Rimase qualche secondo stordita, poi Kuriboh le si buttò tra le braccia. Presa alla sprovvista, il corpo di Shyla si irrigidì in un primo istante, ma successivamente ricambiò l'abbraccio, accarezzandolo con estrema dolcezza. Sentì un grande senso di pace e tranquillità come se si sentisse a casa, protetta e al sicuro. Chiuse gli occhi per beneficiare di quel momento, inspirando l'odore del suo pelo: profumava di bosco.
Kuriboh si liberò dall'abbraccio e cominciò a volarle intorno, facendo le capriole ed emettendo dei versi che ne manifestavano la felicità.
- Sembra che Kuriboh ti abbia preso in simpatia - constatò Tristan esterrefatto, come gli altri del resto. Tea, Yugi e Joey erano senza parole, mentre Shyla sorrideva come una bambina a cui avevano regalato un cucciolo.
- Già lo credo anche io! – confermò l'amica.
- Faraone dimmi che stai vedendo anche tu questa scena - lo chiamò Yugi mentalmente.
- Sì, anche io - furono le uniche parole che riuscì a pronunciare.
- Però non capisco... - Shyla si fece improvvisamente più seria – lui è vero e voi non avete battuto ciglio nemmeno per un secondo. Giocare a carte ed usare gli ologrammi è un conto, ma chiunque si spaventerebbe nel vederne uno in carne e ossa -
I suoi amici si rivolsero delle occhiate eloquenti di aiuto, perché nessuno voleva prendere l'iniziativa di risponderle.
- E poi prima avete interrotto Tea- proseguì imperterrita- mentre diceva un nome strano Orti... Orli...-
- Oricalcos -
- Giusto! Oricalcos! Bravo Kuriboh! - si complimentò con lui.
- Hai capito cosa ha detto? - osservò incredulo Joey.
- Ma certo, perché voi no? - controbatté Shyla confusa.
- Non proprio.... Noi abbiamo solo sentito dei versi...- ammise Tristan.
- Non è possibile... - commentò Tea esterrefatta.
- Un problema alla volta per favore, non cercate di sviare il discorso! Voglio che mi diate una riposta. Da quando ci siamo incontrati ho la sensazione che mi nascondiate qualcosa. Anche per l'aggressione di un paio di giorni fa, sembra che sappiate più di quello che mi avete detto -
- Va bene Yugi, lascia parlare me ora- gli suggerì il faraone -penso che sia giunto il momento di raccontarle la verità. Lei non è una persona comune e, se vogliamo proteggerla, deve sapere cosa succede -
Shyla vide il puzzle che Yugi aveva al collo illuminarsi, e subito dopo notò che il suo sguardo era più deciso, fermo, quasi severo.
- Ascoltami Shyla - la chiamò il faraone, catturando la sua attenzione.
Anche la voce aveva una sfumatura diversa.
- Chi sei tu? - domandò d'impulso, perché quello che aveva davanti non era Yugi, ne era certa.
- Forse è meglio se ci mettiamo comodi, perché ciò che devo raccontarti è una storia lunga e complicata - proseguì il faraone, indicandole il divano e sorridendole, notando la sua tensione. Tea, Tristan e Joey fecero un cenno con il capo, facendogli capire che appoggiavano la sua idea.
Si sedettero tutti sul divano, dove Kuriboh si posizionò accucciato a Shyla, parlando per un paio d'ore buone, nelle quali il gruppo le raccontò tutto quello che era successo negli anni, partendo dalla verità sul puzzle.
- Direi che questo è tutto, più o meno - concluse il faraone, aspettando impaziente la reazione della ragazza.
- Direi che l'abbiamo scioccata più del previsto. Shyla ci sei? – la richiamò Joey passandole una mano davanti al volto, nel vedere la sua faccia smarrita.
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La principessa d'Egitto
FanfictionUna giovane ragazza, Shyla Shelter, tornata a Domino per dimostrare di essere un degno successore nel business del padre, rincontrerà la migliore amica d'infanzia, Tea Gardner, che la introdurrà al resto del gruppo. L'improvvisa aggressione "magica"...