Chapter 21 - Insegnante di chitarra

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Lauren prese Calum per la mano e lo trascinò via dalla sala da pranzo.

Il ragazzo, prima di uscire dalla stanza riuscì ad urlare un misero: -È stato un piacere!- poi si arrese e si lasciò trascinare dalla sorella di Ashton su per le scale.

-Dove mi stai portando?- chiese quando Lauren rallentò un po' il passo.

-Nella mia stanza, ma prima passiamo a prendere il basso- spiegò deviando il cammino e dirigendosi verso il divano per prendere lo strumento musicale.

Quando si ritrovò lì davanti, però, esitò. Aveva il terrore che se l'avesse preso in mano l'avrebbe, rovinato o rotto, o magari avrebbe fatto saltare una corda.

Provava una sensazione strana davanti a quel basso. La scritta nera "LOVE" in stampatello maiuscolo risaltava sul fondo bianco e lucido. Era come se fosse una calamita che l'attirava ma aveva quasi timore a prenderlo in mano.

-Beh, che aspetti, non dovevamo andare nella tua stanza?-

-Posso?- domandò guardando Cal con occhi spalancati, come se il suo più grande desiderio stesse per avverarsi. Lauren non riusciva a capire da dove venisse tutto quel l'interesse e quella premura, ma in qualche modo il pensiero di quel basso la riportava al proprietario.

Era come se in qualche modo quello strumento musicale fosse parte di Calum, e lei sapeva che era così. Il ragazzo non lo aveva voluto ammettere ma la sorella di Ashton aveva capito che suonare gli mancava da morire, ed era per questo che aveva organizzato quello che voleva fare.

-Forza, prendilo!- la incitò Calum, il quale non capiva l'esitazione della ragazza. Era così... stupida.

Lauren impugnò lo strumento, dopo un attimo afferrò nuovamente Calum per il braccio e lo trascinò nella sua stanza.

Chiuse la porta dietro di sé e afferrò il cellulare. Scrisse ad Ashton: "Non disturbarci".

-Allora, perché mi hai fatto portare il basso?- domandò Calum sedendosi sulla sedia della scrivania.

-Perché volevo chiederti di insegnarmi a suonare, devo fare una specie di spettacolo di fine anno per il corso di musica che frequento e a cui sono una schiappa quindi... Ti sto praticamente chiedendo di darmi ripetizioni di chitarra- spiegò Lauren tirando fuori dalla custodia una chitarra classica in legno lucido.

Poi aggiunse: -E anche perché volevo che tu ricominciassi a suonare-

Calum restò in silenzio a guardarla, il suo cuore batteva ad un ritmo indescrivibile. Nessuno, neanche Martha, aveva mai fatto qualcosa di simile per lui, e il fatto che Lauren fosse riuscita a capire che sì, si sentiva morire al pensiero di non e poter suonare lo sconvolse così tanto che per poco non scoppiò a piangere.

Il problema era che ciò non faceva altro che ricordargli Martha. Era stata lei ad insegnargli a suonare la chitarra.

-Metti un dito qua e uno qua- aveva spiegato lei mostrando a Calum la posizione corretta delle dita sulla sua chitarra.

Il ragazzo aveva cercato di copiarla, ma senza riuscirci. Gli veniva davvero difficile coordinare le dita in modo che le pizzicassero le giuste corde al momento giusto.

Dopo l'ennesima volta in cui aveva sbagliato si era rassegnato, aveva sospirato: -Mi dispiace Martha, ma sono una causa persa, non ce la farò mai...- e intanto che lo diceva pizzicava le corde nel modo corretto per intonare la nota LA.

Calum aveva guardato sorpreso la chitarra e non appena si era reso conto di quello che aveva fatto aveva sorriso. -È stato bellissimo!- aveva esclamato con gli occhi spalancati per lo stupore e la felicità. Sembrava un cucciolo con quell'espressione, e Martha considerava lui bellissimo.

-Sì, è stato fantastico- aveva confermato la ragazza. -Forza, riprova-

E così Calum aveva fatto, aveva riprovato ancora e ancora fin quando la posizione delle dita non si era impressa permanentemente nella sua mente.

-Bravo, ora prova a suonare questo- Martha aveva sorriso e aveva strimpellato una dolce melodia basata sulla successione delle note dal SI al DO basso.

Ovviamente il bruno non ci era riuscito, così la ragazza aveva messo le mani sopra le sue. I due si erano scambiati un'occhiata quando le loro pelli erano entrate in contatto, Calum aveva sentito un piacevole brivido corrergli lungo la schiena, Martha aveva sentito il cuore accelerare i battiti.

Insieme alla ragazza il Cal era riuscito a suonare ben più di una scala di note, era riuscito a suonare davvero la chitarra, e continuare a farlo era diventato il suo più grande desiderio.

Aveva promesso che avrebbe pensato solo a se stesso, che avrebbe fatto qualsiasi cosa che fosse riuscita a renderlo felice, che fosse riuscita a farlo stare bene... E suonare la chitarra era una di quelle cose.

-Diventerai un grande chitarrista un giorno- aveva detto Martha.

Lauren disse: -Forza, se ti è mancato così tanto suonare, perché non incominciamo? Insegnami. Cosa devo fare?-

Cal non rispose subito, era ancora troppo impegnato a ricordare e a pensare, poi alzò lo sguardo sulla sorella di Ashton e annuì. Era ora che qualcun'altro imparasse ciò che Martha gli aveva insegnato, era un modo onorevole per non dimenticarla.

-Prendi la chitarra- disse.

La ragazza afferrò la chitarra poi guardò il bruno. -Tieni le dita così, in questo modo- spiegò mostrandole come tenere le mani sul proprio basso. Lauren tentò di imitarlo, suonò qualche nota sbilenca e poco melodiosa senza riuscire a capire che cosa stesse sbagliando.

-Perché non suona come dovrebbe?- chiese irritata.

-Non è mica così facile! Sposta un po' di più il dito... Aspetta un momento, la chitarra è accordata, no?-

La sorella di Ashton arrossì. -Ehm... Accordata?-

Calum scosse la testa e ridacchiò. Sfilò dalle mani di lei lo strumento e trafficò con le chiavi, provando a suonare qualche nota di tanto in tanto. Lauren l'osservò con attenzione, fissando le sue dita affusolate armeggiare esperte con velocità.

-Ecco qua- il bruno le riconsegnò la chitarra. -Prova di nuovo-

Lei eseguì nuovamente, trovandosi molto meglio, il tocco magico di Cal aveva reso tutto più facile.

All'improvviso, mentre provava e riprovava, chiese: -Quante ragazze hai avuto?-

-Come?-

-Scusa se sono troppo diretta ma ecco... Volevo sapere quante ragazze prima di me hai avuto. Se vuoi puoi anche non rispondere- si affrettò a spiegare.

Calum, prima di rispondere le corresse un movimento, le spostò le dita, poi sospirò e rispose sinceramente, come aveva sempre fatto e come d'altronde era obbligato a fare: -Solo una-

-Non hai amato nessun altro?- ribatté Lauren sconcertata. In tutta sincerità, pensava che Calum fosse il tipo che andava a letto con tutte, e forse era così, ma questo non significava per forza che non fosse un ragazzo fedele.

Aveva il cuore caldo e grande, non era d'acciaio come lui voleva far chiedere agli altri.

-Non credo che questa sia la giusta domanda. Avresti dovuto chiedermi se ho mai amato davvero qualcuno a parte la mia famiglia, e se vuoi davvero la risposta, sappi che è... Non ne sono sicuro. Fino a poco tempo fa credevo che ciò che provavo per Martha fosse amore, ma forse quel l'amore non era abbastanza intenso. Lei per me avrebbe fatto qualsiasi cosa, persino mettere se stessa a rischio, ma io non ero in grado di amare due persone contemporaneamente e tra lei e me... Ho preferito me stesso.

La persona che mi farà davvero innamorare sarà più importante della mia stessa vita, e Martha non lo era-.

THE GAMBLE - La scommessa || Calum Hood (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora