«Dovete sapere una cosa: oltre che per la musica, ho anche una passione sfrenata per i bambini» disse scherzosamente.
«Fantastico» disse Luke facendo l'occhiolino al suo amico.
-E per la band... Sei ben accetto in qualsiasi momento Calum, però sei tu che te ne sei andato- disse scherzosamente Michael anche se era intuibile a tutti il motivo per cui la band non esisteva: Ashton.
-Va bene così- fece il bruno scuotendo la testa e prendendo in mano la bottiglia di vetro. La poggiò a terra e la fece girare sul pavimento rigirandola con le dita. Questa volta il tappo si fermò di fronte a Michael.
«Obbligo o verità?» chiese il bruno guardando l'amico negli occhi.
«Verità bello, te lo sogni che faccio un obbligo» disse l'altro scuotendo la testa. Calum si aspettava quella risposta, infatti il ragazzo con i capelli rossi non faceva più un obbligo da quella volta in cui era stato costretto a mandare a stendere la professoressa di arte, famosa a scuola per la sua severità e pazzia.
Benissimo, a stendere l'aveva mandata, e anche con un certo piacere, ma ciò che lo aveva sconvolto era stata la sospensione di due settimane che aveva seguito quell'obbligo, e la visita poco gradita nell'ufficio del preside.
Da allora, tutte le volte che lui e i suoi amici giocavano a "Obbligo o verità" Michael aveva sempre scelto verità.
«Ok Mike» disse Calum pensieroso. «Dimmi il tuo più grande segreto...»
Il rosso impallidì, e la sua pelle, già bianca quanto una mozzarella, assunse un colore quasi innaturale.
«Non posso dirlo davanti tutti... Senza offesa» scongiurò guardandosi attorno preoccupato e scusandosi per la scarsità di fiducia.
Cal lanciò un'occhiata a Luke, poi fece spallucce e disse: «Facciamo i gentili e concediamogli di dircelo nell'orecchio»
Il biondo sorrise e annuì. «Okay, ma solo per questa volta e solo perché sei il mio migliore amico, soprattutto perchè sei il mio migliore amico- si alzò in piedi e si avviò nella stanza più vicina.
Michael e Calum lo seguirono scambiandosi un'occhiata.
«Ora vuota il sacco!» disse il bruno quando furono abbastanza lontani dal resto del gruppo in modo che ciò che si sarebbero detti non si sentisse.
Michael prese un gran respiro, si passò una mano tra i rossi capelli spettinati e abbassò lo sguardo. «Ragazzi vi prego, non ce la faccio...» fece lunghi respiri. «... Mi odierete, non potrei sopportare di vedervi andare via a causa di questo segreto...»
Calum lo guardò, gli mise una mano sulla spalla e Luke gli disse: «Avanti Mike, cosa puoi aver fatto di tanto terribile da farti odiare?»
«Non ho fatto nulla...»
«Allora forza» disse Cal risoluto.
«Okay. Ho una cotta per...» prese l'ennesimo lungo respiro. «... Per Il mio vicino di casa Harry»
Ci fu un momento di silenzio, poi Cal e Luke scoppiarono a ridere. Ridevano come dei matti, erano piegati in due dalle risate e si tenevano la pancia per quanto gli faceva male a furia di sghignazzare.
«Dai, non scherzare...» disse Luke.
«Dicci qual'è questo segreto e poi torniamo di là» continuò Calum.
Michael aveva uno sguardo triste negli occhi verdi. «Ve l'ho detto, ho una cotta per Harry Styles, il ragazzo che abita vicino a casa mia» ripeté in tono cupo.
I suoi due amici smisero di ridere si scambiarono un'occhiata. «Ci stai diecendo che sei gay?»
Il rosso rimase in silenzio, non annuì ma ovviamente non c'è n'era bisogno. Calò il silenzio, di nuovo.
Cal sorrise, e anche Luke. «Il tuo segreto è al sicuro con noi» disse il biondo. Cercò conferma rivolgendo un'occhiata a Calum, che annuì deciso. Forse, solo per un momento, pensò che non appena si fosse venuto a sapere a scuola la sua reputazione sarebbe precipitata e ovviamente la sua popolarità sarebbe andata a farsi benedire, ma valeva davvero la pena perdere un amico come Michael per una stupidaggine come quella? Decisamente no.
«Non lo diremo ad anima viva» confermò il bruno guardando l'amico negli occhi.
«Grazie ragazzi, davvero» disse Michael riconoscente, sorridendo. Gli altri due ricambiarono e tornarono nella stanza in cui il resto del gruppo era seduto in cerchio in loro attesa.
«Vi siete rivelati tutti i segreti che dovevate rivelarvi?» chiese Julia mentre i ragazzi tornavano a sedersi al loro posto sul pavimento con le gambe incrociate.
Lauren non poté fare a meno di chiedersi cosa quei tre si fossero detti, ma siccome nessuno di loro si decideva ad accennare qualcosa lasciò perdere soffocando la curiosità e concentrandosi sul gioco.
La bottiglia smise di girare con la punta rivolta verso Lauren. Michael le fece la solita domanda: «Obbligo o verità?»
La ragazza ci pensò su poi decise di essere coraggiosa. «Obbligo»
«Oh bene...» il rosso sorrise maliziosamente e la sorella di Ashton cominciò a preoccuparsi.
Calum intervenne: «Non essere cattivo Clifford, è la mia ragazza» si girò verso Lauren e le fece l'occhiolino.
Lauren non glielo aveva ancora sentiro dire ad alta voce ma a lungo aveva sperato di ascoltarlo, se l'era addirittura immaginato, ma la realtà... È sempre migliore dei sogni.
Dopo che Cal ebbe terminato lei sorrise e disse: «Ha ragione, sono la sua ragazza, vacci piano» scoppiò a ridere, e con lei anche tutti gli altri.
«Altro che piano» borbottò Luke. «Lei con me non c'è andata piano!»
Risero ancora fin quando Michael non parlò. «Dunque, come bbligo devi... baciare la punta del naso di Louis»
«Non sei affatto stato cattivo!» sbottò Luke imbronciato.
Il rosso gli fece l'cchiolino: «Ho più paura di quello che mi avrebbe fatto lei se le avessi fatto fare un obbligo peggiore che di te»
«Ti odio Mike»
«Lo so che mi vuoi bene, non c'è bisogno di dirlo. Ma ora lasciamo che Lory faccia quello che deve»
Lauren si prese un momento per elaborare poi sentí la rabbia bruciare in petto. Ce l'aveva con Louis, avrebbe addirittura voluto evitarlo, ma se lo ritrovava ovunque.
Lo guardò, poi abbassò gli occhi e si alzò dirigendosi verso di lui.
Compì il suo obbligo in fretta senza soffermarsi accanto a Louis più del dovuto. Sentiva il suo sguardo addosso quando con le labbra, cercando di mantenere il colore naturale della pelle, gli baciò la punta del naso.
«Perfetto» disse Michael mentre Lauren voltava le spalle al ragazzo con gli occhi azzurri e tornava al suo posto. «Ottimo lavoro»
La ragazza sorrise soddisfatta e si accomodò accanto a Calum. Incrociò le gambe e prese fra le mani la bottiglia di vetro.
Questa volta toccò a Louis, che scelse "verità".
«Ok, dimmi qual'è l'errore più grande ed imbarazzante che tu abbia mai fatto» spiegò Lauren.
Già immaginava la risposta del ragazzo, ed era proprio per questo che aveva fatto quella domanda. Voleva che Louis lo ammettesse davanti a tutti, davanti a Calum.
Il ragazzo la guardò negli occhi sconsolato, poi abbassò lo sguardo e sussurrò con un tono di voce appena udibile: «Io ho... Ho baciato Lauren»
Silenzio.
Michael e Luke si scambiarlo un'occhiata fugace poi entrambi rivolsero lo sguardo verso Calum.
Lui era ancora seduto, fissava Louis negli occhi. «Tu ha fatto cosa?»
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THE GAMBLE - La scommessa || Calum Hood (#Wattys2016)
FanfictionLauren Irwin non è mai stata una ragazza complicata, le bastano poche cose per essere felice: una migliore amica simpatica e solare che condivide le sue semplici idee e un fratello protettivo ed affettuoso che preferisce la sua compagnia a quella di...