le dico, lei annuisce e mi abbraccia ancora. « Ti voglio bene D.»Spazio autrice
Ciao!
Mancano pochi capitoli alla fine.
Ora vi lascio, torno ad ascoltare il nuovo album di Teduaa.
Grazie 🌸
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L'angelo del mio Inferno
RomanceNella Divina Commedia, Dante ha descritto Lucifero come il mostro dell'Inferno, il mostro che tutti temevano. Io rispecchio il mio nome. Sono cresciuto tra le strade di Milano, non ho mai avuto niente, mai avuto un soldo, finché incontrai Hell. Lui...