-Sanno che cosa?- chiese impaziente Calum cercando di calmare Ashton.
-Sanno tutto, sanno tutto...- piagnucolava lui senza intenzione di placare la sua ansia.
Il bruno stava perdendo la pazienza.
-Chi è che sa che cosa!? Chi è?- sbottò scuotendo la spalla di Ashton.
-La polizia sa quello che è successo a Martha- disse il biondo guardando Calum negli occhi.
Lui sbiancò, spalancò gli occhi e si allontanò dal fratello di Lauren.
-Non è possibile, come fai a saperlo...- disse.
L'altro lo guardò disperato, cercando tuttavia di non agitarsi troppo. -Mi hanno cercato e mi hanno chiesto se ero mai stato ubriaco a tal punto da non rendermi conto di quello che facevo-
-E tu che cosa gli hai risposto?-
-La verità cazzo! Gli ho detto che mi ero ubriacato, sì!-
-Merda! Perché cavolo lo hai fatto?- sbottò Calum passuandosi una mano tra i capelli.
-Mica potevo mentire! Che cosa avresti fatto tu?-
Il bruno rimase in silenzio, poi puntò il dito verso Ashton. -È te che sto proteggendo, dovresti essere tu ad inventarti qualcosa!-
Il fratello di Lauren si voltò verso Sophia. -Puoi lasciarci soli un momento per favore?-
La ragazza lanciò un'occhiata a Cal che le fece un cenno con la testa, dopodiché uscì senza proferire parola.
-Ascoltami bene Ashton, non possiamo permettere che qualcuno venga a sapere quello che è successo veramente, quindi ora smettiamo di parlarne e la finiamo. Non è colpa nostra quello che è capitato, chiaro?-
Ashton guardò l'ex migliore amico e un'improvvisa rabbia gli offuscò la mente. -Invece sì che è colpa nostra, anzi è colpa tua, soltanto tua... se tu non l'avessi lasciata non sarebbe successo nulla di quello che invece è successo!-
-Come osi dire questo a me! Maledetto figlio di puttana, sei stato tu a spingerla giù dal balcone!-
Nessuno l'aveva mai detto ad alta voce, nessuno si era ancora reso veramente conto di quello che era successo fin quando Calum non lo disse ad alta voce.
Ammutolirono entrambi. La realtà era così dura da accettare.
-L'ho fatto solo per difendermi, sei stato tu a farla ubriacare, sei stato tu a farla arrabbiare con me...- disse senza più forze Ashton.
Una lacrima gli corse lungo la guancia. Aveva ucciso una persona, e il brutto era che non se ne ricordava neanche.
Era quello che gli avevavano raccontato che gli aveva fatto realizzare ciò che sapeva.
Lui era finito in guai seri solo per colpa di Calum. Per questo lo odiava.
-Fai qualcosa di male Ashton, e giuro che dico tutto alla polizia- disse secco il bruno. I suoi occhi ardevano di una rabbia che era stata a lungo soppressa.
Era così che era andata.
Calum era ubriaco fradicio in una bar vicino a casa. Non aveva più sentito Martha dal quel pomeriggio, quando l'aveva scoperta insieme ad Ashton.
Il telefono aveva vibrato nella tasca.
Martha. Perfetto.
-Che cosa vuoi?-
-Chiederti scusa Cal- aveva detto lei tra i singhiozzi. Ma Calum era stufo di sentir singhiozzare la gente.
-Non voglio le tue scuse. È colpa di Ashton, fagliela pagare e forse ti perdonerò- aveva detto con la testa annebbiata all'alcol e con un'intensa rabbia che gli attanagliava il petto.
-Sì, tutto quello che vuoi ma ti prego perdonami...- aveva scongiurato lei con una nota di speranza nella voce rotta.
-Voglio solo che tu la faccia pagare ad Ashton Irwin-
E poi era capitato quello che era capitato.
Ashton si era risvegliato sul balcone della casa di Martha con la testa che pulsava, sotto di lui il corpo della ragazza era...
Il biondo guardò Calum negli occhi. -Ti sei mai reso conto di quanto ti amava? Era disposta a tutto per te-
Cal sentiva un dolore che non aveva mai sentito, forte, che gli attanagliava il petto e il cuore. Le lacrime minacciarono di scendere, ma ovviamente non lo fecero.
Lui non piangeva, non ci riusciva.
-Sì, so quanto mi amava- disse.
Ashton lo guardò sorpreso per un istante.
-Ma quello che ha fatto per me non è un problema mio, io le ho detto di fartela pagare, come ha interpretato le mie parole non mi riguarda-
-Ma come puoi dire questo! Era la tua ragazza Calum!-
-Hai detto bene... era la mia ragazza. Ora è morta e sentirsi in colpa non serve a farla tornare da noi- disse freddamente il bruno.
-Sai, non te l'ho mai detto ma... ti ho perdonato già da tempo per quello che hai fatto. Ciò che non mi va giù è il fatto che tu non lo capisca, ed è per questo che te la farò pagare cara- aggiunse Calum con rabbia.
Poi aprì le porte del bagno e se ne andò infuriato.
Ashton lo seguì fuori asciugandosi con il braccio le lacrime che gli bagnavano il viso.
-Scusami Calum, io e te potremmo tornare amici, potremmo lasciarci il passato alle spalle e tornare ai vecchi tempi in cui noi due suonavano insieme...-
Il bruno si voltò fulminando l'altro con lo sguardo: -Non dirlo neanche per scherzo, io non frequento gli sfigati come te-
Tornò a fissare davanti a sé e si allontanò scuotendo la testa. - Un'ultima cosa Ashton, non rivolgermi più la parola-
****
Lauren passeggiava per la strada accanto a Louis.Si sentiva tremendamente in colpa per non essere andata all'appuntamento con Calum, ma con Louis si stava divertendo davvero.
Il ragazzo aveva un fascino particolare, i suoi occhi brillavano, dentro quell'azzurro si sprofondava. Ma non erano quelli gli occhi che Lauren voleva, quelli che lei amava erano color cioccolato contornati da lunghe ciglia scure.
Non riusciva a toglierseli dalla testa.
-Allora, ti è piaciuto il film?-
-Sì, niente male, un po' sdolcinato, ma in fondo ci stava. Ogni tanto fa bene dare una sbirciata nella vita altrui-
Louis rise. -Ah sì, sono spienamente d'accordo-.
Ci fu un momento di silenzio in cui i due si limitarono a camminare l'uno affianco all'altra, poi il bruno chiese all'improvviso: -Lauren, stai con qualcuno?-
-C... come?- chiese lei sorpresa.
Louis abbassò lo sguardo imbarazzato, le sue guance assunsero un colorito rosso acceso.
-Scusa se sono stato così schietto, non volevo- si scusò.
-Figurati-
Lauren accettò le scuse ma non rispose alla domanda. Anzi, se la ripeté in testa: "Stava con qualcuno?"
angolo autrice
Ecco un altro capitolo in cui le cose vengono spiegate meglio.
Fatemi sapere ciò che pensate, e non preoccupatevi per Ashton, non corre alcun rischio.
Forse...
Izzzzzz01
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THE GAMBLE - La scommessa || Calum Hood (#Wattys2016)
FanfictionLauren Irwin non è mai stata una ragazza complicata, le bastano poche cose per essere felice: una migliore amica simpatica e solare che condivide le sue semplici idee e un fratello protettivo ed affettuoso che preferisce la sua compagnia a quella di...