11.

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Il primo giorno di College.
Ho aspettato questo momento da non so quanti anni.
Le mie quattro ore di sonno non sono bastate a farmi passare la nausea data dalle parole di Asher e dalla scoperta delle sue azioni.
Inoltre ho un sonno fottuto.
Mi sono rigirata nel letto per non so quante volte, e appena ho preso sonno dopo poco, o almeno a me è sembrato così, è suonata la sveglia.

La sveglia dell'iPhone è una tortura.

E adesso eccomi qui, mentre scivolo via dal mio letto dirigendomi in bagno, per lavarmi la faccia.
Mentre l'acqua fredda bagna la mia pelle sento le sveglie delle ragazze suonare all'unisono, seguite da imprecazioni e parole lanciate a caso.

Nemmeno cinque secondi e le vedo entrare in bagno con delle occhiaie viola come le mie e i capelli sparati.
Andare a letto così tardi e non asciugarsi i capelli non è stata una bella idea.
Mi lavo velocemente i denti ed accedono la piastra tanto servirà a tutte e tre.

A passo rilento mi dirigo verso la mia valigia ancora da disfare e tirò fuori degli skinny jeans bianchi con dei piccoli strappi sulle ginocchia, apro l'armadio che contiene tutte le cose comprate da Primark e ai jeans abbino una canottiera azzurrina a balconcino con una fantasia a quadretti bianchi.
Infilo le mie vans azzurre old school e comincio ad usare chili e chili di correttore per coprire queste maledette occhiaie.

Il contrasto tra il correttore con la mia pelle abbronzata mi fa sembrare un clown. Agguanto un po' di terra e cerco di omogenizzare il tutto.
Metto un po' di mascara e corro a farmi la piastra.

Char mi ha fatto i complimenti per il trucco,quindi vuol dire che non sembro una ragazza di Jersey Shore. Bene.

Piastro capelli con la voglia sotto i piedi, c'è caldo e sto sudando.
Quando sono abbastanza lisci stacco la piastra e corro a mettere il materiale per la giornata del mio zaino.
Tre quaderni penso che bastino.
Guardo l'orario delle mie lezioni e infilo i libri .
Prendo l'astuccio e senza nemmeno guardare infilo tutte la roba di cancelleria.

Finite le lezioni inizieremo anche a lavorare.

E per quanto la mia stanchezza si faccia sentire,questo lavoro che mi renderà indipendente insieme ad Ally mi elettrizza in una maniera che non so nemmeno spiegare.

Mi spruzzo il mio profumo alla vaniglia metto un po' di burro di cacao ai frutti di bosco e tutte e tre usciamo dalla stanza.

Il cortile pullula di ragazzi, chi corre come un matto chi invece come noi cammina talmente piano che una tartaruga si lamenterebbe.
C'è chi chiacchiera animatamente sulle panchine e chi invece sorseggia un caffè, chi guarda la cartina perché sicuramente non sa dove andare.

E tutto così nuovo, e tutto così bello.

Entriamo in caffetteria come delle amebe e subito incorriamo una Corinne sorridente che ci viene incontro abbracciandoci e dandoci il buongiorno.

Questa ragazza è iperattiva.

Noto Char arrossire ma non le dico nulla, non voglio che si senti pressata.

"Cor vieni qui, altrimenti quelle ti potrebbero attaccare delle malattie" la voce di Selene è fottutamente inconfondibile anche alle 9 di mattina.
Non ho nessuna voglia di risponderle quindi continuo la mia fila verso il mio adorato è sacro caffè. Perché se non prendo il caffè il mio cervello automaticamente non si attiva.

"Corinne ti ho detto di venire immediatamente qui" continua Selene e io sono a tanto così da perdere la pazienza.
"Posso stare dove cazzo voglio? Sono a salutare, si chiama educazione Selene cazzo, mi stanno simpatiche hai dei fortuiti problemi anche il primo giorno? Ti devi già far riconoscere?" Le risponde Corinne di rimando facendola tacere, ringraziando il cielo.
"Ragazze è un problema se mi siedo con voi? Non ho voglia di stare con loro e i ragazzi questa mattina sono intrattabili"

HEART OF ICE AND LIMONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora