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Asher pov:

La vibrazione del mio telefono posizionato sul comodino mi fa imprecare nel peggior modo possibile.
Sono le fottute tre del mattino, chi cazzo è a quest'ora?

Agguanto il mio iPhone è il nome di Selene lampeggia sul display.
Dopo aver sospirato rumorosamente con un occhio chiuso e uno aperto rispondo a quella scassa cazzo.

"Selene non ho voglia di scopare buonano..."
Non faccio in tempo a finire la frase che la voce di Aron risuona nell apparecchio.

Ricontrollo il nome ed è quello di Selene, che cazzo ci fa Aron con Selene alle tre del mattino?
Spero solo che non sia una delle loro idee perverse.

Mi sono scopato Selene una volta nella mia vita e mi sono ripromesso di non farlo mai più.
Uno perché ero ubriaco, e due perché finge così tanto che fa quasi venire da ridere, evidentemente ha visto troppi film porno da cui prendere esempio.
Mi concentro di nuovo sul coglione che sta continuando a sbraitare al telefono.

"Aron sono le tre del mattino, mi spieghi che cazzo volete?" Sbuffo.
"Quella puttana, quella puttana maledetta, quella puttana.."
"Ti si è incantato il disco?! Che cazzo vuoi?domani ho lezione presto"
"La tua bionda ha vita breve" sentenzia prima di chiudere la chiamata e per quanto la sua minaccia mi abbia un attimo fatto rimanere di sasso, non le do molta importanza, Aron abbaia ma non morde.

Mi sveglio ancora prima che suoni la sveglia.
Dopo la chiamata di stanotte non sono riuscito a riprendere sonno molto facilmente, quel bastardo ha rovinato il mio sonno con le sue cazzate da cocainomane ubriaco.

Quanto mi ha rotto il cazzo.

Mi alzo da letto e vado a farmi una doccia, l'acqua ghiacciata mi fa svegliare tutto d'un colpo.
Prendo il mio bagnoschiuma al borotalco e iniziò a strofinare tutto il mio corpo.

Un brivido di terrore oltrepassa la mia schiena quando passo la mano sul mio fianco sinistro, la grossa cicatrice è ancora lì, come sono ancora lì le bruciature di sigaretta che con il passare del tempo sono diventate delle macchie più chiare sulla mia pelle.

La mia mente,senza il mio permesso ripercorre quei ricordi che vorrei non fossero mai stati creati.
Essere figlio di un giudice in una prigione non è un bel biglietto da visita.
Ricordo i miei "compagni" che mi chiamavano "figlio di puttana" senza sapere che purtroppo mia madre non fosse più qui con noi metaforicamente intendo.

Mia madre soffriva di depressione.
Ne ha iniziato a soffrire da quando ha scoperto i milioni di tradimenti di mio padre.
Tradimenti che però non sono mai successi ma i Williams, l'hanno manipolata così tanto da far sì che non credesse nemmeno ad una parola di mio padre o mia.
Avevo dieci anni quando se n'è andata di casa lasciandomi da solo con lui.

È stato un buon padre ha sempre tutelato me e lei pur essendo che ci aveva abbandonati, pur essendo che dopo anni avessimo saputo della sua relazione con il padre di Aron.
Ovviamente tutti sono all'oscuro di questo perché sarebbe il secondo scandalo più grande del paese visto l'enorme influenza della famiglia Williams qui a Santa Monica, e nel paese in esteso.

Il primo sarebbe lo scandalo riguardate suo figlio.
Ma questa è tutta un altra storia.

Il ricordo della cicatrice sul mio fianco mi riporta a quella giornata iniziata come una giornata normalissima.
Erano quasi gli ultimi giorni di scuola e si sarebbe disputata una delle più grandi partite di Santa Monica che tutti stavamo aspettando.
Ricordo che durante l'ultima ora Aron mi mando un messaggio che parlava sempre di una gara.

HEART OF ICE AND LIMONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora