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Una presa salda fa in modo di non farmi spostare nemmeno di un centimetro.
Il braccio tatuato risalta la mia pelle candida, e devo dire che il contrasto non mi dispiace affatto anzi...

Ommioddio.
Ho fatto sesso.
Ho fatto sesso con Asher.

E io che sto anche a pensare al contrasto con la mia pelle e tutte queste stronzate simili.

Oh mamma, mi sono fottuta il cervello.
O mi ha fottuto il cervello?! Non ho intenzione di scopritore la risposta.

Sposto delicatamente il suo braccio per  scendere dal letto e cercare i miei vestiti visto che sono completamente  nuda.
Recupero gli slip e il reggiseno per poi continuare a girare come una ladra tastando ogni centimetro del pavimento visto che qui non entra nemmeno uno spiraglio di luce.
I dolori al basso ventre però quelli sono lucidi come non mai.

"Mi scopi e te ne vai senza salutare? Mi spezzi il cuore così Vipera" la voce rocca e impastata dal sonno di Asher mi fa saltare in aria dallo spavento.

Diamine volevo evitare questo momento dove lui mi avrebbe sbattuta fuori dalla stanza dicendo che è stato solo un errore e altre offese varie che potrebbero liberamente uscire dalla sua bocca con la lingua biforcuta.

"Ti ho risparmiato la fatica di dovermi rifilare le solite frasi del "è stato solo un errore" e bla bla bla Asher".  Dico alzando le mani in segno di resa.
"Mamma mia ma quanto parli?!" Mi guarda storto mentre si massaggia le tempie.
Alzo le spalle e infilo i miei stivali, sto per aprire la porta ma lui con uno scatto da vero cestista la richiude immediatamente.
"Vuoi lasciarmi andare Asher? Non ho voglia di sentirmi ancora dire le solite cose dopo quello che è successo quindi se permetti..." faccio per aprire la porta ma lui la richiude di scatto.

"Ti ho detto che ti avrei spiegato, vuoi sapere o no qualcosa di tutta questa faccenda che sta facendo uscire di testa tutti?" Dice sedendosi sul letto.

I miei occhi si illuminano, davvero vuole dirmi qualcosa?

Mi fa cenno di sedermi accanto al lui mentre io cerco di trattenere tutta la mia curiosità.

"Allora, tu mi ascolterai e non esiste al mondo che tu mi interrompa, e che se io ti dico "Ella no" dopo questo racconto dovrai ascoltarmi,sempre. E no,non è niente per controllarti, io ti racconterò una storia ma una condizione: tu mi dirai cosa hanno detto Selene e Georgia, perché da quel giorno a scuola tu li hai messi in allarme tutti e tre, e io e Liam non capiamo il perché, ci stai?" sentenzia.

Annuisco frettolosamente.

"Allora chiama Liam, voglio che ascolti anche lui, così racconterò la storia ad entrambi visto che entrambi state bramando questo segreto" asserisco pensando.
"Ne sei sicura?" Chiede in tono sorpreso.
"Asher io non ho niente da nascondere a nessuno" ripeto per la milionesima volta.

Nemmeno il tempo di prendere il telefono che tre grossi tonfi battono sulla porta.
"Evans in cucina, ora, dobbiamo organizzarci per stasera"

Mi accigliò immediatamente mentre Asher infila una maglietta blu con un paio di calzoncini.
"Stasera?!" Chiedo a bassa voce.
"Si c'è una festa ma Ella ..." non lo lascio finire di parlare.
"Si la festa di Robbins, ci andremmo anche noi e no non mi puoi dire nulla" dico alzando gli occhi al cielo.
"Ella non sto scherzando, non venire a quella festa" è così dicendo sparisce dietro la porta.

Attendo dieci forse anche mezz'ora e Asher continua a non fare ritorno.
Prendo la mia roba e a passo felpato scendo le scale che danno sul grande salotto.

Sento voci abbastanza alte provenire dalla cucina:
"Non faremo nulla"
"Quello lo sa"
"Smettila Aron, ti stai solo mettendo palanche di merda addosso, e questa volta nessuno pagherà per te"

HEART OF ICE AND LIMONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora