THE GAMBLE - La scommessa || Calum Hood (#Wattys2016)

Chapter 47 - Sarai solo mio

Era da tempo che Calum non beveva champagne. Quello che aveva nel bicchiere era bianco e frizzante con un sapore dolciastro.
In realtà non avrebbero dovuto esserci alcolici, ma c'erano, e quella era la cosa importante.

La palestra della scuola era arredata con festoni colorati e grandi poster dalle scritte variopinte.

Michael affiancò l'amico.

-Ehi, ti stai divertendo? –

-Per il momento ho solo bevuto due bicchieri di champagne, il bello deve ancora arrivare-

-Sei un sadico-

Calum guardò l'altro ragazzo divertito. – Sappi che la prendo come un'offesa, ma sono troppo bravo per arrabbiarmi con te- rispose ridendo.

-Chi è troppo bravo? - chiese la voce di Luke, che spuntò alle loro spalle e li circondò con le braccia.

-Nessuno. Stavano giusto parlando della sadicità di Cal...-

Luke guardò l'amico e sorrise: - Mi chiedo perché ci sia tanta gente che ti adora, non ti conoscono bene... -

-Oh, eccome se mi conoscono, e sanno che io sono il migliore, per questo tutti mi adorano. Purtroppo per loro, come me ci sono solo io, quindi... -

I ragazzi risero ancora e Luke tirò una pacca sulla spalla di Cal, poi un'entrata in scena attirò la loro attenzione.

-Wow- fu il commento di Michael.

-Si comincia ragazzi- disse Calum avvicinandosi alle tre bellissime ragazze che erano appena entrate.

Lauren osservò stupefatta la palestra piena di gente in abiti eleganti. In fondo ad essa c'era un palco con un microfono, ma su di esso non c'era ancora nessuno, più tardi ci sarebbero stati dei discorsi e delle esibizioni.

Accanto al palco si trovava un banco da DJ, dal quale arrivavano note di una canzone lenta e di accoglienza.

La ragazza cercò con lo sguardo il suo fidanzato tra la gente e lo vide avvicinarsi tra i suoi due inseparabili amici Luke e Michael.

-Ciao- lo salutò semplicemente spostandosi una ciocca arricciata con la piastra dietro all'orecchio. Aveva una complicata pettinatura che le teneva i capelli legati in uno chignon.

Calum rise e la abbracciò. Indossava uno smoking bianco e nero che lo rendeva dannatamente sexy, e aveva il solito sorrisetto sghembo sulle labbra.

Improvvisamente le persone attorno a Lauren scomparvero, c'erano solo loro due, e gli inconfondibili occhi color cioccolato di Calum dominavano su tutto il resto. I due erano talmente vicini che la ragazza sentiva il fiato di lui sul collo e sulla pelle, brividi le percorsero la schiena.

-Che ne pensi del vestito? – gli sussurrò.

Il giorno precedente, con Mali-Koa, aveva scelto un bellissimo abito celeste, lungo e delicato, ma con un certo carattere, dato dal corpetto ricoperto interamente di perline e paiette dorate.

-Sei... sei troppo bella perché io possa dirtelo- Calum la baciò, prima sulle labbra, poi sulla mascella e sul collo.

-E ora cosa facciamo? - chiese Julia interrompendoli, senza farlo apposta ovviamente. Luke la teneva per mano e lei aveva un'espressione estasiata, gli occhi blu le brillavano.

-Tra due ore comincerà la vera festa. Diamoci l'appuntamento qua, fino ad allora facciamo quello che vogliamo- propose Luke, di certo aveva in mente qualcosa.

-Ci sto- accettò Calum.

Lauren lo prese per mano ma lui la fermò.

-Che c'è? - gli chiese la ragazza voltandosi a guardarlo.