Trentasei - Se mi ami davvero

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«Ginny... Ginny aspetta!» la chiamò Harry cercando di fermarla.

Dopo che i festeggiamenti si furono un minimo placati e i due si ritrovarono da soli, Harry decise di farsi avanti e dirle che quel bacio era stato sbagliato, che non si sentiva in vena di avere una relazione. E Ginny se l'era presa, se l'era presa così tanto da avergli tirato uno schiaffo che gli aveva stampato le cinque dita sulla guancia.

«Lasciami in pace, Harry!» sbottò.

«Possiamo parlare civilmente invece di urlarci addosso lungo i corridoi, perfavore?» sbottò anche lui afferrandola per un polso per farla girare. «Non ti sto rifiutando, okay? Ho solo detto che ora non è il momento!»

«E perché mai non sarebbe il momento, eh? Harry... sono da quando hai messo piede dentro la Tana che mi piaci, che sono innamorata di te e tu mi hai sempre dato modo di pensare che fosse lo stesso e ora mi rifiuti così? Ti giuro io vorrei capire ma non riesco... che diavolo succede?»

Harry sospirò pesantemente e si passò la mano fra i capelli corvini. Non riusciva a dire nulla semplicemente perché non sapeva come giustificarsi.

«C'entra Malfoy?» chiese di punto in bianco e il corvino si ritrovò a sussultare. La ragazza ridacchiò amaramente. «Come pensavo... ti ha fatto il lavaggio del cervello?»

«Cosa? Ma che diavolo stai-...».

«Io lo sapevo che non era una buona compagnia per te-...».

«Ginny non è come-...».

«... e tutti noi ti avevamo messi in guardia su chi fosse ma tu non ci ascolti mai!»

«No, Ginny... lui-...».

«Cosa ti ha detto? Che non meriti di essere felice?»

«Cosa? No!».

«O magari ti ha detto che sei troppo sfigato per poter avere una ragazza?»

«Ma che cazzo... Ginny-...».

«Lo sapevo, dovevo immaginar-...».

«Chiudi quella maledetta bocca!» urlò all'improvviso facendola zittire di scatto. «Draco non ha fatto niente di tutto questo! Siamo stati insieme per un periodo, okay? È questo quello che vuoi sapere? E adesso è finita perché l'ho beccato al letto con Astoria e sto male, Ginny, sto male... sono distrutto e non ho nessuna voglia di innamorarmi ancora, non adesso almeno. Fammi riprendere, fammi respirare, fammi ricordare come si vive perché Draco me ne ha fatto completamente dimenticare!» urlò ancora con gli occhi lucidi e la voce quasi spezzata. «Non posso amarti Ginny, se prima non ricordo come amare me stesso».

La ragazza non disse più nulla, era come paralizzata.
Salì le scale e si rinchiuse nel suo dormitorio.

Harry sospirò pesantemente.

*

Il mondo era nero. Tutto ciò che circondava Harry era nero. E lo era da una settimana a quella parte. Da quando aveva scoperto che Draco lo tradiva, non aveva trovato nessun pretesto per tirarsi su di morale e tutta la situazione con Ginny non aveva fatto altro che peggiorare il suo umore.
Aveva smesso di mangiare e non si presentava a una lezione da proprio una settimana.
Aveva annullato la sua vita, del tutto.

Quella mattina Hermione si palesò nella sua stanza e lo costrinse a vestirsi per andare a lezione. Harry aveva fatto un po' di resistenza ma alla fine aveva ceduto. Forse era davvero ora di tornare a riprendere in mano la sua vita, era stato male abbastanza.

Entrò nell'aula di Difesa Conto Le Arti Oscure e subito i suoi occhi incrociarono quelli di Draco. Dopo una settimana lo vide e per un attimo pensò che era conciato quasi peggio di lui. Poi ci ripensò perché era stato lui e tradirlo, e starci male sarebbe stata una contraddizione.

Eclissi di Luna - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora