"Sono felice di sapere che stai bene, Eva. Sono certa che Marigold sia anche più bella del nome di cui porta il nome e non vedo l'ora di incontrarla. Appena mi sarà possibile, verrò da te."
Narcissa rispose così alla sua missiva e in quei sottintesi Evaline comprese che la donna era tenuta sotto sorveglianza. Si chiese se Severus fosse dai Malfoy o meno, se avesse ricevuto il messaggio dell'auror e se stesse bene.
Le settimane passarono e lei le trascorse senza vedere né parlare con nessuno, in balìa di sé stessa e delle sue paure. Senza Tulip, probabilmente sarebbe impazzita, alienata nel ruolo di madre che portò avanti come unico impegno quotidiano. Benediceva ogni dettaglio della bambina, che ogni giorno che passava sembrava diventare sempre più perfetta, docile e quieta, con guance piene e rosa, gli occhi stavano cambiando gradualmente, ma era ancora presto per capire se sarebbero diventati verdi come i suoi o neri come quelli del padre. Cercava Severus su quel volto, ma sembrava che il desiderio dell'uomo si fosse avverato e che Marigold apparisse identica alla madre in tutto e per tutto, fatta eccezione per il colore dei capelli.
Quando Molly Weasley le chiese il permesso di venirla a trovare, Evaline si sentì impazzire dall'eccitazione al pensiero di parlare con un altro adulto, rendendosi conto in quel momento quanto la sua vita da madre fosse simile alla prigionia.
«Ciao, Marigold.» Molly aveva portato con sé tutine e tuniche cucite e ricamate da lei, un lavoro che doveva esserle costato parecchio tempo e che bastò a perdonarle quell'assenza. Evaline la ringraziò con il cuore colmo d'amore, osservandola in silenzio mentre sollevava la bambina e la cullava con la gioia negli occhi. «Ho sempre amato tenere i miei figli in braccio.» Le confidò. «Con il tempo ho imparato ad apprezzarli, i neonati. Quando imparano a parlare inizi a capire la loro indole. Fred e George ci hanno messo un bel po', sembrava fossero muti, perché comunicavano tra loro in un linguaggio a noi incomprensibile.» Fece una pausa, sbuffando un sorriso un po' esasperato. «Esattamente come adesso, in verità.»
Evaline si sfamò della chiacchiera della donna, rendendosi conto di non aver aperto bocca da quando era entrata solo quando la pausa che venne a crearsi durò parecchio. Molly non le nascose la sua apprensione, osservandola con occhi dolci, gentili.
«Come stai, cara?»
Evaline schiuse le labbra, fece per risponderle, ma la voce le si incastrò in gola. Non sembrava capace di emettere un solo suono. Smarrita e disorientata, guardò Molly con occhi sempre più lucidi, quasi sull'orlo del pianto.
«Oh, bambina.» Lasciò Marigold nella sua culla di vimini, accorrendo a cingere Evaline e il suo dolore. «Ti abbiamo tutti lasciata a te stessa, quanto hai ragione.» La strinse ignorando i singhiozzii, la stretta delle sue braccia. «L'Ordine sta cercando di reagire al colpo ricevuto e non abbiamo avuto un attimo di respiro. Io...prometto di occuparmi di te e della bambina, se lo vorrai. Tra poco celebreremo il matrimonio di mio figlio Bill e Fleur, vorrei che tu ci fossi. Anzi, perché non ti trasferisci da noi fino ad allora, mh?»
Evaline avrebbe adorato avere compagnia intorno, ma a che prezzo? Sollevò il volto e la guardò con i suoi occhi gonfi e pesti, bagnati di lacrime. «Molly, non posso. Sai come mi guarderebbero, sai bene come reagirebbero nell'avere la moglie di Severus-»
«Lui ha tradito te esattamente come ha tradito tutti noi. Non potremmo mai colpevolizzarti, dico sul serio.»
Ma colpevolizzate lui, pensò amaramente. Con ragione, s'intende. Non avrebbe retto i commenti negativi, i sottintesi, il rancore di chi, in fin dei conti, aveva sempre odiato Severus. Dovette declinare la sua offerta, concedendole però che ci avrebbe pensato, sul matrimonio. Una concessione di poco conto, perché non sarebbe andata. Le bastava chiudere gli occhi e rivedere gli sguardi che i membri dell'Ordine le rivolsero al matrimonio, da Remus ai Weasley, gli stessi insegnanti e alcuni studenti non avevano idea di come approcciarsi a lei, alcuni probabilmente la sospettavano complice, altri no.
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Evaline
FanfictionNon importa quanto stretti fossero gli spazi vuoti del cuore di Severus, lei avrebbe trovato la sua piccola crepa dove scaldarsi, all'ombra del fantasma di una donna che lui non avrebbe mai dimenticato. Evaline Rosier ha il peso di un nome che non h...