67. papà e mamma

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Diana's pov
Mi ritrovo a pensare a come mia mamma avrebbe preso questa notizia, come si sarebbe comportata sapendomi incinta. Sicuramente sarebbe stata felice, lei non mi ha mai contrastata. Mi ha semrpe appoggiata, anche quando commettevo degli errori, diceva sempre che erano la lezione più proficua.Avrebbe adorato avere un nipotino, un bambino che gira per casa, che ha bisogno di tutte le sue cure. Lo avrebbe amato e mi avrebbe aiutata ad accudirlo, sarebbe stato molto più semplice per me, con lei al mio fianco. Ma a volte la vita dà e toglie, mi ha tolto la persona più importante per me e mio figlio non crescerà con sua nonna. Sicuramente Debora riuscirà a colmare quel vuoto e mi aiuterà tanto. Peró nella mia testa immagino mia mamma con i suoi capelli un po' più chiari dei miei, ma sempre castano scuro, mentre cambia il pannolino a mio figlio, mentre gli racconta le favole e gli canta le canzoni della buonanotte. Ogni giorno mi manca sempre di più, credo che non riuscirò mai a superare la sua morte, in realtà non voglio superarla, voglio che il suo ricordo rimanga dentro di me per sempre.
Lei era l'unica che mi capiva, ma poi ho incontrato lui e in uno solo sguardo ho condiviso con lui la mia vita. Per tempo comunicavamo solo con lo sguardo, non c'era bisogno che dicessi come stavo anDorian, lui lo capiva ancora prima che io aprissi bocca. È la mia anima gemella e ora avremo un piccolo nostro.

Sono quasi le sette di sera, lui dovrebbe arrivare a quell'ora, ma io non so come dirglielo. Non so quale sarà la sua reazione, magari è felice o magari no e questa cosa mi spaventa sempre
di più. Mi siedo sul nostro letto, ho tra le mani il test di gravidanza, che ho fatto questa mattina, le lacrime iniziano a scendere, mi sento confusa e non sapere quello che dirà il mio fidanzato, mi spaventa ancora di più. Non sono sicura di riuscire a crescere un figlio da sola, e non voglio neanche che mio figlio non abbia un padre. Le mani tremano, quasi fanno cadere il test, le gambe tremano così tanto che non riesco ad alzarmi. Anche il labbro inferiore trema mentre piango e le lacrime salate finiscono in bocca. Sono terrorizzata dal futuro, non ho mai avuto così tanta paura, ma ora che ho un'altra vita con me, sento che devo prendermi cura di due persone e non più di una. Quindi devo essere estremamente attenta. Ho paura di quello che potrebbe succedere, ho paura che mio figlio cresca odiandoci, per avergli fatto male in qualche modo. Ho paura di avere a che fare con lui. Sicuramente sono paranoica, sicuramente la mia famiglia mi aiuterà. Con " mia famiglia " intendo Stefany, Pj, Jonny, Des, Debora, Hell e se lo vorrà anche Dorian.

Sento la porta di casa sbattere, le chiavi lanciate nel piatto/ portachiavi nel salone e dei passi che si fanno sempre più vicini. Non riesco a contenere i singhiozzi e le lacrime sono sempre di più. Non riesco più a fermarle, sono diventate incontrollabili.
« Piccola, dove sei?» urla dalla sala. Un singhiozzo forte esce al di fuori della mia bocca, probabilmente Dorian lo ha sentito visto che in questo momento sta entrando in camera. Appena mi vede accovacciata sul letto con le mani sul grembo, mentre sto piangendo si avventa subito su di me. Si inginocchia davanti a me e mi alza la testa con due dita sul mento. « Cosa succede angelo?». Angelo, ogni volta che sento pronunciare questa parola il mio cuore fa delle capovolte. Amo quando mi chiama
così, amo ancora di più il significato dietro a questo soprannome. « Nei tuoi occhi ho visto il paradiso», mi aveva detto come spiegazione del nomignolo. E me ne sono innamorata ancora di più. « Io...» Non riesco a parlare, ho la gola bloccata dal pianto e i singhiozzi mi rendono ancora più difficile parlare.
« Mi stai facendo preoccupare Diana». Dice con una vena di paura nella voce. Prende tra le sue mani il mio viso e fa incastrare i miei occhi nei suoi. Ha letto qualcosa in questi e la sua espressione è cambiata.
Gli porgo il test e lui ci impiega qualche secondo, prima di collegare i puntini. Quando ha capito che sono incinta un sorriso enorme compare nel suo viso. Posa delicatamente il test sul letto, come se fosse la cosa più preziosa e poi mi abbraccia forte, trasmettendomi tutto il suo amore. « Diventerò papà», dice mentre una lacrima gli scende attraverso il viso, perfettamente scolpito. Ogni volta che lo guardo mi innamoro sempre di più, è di una bellezza disarmante. « Ti amo angelo» mi bacia con desiderio e gioia. Mi trasmette tante emozioni questo bacio, la nostra vita sta cambiando, ma l'affronteremo insieme, come abbiamo sempre fatto. Nessuno dei due se ne andrà più via. Siamo noi due.

« Cazzo D! Dobbiamo scegliere i nomi», mi dice mentre mi accompagna a letto. Da quando lo ha scoperto è più premuroso, ma non appiccicoso, sa quando deve lasciarmi i miei spazi. « Che ne pensi di Angel se è femmina e Lucifer se è maschio» propongo. Angel e Lucifer racchiuderebbero la nostra storia, Angel avrebbe i miei occhi, ma la furbizia del papà, invece Lucifer avrebbe la mia determinazione e la forza del papà. « Sono perfetti amore».

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