15.

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Il mattino seguente mi ritrovai nel mio letto con uno strano senso di caldo anomalo nel corpo.
Avevo dormito pressappoco tre ore se tutto andava bene, e Ally a quanto pare si era addormentata accanto a me.

Quella ragazza era un fottuto forno la notte.

Mi sarebbe tornata comodo d'inverno, anche se le temperature l'inverno a Santa Monica si aggiravano tra i 18º e i 10º .
Niente a che vedere con le temperature del Minnesota che se tutto andava bene arrivavano a -20º gradi altrimenti scendevano sempre di più, era così freddo che ti si gelavano le ossa appena mettevi il naso fuori di casa.

Mi alzai dal letto dopo aver staccato la sveglia infernale dell'iPhone,prima di scaraventarlo incontro al muro. Odio quella sveglia.

Strusciai i piedi fino al bagno e mi infilai della doccia.
L'acqua calda picchiettava sulla mia schiena sciogliendomi i nervi, mente io mi insaponavo i capelli con il mio sciampo alla camomilla.
Agguantai una spugna esfoliante , sicuramente comprata da Char e alla profumo di camomilla si aggiunse quello di miele del mio bagnoschiuma.

Strofinai il mio corpo,sopratutto le spalle, sopratutto il punto dove Williams aveva messo le sue mani lerce lasciandomi un livido.
La mia pelle era veramente troppo sensibile, lo diceva anche il mio insegnate in palestra.
Sentivo il dolore ma nemmeno più di tanto, avevo una soglia abbastanza alta , ma per la mia pelle era come se mi avessero lanciato dei sassi addosso.

Sbuffai uscendo dalla doccia e accesi il phone.
Mi asciugai i capelli e questa mattina decisi di lasciarli al naturale.
I miei capelli biondi ondulati erano lucenti e emanavano un profumo di camomilla che mi rilassava e non poco.

Salutai le altre ragazze e mi fiondai sul Ally che rise mentre le davo dei piccoli bacini sul viso. Aveva bisogno di amore e coccole e io ero pronta a darle entrambi. Non avrei mai lasciato la mia migliore amica in balia dei sentimenti per Liam.

Li avremmo superati insieme, e se non sarebbe riuscita a superarli li avremmo compresi entrambe, una cosa era chiara: non sarebbe stata sola.

Le parole di Asher mi fecero male,ma io avevo un carattere molto diverso da Ally. Io non scoppiavo.
Mi ero anche sorpresa ieri sera di aver pianto, perché sinceramente parlando, non ricordavo nemmeno l'ultima volta che i miei occhi si bagnarono di lacrime prima di ieri sera.

Io accumulavo,assorbivo come una spugna e poi...
E poi scoppiavo rilasciando tutto in un solo colpo.
In poche parole? Ero una bimba ad orologeria, e non si sarebbe mai saputo quando il limite stava per essere superato o meno.

Infilai l'intimo è un paio di mum Jeans chiari, una maglietta nera che lasciava scoperto il ventre e le mie vans old school nere.

Mentre le altre correvano per la stanza, compresa
Corinne per prepararsi io misi solo un po' di mascara e il mio burro di cacao ai frutti di bosco.
Infilai i libri nelle zaino e aspettai le altre seduta sul letto scrollando la home di Instagram.

Vidi la foto di Asher contornata da un vecchio verde, non ricordavo nemmeno di averlo nel gli amici più stretti, ma non avevo niente da nascondere e a quanto pare nemmeno lui, all'apparenza, ovvio.

Mi feci coraggio ed apri la storia che recitava una canzone di Eminem. Per essere precisi "Mockingbird"

"Lookin' puzzled, in a daze, I know it's confusing you. I try to keep you sheltered from it, but somehow, it seems, The harder that I try to do that, the more it backfires on me"

Stava cercando di dirmi qualcosa? Perché nel caso non sarà di certo la mia canzone preferita a fermarmi.

Senza pensarci apri la fotocamera e fotografai le mie vans con affianco la mia cartella.
Scrissi velocemente sempre un pezzo di Mockingbird :

HEART OF ICE AND LIMONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora