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Un uomo dai capelli corvini e una donna coi capelli del medesimo colore, si trovavano seduti nella sala d'attesa di quella che pareva un'agenzia di adozioni. Lei non poteva avere figli, e ciò l'aveva fatta sprofondare in una depressione profonda che man mano si stava trasformando in altro. Lui non la incolpava per questo, ma non era d'accordo inizialmente sull'adottare un bambino, soprattutto per le brutte abitudini sia sue sia di lei. Ma l'amava, e aveva cercato di assecondarla in questo. Una donna aprì la porta della sala d'attesa, li chiamò e loro la seguirono fin dentro a un'ufficio.

- Buongiorno - gli disse. Entrambi ricambiarono.

- Ho ricevuto la vostra richiesta, e al momento non ci sono genitori che stanno dando in adozione i propri bambini in ospedale - disse. La donna strinse con forza la borsetta che reggeva sulle ginocchia, senza farlo notare all'altra. Lui si irrigidì; sapeva che la rabbia in sua moglie stava montando, anche sotto quel sorriso finto.

- Però.. ci sarebbe una soluzione - disse.

- Quale? - chiesero all'unisono. La signora si avvicinò di più alla scrivania.

- Spesso, quando una coppia che si rivolge a noi e non abbiamo bambini in lista, facciamo una cosa. - 

Rimasero in attesa per sentire che cosa avesse da dire l'altra, che si alzò per chiudere le tendine del vetro della stanza che si affacciava sul corridoio. Poi, tornò a sedersi e il suo sguardo si inchiodò su di loro.

- Siete liberi anche di dire di  no, ma ci sarebbe questa possibilità - riprese.

- E ce la dica, allora, forza - disse l'altra, insistente.

- Tesoro.. - provò a dire lui.

- Zitto. - 

Lui sospirò, e la signora riprese.

- Spesso, quando appunto una coppia che si rivolge a noi vuole tanto un bambino e non ne abbiamo di disponibili.. ci mettiamo d'accordo con un'infermiere o un'infermiera dell'ospedale per prendere un bambino e dare ai genitori la notizia della morte di quest'ultimo. I genitori non sapranno mai la verità. Ci sono molte coppie che meritano più di altre la possibilità di avere un figlio, e noi li aiutiamo anche in questo modo, ma se la coppia che vuole adottare non vuole, non ci sono problemi. - 

Lui si irrigidì. Come potevano fare questo alle persone, privargli di stare accanto al proprio figlio naturale?

- Noi vogliamo farlo - rispose subito lei. L'uomo la guardò incredulo.

- Ottimo. Saprete ovviamente i dati dei genitori biologici, che però non dovrete mai divulgare a nessuno. Capite, per non avere grane con le giustizia - sorrise la signora. Si salutarono, con la promessa che avrebbero ricevuto una telefonata per quando sarebbe stato disponibile il tutto.

Lei uscì con un ghigno stampato sul viso, e lui ne uscì spaventato. Aveva paura di cosa sarebbe successo a quella piccola creatura quando sarebbe entrata nelle loro vite, ma sentiva comunque un sentimento già di amore e affetto. Non avrebbe voluto farle del male in futuro, ma non sapeva ancora che cosa le avrebbe fatto.

Ciò che gli occhi non vedonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora