Chapter 5 - Invito

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Lauren si sedette accanto a suo fratello e a Becky poggiando il vassoio di plastica sul tavolo. Questa volta aveva preso un pezzo di focaccia al formaggio e una bottiglia di coca cola. Non mangiava tanto, stava cercando di dimagrire, anche se per suo fratello era già magra abbastanza.

Dall'altra parte della mensa, intanto, Luke Hemmings e Michael Clifford si stavano sbellicando dalle risate.

-Stai scherzando, non è vero?- chiese il biondo tra una risata e l'altra.

-Non esagerare amico, ti rovinerai la serata- disse Michael.

Calum lo guardò di sottecchi, un sorriso malizioso gli spuntò sulle labbra. -Il modo migliore per rendere felice una ragazza è invitarla ad una festa a cui nessuno l'ha mai invitata, e il modo migliore per far innamorare una ragazza è renderla felice-

Cal fece l'occhiolino a Luke.

Il biondo sorrise: -Ci sarà un motivo per cui nessuno l'ha mai invitata...- ridacchiò e Michael si unì a lui.

-Questa è bella!- disse il rosso tirando una pacca sulla spalla al suo amico.

Calum li fulminò con un'occhiataccia poi disse secco: -Finitela ragazzi-, poi si avviò verso il tavolo di Lauren.

Dopo una decina di minuti che la ragazza aveva passato a parlare con Becky e Ashton Cal si precipitò da lei.
Sembrava di buon umore, i capelli neri erano appena scompigliati, e Lauren pensò che gli stessero divinamente.

Calum si sedette al tavolo, la prima persona a cui lanciò un'occhiata fu Ashton. La sorella del biondo rimase un po' delusa.

-Che ci fai qui Hood?-

-Zitto, non sono qui per litigare, son qui per tua sorella...- rispose Cal regalando a Lauren un sorriso.

Il bruno continuò: -Questa sera c'è una festa a casa di un mio amico, fatti bella, passo a prenderti alle 8:00-

La ragazza non seppe che cosa pensare, in realtà non era neanche sicura di aver capito bene.

-Scusa Cal, vuoi dire che sono invitata?-

-Beh, certo che sei invitata, che ti aspettavi?- rispose il bruno come se fosse scontato.

Lauren guardò entusiata Becky, nessuno le aveva mai invitate ad una festa che non fosse il ballo di "bentornato", ovvero una cosa noiosissima e purtroppo obbligatoria.

Non erano neanche mai andate al blocco di fine anno, quelle erano cose per i più popolari, non per ragazze come loro.

Lei e Becky non erano mai andate ad una festa.

Ma poi le venne un dubbio, Calum aveva invitato solo lei, non Becky.

-Può venire anche Rebecca, non è vero?- chiese Lauren lanciando un'occhiata alla sua amica.

Cal squadrò Becky, la risposta era "no", Rebecca Harper, la migliore amica di Lauren Irwin, non poteva venire. Ma Calum non poteva offendere così la ragazza che doveva far innamorare.

-Certo, può venire...- disse esitante il bruno. -... purché trovi qualcuno disposto ad accompagnarla-.

Ashton, che fino ad allora non era intervenuto, sbottò: -Non se ne parla! Lauren non viene da nessuna parte con te, tantomeno ad una festa fatta a casa di un tuo amico!-

Il biondo si impose e Lauren sapeva che non sarebbe stato facile fargli cambiare idea. La ragazza si rassegnò, probabilmente non sarebbe andata a quella festa.

Ma per fortuna c'era Calum che quasi certamente le salvò la serata.

Si rivolse ad Ashton: -Perché non fai un favore a tutti e chiudi quella bocca? Non voglio fare niente di male, l'ho superata, davvero- disse facendo riferimento all'incidente.

Il Sydney Hospital era un posto terribile, ogni ospedale lo era, ma se era una delle persone che più ami ad essere ricoverata, diventa tutto più brutto.

Calum aveva corso per i corridoi senza fermarsi, non sapeva esattamente dove fosse Martha ma non gli interessava. Aveva percorso di corsa i corridoi fino al reparto in cui gli avevano detto che la sua fidanzata era stata ricoverata.

Quando era arrivato davanti alla sua camera aveva visto un medico vestito di bianco.

-Che cosa è successo? Come sta?- aveva urlato Calum con voce rotta, senza lacrime però.

-Mi dispiace figliolo- il medico gli aveva posato una mano sulla spalla. -Non ce l'ha fatta-.

****
-Che cosa cavolo mi metto?- chiese Lauren sconsolata.

Lei e Becky stavano cercando nell'armadio di casa Irwin da più mezz'ora e non avevano trovato nulla che le covnincesse.

Tutti i vestiti che avevano provato erano sparsi per la camera, buttati a terra o stropicciati sul letto.

-Non lo so Lory, non sono mai andata ad una festa...- anche Becky aveva poca esperienza.

Lei indossava un vestitino corto e semplice che però le metteva in risalto le forme del corpo, non era convinta che le stesse bene, invece le stava da favola, come qualsiasi cosa dopotutto.

Lauren invece non aveva ancora trovato nulla.

A Calum piaceva... non ne aveva idea, forse le cose strette, attillate, o magari quelle più eleganti...

Alla fine, visto che il tempo stringeva, optò per un vestito che non aveva mai messo.

Becky doveva andare al parco vicino a casa Irwin, dove la stava aspettando un ragazzo di nome Liam che aveva accettato di accompagnarla.

La migliore amica di Lauren si sistemò una ciocca di capelli scuri dietro all'orecchio, era tremendamente nervosa e le gambe le tremavano un poco.

Anche la sorella di Ashton si sentiva instabile sulle gambe, l'agitazione le giocava brutti scherzi e aveva paura di inciampare da qualche parte o di fare qualche figura tremenda.

"Calma" si diceva, e provava a convincersi che sarebbe andato tutto bene.

Quando il campanello suonò il suo cuore prese a battere all'impazzata e tutte le parole e i pensieri rassicuranti andarono a farsi benedire.

Doveva ancora finire di prepararsi, giusto cinque minuti e poi sarebbe scesa.

****
Ad aprire la porta a Calum fu Ashton. Non si salutarono, non si scambiarono neanche un cenno del capo.

-Dov'è Lauren?- chiese Cal non troppo gentilmente.

-È di sopra, ora scende- rispose Ashton.

Ti ticchettio di tacchi attirò l'attenzione del bruno. -Hood, Calum Hood?-

-Signora Irwin- Calum rivolse gli occhi color cioccolato alla madre di Ashton.

Lei ricambiò sorpresa. -Calum, da quanto tempo non ti vedo, perché non sei mai tornato?-

-Mamma!- la rimproverò il figlio.

Ma lei non vi badò e strinse Cal in un caloroso abbraccio. Lui per un momento fu troppo sconcertato per ricambiare, non si aspettava che la madre di Ashton potesse avere una reazione del genere.

-Signora Irwin...- scongiurò Calum cercando di sciogliersi dall'abbraccio dei Anne Marie Irwin.

La donna si allontanò.

Cal disse scuotendo la testa: -Non potevo tornare signora Irwin, mi dispiace, io non potevo...-

Pensare a quello che era successo gli faceva salire soltanto una rabbia bruciante in petto, ed era sempre più convinto che la scommessa, che spezzare il cuore a Lauren, fosse la cosa migliore da fare per farla pagare ad Ashton dopo quello che aveva fatto.

Spazio autrice

Ciao a tutti! Mi scuso per il ritardo nel pubblicare questo nuovo capitolo, è che sono andata in vacanza i Francia e avevo dei problemi con internet.

Per farmi perdonare ho deciso di pubblicare due capitoli invece che uno.

Per favore fatemi sapere cosa ne pensate della storia, per me è molto importante.

Votate e commentate!

THE GAMBLE - La scommessa || Calum Hood (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora