Chapter 24 - Gioco di sguardi

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-Michael, ci vediamo a casa mia alle quattro. Fa' in modo di avvertire Luke e Julia del pomeriggio che abbiamo in programma, senza di loro non è divertente- spiegò Calum con il cellulare all'orecchio.

-Okay, avverto più persone che riesco, posso accennarlo anche a Louis e Sophia se ti va...- disse Michael dall'altra parte del telefono.

Cal era ancora confinato in casa a causa della stupida influenza che si era preso, ma per fortuna la febbre era diminuita e la sua pelle aveva assunto un po' di colore, tornando quasi alla carnagione naturale.

Nei due giorni che aveva passato a letto a causa dell'influenza si era annoiato a morte, e aveva dovuto rimanere da solo con i suoi pensieri e i suoi ricordi, la cosa peggiore che gli potesse capitare. Ora che aveva cominciato a riprendersi era tornato attivo, organizzando un pomeriggio tra amici e mettendosi all'opera per rendere le giornate meno noiose.

Mali era stata accanto a lui in ogni momento che aveva a disposizione, ma tra l'Università, le lezioni di canto e il lavoro Calum era rimasto da solo più tempo di quanto desiderasse.

Non l'aveva mai detto a nessuno, ma lui detestava restare da solo, si sentiva perso, aveva un disperato bisogno di attenzioni, per questo gli mancava così tanto essere popolare a scuola. Non era abituato a sentirsi nessuno.

Lui doveva essere qualcuno, altrimenti non era se stesso.

Ma per fortuna i giorni di agonia solitaria stavano per finire, anche se la febbre ancora non era sparita Cal non aveva nessuna intenzione di restare a casa un giorno di più del necessario. Non poteva farcela.

Si maledisse per essere stato così stupido da giocare con l'acqua in pieno inverno, poi tornò a parlare al telefono con Michael: -Sì, avverti anche Louis e Sophia, più siamo meglio sarà. Io mi occupo di chiamare Lauren-

-Non vorrai mica invitare anche Irwin, vero?-

-No, certo che no, non ce lo voglio in casa mia- rispose frettolosamente Calum con la testa da un'altra parte.

-Allora ci vediamo alle quattro- disse Michael chiudendo la chiamata.

-Certo che sì- disse Cal buttandosi il cellulare alle spalle e appoggiando la testa al bordo del letto davanti al quale era seduto.

Doveva aspettare solo otto ore e trenta minuti prima che la segregazione finisse.

****
Quando bussarono alla porta il bruno balzò in piedi e corse ad aprire la porta.

Il primo ad arrivare fu Luke con la sua "ragazza della scommessa", che, secondo il parere di Cal e Mike, aveva conquistato il cuore del ragazzo, anche se Luke non voleva ammetterlo, ovviamente.

-Ciao- li salutò Calum facendosi da parte per farli entrare in casa.

I due ricambiarono ed entrarono. Poco dopo li raggiunsero anche Michael e la ragazza che il rosso aveva conosciuto per la scommessa.

-Chi manca?- chiese Mike passandosi una mano tra i capelli tinti e spettinati.

-Solo Lauren, Sophia e Louis- spiegò Calum camminando avanti e indietro, impaziente.

Michael si scambiò un'occhiata con Luke che al bruno non sfuggì affatto.

-Che c'è?- chiese guardando i suoi due amici, Luke che aveva lo sguardo basso e le mani nelle tasche e Michael che si guardava intorno come per dire: "Devo essere io a dirglielo?"

-Che cosa c'è?- ripeté Calum passando lo sguardo da una persona all'altra presenti nella stanza.

Luke sospirò: -Forza diglielo Mike-

-Dirmi che cosa?- s'intromise Cal fissando gli amici.

Il rosso scosse la testa. -Solo che è strano che Louis e Lauren vengano insieme...-

Il bruno non poté chiedere spiegazioni perché qualcuno citofonò alla porta. Si precipitò ad aprire e si ritrovò davanti i tre che mancavano. Sophia era sorridente e bellissima come sempre, invece Lauren e Louis stavano a debita distanza l'uno dall'altra e addirittura evitavano di guardarsi negli occhi.

Quando però la ragazza vide Calum le si illuminò il viso e gli si lanciò addosso abbracciandolo.

Anche lui sorrise e ricambiò l'abbraccio.

-Non abbracciarmi troppo però, altrimenti ti beccherai una maledetta influenza come la mia- disse ridendo il bruno e allontanandosi dalle braccia di Lauren, che stranamente lanciò a Louis un'occhiata.

Dopo che tutti ebbero salutato velocemente i nuovi arrivati i ragazzi si sedettero in cerchio sul pavimento.

A Lauren era stato detto che avrebbero giocato ad obbligo o verità, lei non amava il gioco, ma aveva accettato lo stesso perché voleva passare del tempo con Calum. Fece per sedersi accanto alla fidanzata di Luke Hemmings quando Louis la raggiunse.

-È libero questo posto?- chiese indicando il posto libero accanto a lei.

-No, vai da un'altra parte- disse secca senza guardarlo negli occhi. Non si erano più parlati dal giorno precedente, quando Louis l'aveva baciata sulla spiaggia, e Lauren non voleva avere più nulla a che fare con lui.

Però aveva paura di dirlo a Calum, così l'aveva detto a Michael e Luke pregandoli di mantenere il segreto fin quando non fosse stato il momento giusto. Non sapeva se quei due fossero affidabili, ma non le importava più di tanto, anzi, da una parte sperava che gli amici di Calum gli rivelassero tutto.

Comunque vicino a Louis non ci voleva stare così gli diede una risposta negativa.

-È perché non vuoi stare vicino a me, vero?- chiese lui rimanendo dov'era.

-Sì, è perché vicino a te non voglio stare-

Louis non si arrese. -Se non si siede nessuno vuol dire che posso sedermi-

Ormai anche l'attenzione di tutti gli altri era concentrata su quella conversazione a senso unico, e prima che Lauren potesse dire qualcosa di scortese al ragazzo con gli occhi azzurri intervenne Calum: -Ha detto che il posto è occupato!-

Lanciò a Louis un'occhiataccia e si sedette accanto alla sorella di Ashton. L'altro guardò il bruno per un momento poi si voltò e andò a cercarsi un altro posto, trovandolo vicino a Michael e alla sua ragazza della scommessa, ricevendosi occhitacce anche da loro.

Era chiaro che non era bene accetto, per fortuna Sophia si sedette accanto a lui.

Però era anche chiaro che la ragazza non togliesse gli occhi di dosso da Calum, che al contrario aveva occhi solo per Lauren.

Era in atto un complicato gioco di sguardi in cui nessuno guardava chi avrebbe dovuto.

THE GAMBLE - La scommessa || Calum Hood (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora