-Grazie Cal, è stata una serata davvero speciale- lo ringraziò Lauren tendendogli il basso.
Calum lo prese, ma poi esitò. Quello che stava per fare era davvero da pazzi, eppure, nonostante stesse pensando ciò, sapeva che non avrebbe cambiato idea per nessun motivo al mondo.
-Tienilo- disse porgendolo alla sorella di Ashton.
-Sei impazzito?-
Il bruno scosse la testa: -Consideralo il mio regalo di compleanno-
-Ma è già passato il mio compleanno!- sbottò lei incredula.
Cal scrollò le spalle. -Allora conservalo come portafortuna, usalo, facci quello che vuoi, solo... abbine cura, è ciò a cui tengo di più-
La ragazza era senza parole. -Grazie- disse, gli sorrise e lo guardò mentre lui si metteva le mani nelle tasche, si stringeva nelle spalle e si voltava per andarsene.
-Ci vediamo domani a scuola!- lo salutò lei stringendo saldamente tra le mani il prezioso regalo.
****
Mentre Cal camminava il freddo lo stava assalendo. Tremava e batteva i denti. Non era normale avere così freddo, in realtà non si sentiva neanche troppo bene, aveva davvero paura di essersi ammalato.Tutta colpa dello stupido gioco con Luke.
Calum detestava essere malato. Si annoiava terribilmente a stare a casa senza poter uscire, e ora che aveva ripreso a suonare non aveva neanche più uno strumento.
Era come aver regalato a Lauren, a una ragazza, una parte di sé stesso.
Perché aveva fatto una cosa così stupida? Non era da lui. Calum Hood era una stronzo a cui non importava nient'altro degli altri, ne tanto meno doveva importargli della sorella di Irwin.
Però con Lauren era diverso. Non riusciva a non interessarsi a lei.
Non era innamorato, tutto solo per la scommessa e per la vendetta.
Immerso nei suoi pensieri era arrivato a casa, continuando a tremare e a sentire un freddo tremendo.
Mali-Koa aprì la porta. -Dove cavolo l'hai lasciato il basso?- chiese ancora prima di salutare il fratello.
Calum cercò di ignorarla: -Ma perché ci sei sempre tu ad aprire la porta?-
-Perché così gli ospiti rimangono subito colpiti- disse Mali accigliata.
"Sì, e scappano ancora prima di entrare" pensò il bruno, senza fiatare però.
La ragazza scrollò le spalle. -Rispondi alla domanda o non ti faccio entrare in casa-
Cal sbuffò sentendo montare la rabbia. Avrebbe voluto ribattere con un paio di parolacce, ma siccome era stanco, non si sentiva bene e non aveva voglia di litigare rispose.
-L'ho regalato a Lauren- mormorò con la testa bassa.
Ci fu silenzio. Un lungo silenzio, e poi... -CHE COSA HAI FATTO?!-
Mali aveva assunto un colore che si avvicinava paurosamente al viola. -Ma ti rendi conto di quanto l'abbiamo pagato!-
-Ma la smetti di rinfacciarmi le cose?!- urlò Calum di rimando. -Perché non c'è mai niente di quello che faccio che ti vada bene?-
La ragazza non rispose così Calum la spinse di lato ed entrò in casa dirigendosi in camera.
-Perché avresti fatto una cosa del genere? Hai regalato alla sorella di Ashton l'unica cosa che ti rimaneva di Martha! Non ci credo, non puoi averla buttata via co...- il bruno si chiuse la porta della stanza alle spalle soffocando le urla della sorella e buttandosi sul letto.
Passò un po' di tempo da solo, poi qualcuno bussò alla porta.
-Avanti- sussurrò senza forze.
Era Mali-Koa che entrò silenziosamente nella stanza sedendosi accanto al fratello.
-Mi dispiace per quello che ho detto prima, ho esagerato. Mi perdoni fratellino?- chiese sorridendo e accarezzando affettuosamente il fratello.
Continuò: -Guarda che non è vero che non mi va bene niente di ciò che fai, io sono orgogliosa di essere tua sorella, ok?-
Cal annuì debolmente.
Mali fece per aggiungere qualcosa, accennò un: -Tu...- e stava per dire qualcos'altro quando si accorse che il fratello non aveva un bell'aspetto.
Gli toccò la fronte: -Tu scotti-
Si sdraiò accanto a lui, i capelli neri erano sparsi sul cuscino, le labbra vicine alla testa del fratellino.
Lo baciò in fronte, aveva la febbre almeno a 40.
-Aspettami qui, vado a prendere il termometro- disse Mali alzandosi dal letto e precipitandosi fuori dalla porta.
Tornò poco dopo, con in mano un termometro a mercurio, si avvicinò al fratello, che aveva un colorito sempre più pallido, e gli si sedette accanto.
-Mettitelo in bocca- disse ficcando in bocca a Calum il termometro per misurare la febbre.
Era una scena un poco divertente, se il fratello non fosse stato malato gli avrebbe fatto una foto e l'avrebbe postata su Facebook, ma siccome la situazione era alquanto diversa Mali non lo fece.
Non l'avrebbe mai fatto, non era affatto divertente.
-Come sto?- chiese debolmente il ragazzo chiudendo gli occhi e levandosi dalla bocca il termometro.
-Accidenti, per niente bene Cal, hai la febbre alta e mi sa che dovrai stare fermo a casa per un po'-
Calum scosse la testa, tossì e sentì il mal di gola farsi intenso, aveva il corpo indolenza dal dolore. Sì, sarebbe restato a casa per un po', e un'idea geniale gli venne in mente.
Mali si alzò. -Ora dormi un po'- disse dolcemente accarezzandogli la fronte mentre il suo respiro cominciava già a farsi regolare.
La ragazza restò un po' a guardarlo con amore; lo aveva sempre preso in giro dicendogli che era brutto e che non avrebbe mai conquistato nessuna ragazza ma aveva sempre mentito.
Lui era bello, ed aveva un buon cuore, anche se cercava di tenerlo nascosto.
Mali ricordava il giorno in cui Calum aveva ricevuto per il compleanno il basso che aveva regalato a Lauren.
Mali-Koa e Martha si erano messe d'accordo in segreto. Si erano scambiate telefonate segrete e SMS.
L'idea era stata di Martha e Mali l'aveva accolta con felicità considerandolo il regalo perfetto.
Era il 25 gennaio del 2011 ed era arrivato per Calum il momento di aprire i regali. Non restava che scartocciare quello delle due ragazze.
Quando il bruno aveva strappato la carta era rimasto senza parole aspettandosi tutt'altro.
Non ci aveva creduto. La sua espressione era stata bellissima, così sorpresa, così felice e così innocente.
Il cuore di Mali aveva battuto più forte.
-Dev'essere uno scherzo- aveva detto il bruno.
-Nessuno scherzo-
-È tutto mio?- aveva chiesto con occhi colmi di desiderio e di gioia.
-Tutto tuo amore- aveva detto Martha abbracciandolo e sorridendogli.
Cal aveva preso lo strumento tra le dita e lo aveva studiato con attenzione, passando delicatamente le dita sulle corde e sulla tastiera.
Aveva suonato una nota, perfetta e lineare.
-Grazie- aveva detto con gli occhi lucidi.
Mali-Koa afferrò il telefono e digitò il numero di Ashton. Ci furono tre squilli poi il ragazzo rispose: -Pronto?-
-Ciao Irwin, devo parlare con tua sorella-.
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THE GAMBLE - La scommessa || Calum Hood (#Wattys2016)
Fiksi PenggemarLauren Irwin non è mai stata una ragazza complicata, le bastano poche cose per essere felice: una migliore amica simpatica e solare che condivide le sue semplici idee e un fratello protettivo ed affettuoso che preferisce la sua compagnia a quella di...