Chapter 37 - Bagno

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Lauren si precipitò spedita da Calum, che stava tranquillamente chiacchierando con Matt, e affermandogli il mento con le dita gli girò la testa. Gli occhi del ragazzo si rivolsero a lei e la sorella di Ashton non aspettò oltre...

Posò le labbra sulle sue e lo baciò con un'intensità e un ardore che non aveva mai provato.

Inizialmente Calum fu troppo sorpreso per ricambiare, ma una volta che si fu ripreso dallo shock iniziale la baciò con la stessa passione e lo stesso desiderio che ci stava mettendo lei.

Quando si separarono Cal le sorrise e la guardò intensamente con i suoi occhi color cioccolato.

-Che ho fatto per meritarmi questo? –

-Sei così bello Calum, sono gelosa quando le altre ragazze parlano di te, di loro che vogliono portarti a letto...-

Il ragazzo la guardò sorpresa. Qualcosa nei suoi occhi si rabbuiò e Lauren non riuscì a capirne il motivo.

Calum divenne improvvisamente serio, la guardò fissa negli occhi. – Non essere gelosa - disse. Suonò quasi come un ordine, ma non c'era niente di male in quelle parole.

-Hai ragione, non devo essere gelosa, non serve a niente- disse Lauren più a se stessa che al ragazzo.

Cal non aggiunse altro, ma qualcosa nel suo sguardo era cambiato. La sorella di Ashton stava per chiedergli quale fosse il problema, ma una macchina dalla carrozzeria nera si parcheggiò vicino a loro, e così fecero altre macchine.

Bisognava cominciare il lavoro, avrebbero parlato in un altro momento.

****

La maglia di Calum era completamente bagnata e gli fasciava il petto in modo da togliere il fiato. Anche Lauren aveva la maglia bagnata che era diventata quasi trasparente e le punte dei capelli biondi erano fradice quanto la maglia.

I due stavano lavando la macchina di Mali-Koa dopo aver già ripulito fino a farle risplendere altre due macchine. Tutti erano impegnati al buffet, Matt e altri studenti si occupavano di lavare delle macchine poco distante da loro.

-Dunque, hai deciso se venire al ballo? - chiese Calum sorridendo, la storia di poco prima dimenticata.

-Me lo hai chiesto solo l'altro ieri, è una decisione importante- rispose ironicamente Lauren. – Rischierei di annoiarmi e buttare via una serata invece di stare a casa a guardare film dell'orrore insieme alla mia migliore amica-

-Guardare film dell'orrore con Rebecca Harper sarebbe meglio che passare la serata con me? – Calum agrottò la fronte.

Lauren inclinò la testa da un lato, i lunghi capelli le scivolarono su un fianco. – Certo che sì» disse con un sorriso provocatorio.

Il bruno ricambiò il sorriso. – Ah, è così? –

Si chinò, raccolse il secchio pieno d'acqua e... inzuppò Lauren con un bel lancio.  Lei scoppiò a ridere ma ben presto ricambiò il favore.

Sollevò il secchio colmo di schiuma bianca e vaporosa e glielo tirò in faccia e addosso. Ora Calum non solo era bagnato, ma era anche ricoperto di schiuma.

Eppure sorrideva solare.

-Che ne dici di un abbraccio?- chiese allargando le braccia e avvicinandosi a Lauren.

-No, non mi toccare! – la ragazza rise e cominciò a scappare.

Calum si spostò la schiuma dalla faccia e fece il sorrisetto spavaldo che gli riusciva tanto bene.

Cominciò a seguirla per tutto il parcheggio. – Dai, solo un abbraccio! –

Lei non ne voleva sapere di fermarsi così corsero tra le macchine che stavano lavando Matt e il resto dei ragazzi. All'inizio gli altri sembrarono scocciati di doverli schivare tutte le volte che passavano, ma poi cominciarono a ridere con loro.

Fin quando il bruno non si fermò vicino a Matt.

-Che ne dici di un bagno Matt? Secondo me ti servirebbe-

Il ragazzone biondo strabuzzò gli occhi. – Calum, che vuoi fare?- cominciò ad indietreggiare tendendo le mani avanti per ripararsi da qualsiasi cosa il bruno avesse in mente.

-Secondo voi non dovrebbe fare un bagno?- chiese Cal agli altri ragazzi lì attorno. Questi annuirono sorridendo.

-Vedi? Lo dicono anche loro- tornò a rivolgersi a Matt.

Intanto, silenziosamente, Lauren si stava avvicinando al ragazzo biondo da dietro con in mano la polpa dell'acqua. Bastò un gesto della mano e un getto d'acqua ghiacciata investì Matt infradiciandolo dalla testa ai piedi.

Tutti scoppiarono a ridere quando il ragazzo disse: - Grazie tante-

Calum si avvicinò Lauren. – Forza dammi il cinque, ottimo lavoro di squadra-

Le tese la mano e lei le batté il cinque. Ma sul volto di Cal comparve un sorriso trionfante e quando lei si fu avvicinata abbastanza a lui, la strinse tra le braccia piene di schiuma.

-Cavolo- mugugnò sconfitta Lauren.

Tuttavia non era ancora finita, perché Calum si passò una mano tra i capelli, raccolse la schiuma che gli si era radunata in testa e la strofinò sulla faccia della ragazza.

«Non dovresti fidarti di me» disse scherzosamente, anche se non era proprio una bugia...

-Ti odio- disse la ragazza.

-Davvero? –

-No! – rispose lei ridendo e sgusciando via dalle braccia del bruno. Riprese a correre.

Prima di ricominciare a seguirla il ragazzo lanciò un'occhiata agli altri che ancora non erano bagnati.

-Dopo torno per voi- li avvertì.

Presero ad inseguirsi ignorando gli altri e ridendo come dei matti.

Lauren si nascose dietro ad una macchina e afferrò uno dei secchi. Voleva lanciare l'acqua addosso a Calum, ma quando lui fu a portata di lancio, poco prima che la ragazza lo bagnasse, si spostò così in fretta che l'acqua finì addosso a qualcun altro.

Alla persona sbagliata. Il preside.

-Mi scusi signor Sinclair! – urlò Lauren coprendosi la bocca con la mano. Lanciò un'occhiata a Cal, che riusciva a stento a trattenere le risate.

Il preside Sinclair se ne accorse. – Non c'è niente da ridere Hood! -  lo rimproverò con le goccioline d'acqua che gli cadevano sul naso.

-Tornate al lavoro! – abbaiò.

I due si allontanarono con la testa bassa, anche se Calum stava ridendo.

Avrebbero fatto come era stato detto loro, se non fosse che per qualche strano ed assurdo motivo Cal scivolò, o inciampò, oppure lo fece apposta, e cadde all'indietro, afferrando Lauren per un braccio e trascinandola con sé per terra.

Come la prima volta che si erano incontrati.

Si guardarono negli occhi. Tra loro aleggiò il silenzio dopo il breve momento di risatine sotto i baffi.

Si goderono il momento l'una sdraiata tra le braccia dell'altro.

-Allora signorina Irwin, vorresti venire al ballo di fine anno con me?-

Lauren sorrise. E questa volta fece un sorriso sincero ed intenso.

-Sarebbe un onore-

Il momento sarebbe stato perfetto, emozionante, se solo la voce gracchiante del preside non avesse ripetuto: - Forza voi due, tornate al lavoro! -

THE GAMBLE - La scommessa || Calum Hood (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora