Un tuffo nel passato (parte 2)

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Hikari, ormai in mezzo al deserto, continuava a procedere in sella al proprio fedele cavallo. Aveva deciso che non sarebbe tornata indietro per nessuna ragione al mondo, ma non aveva ben chiaro dove avrebbe potuto dirigersi. Dalla fretta, e completamente sconvolta dalla notizia, non aveva preso niente. Né denaro, né vestiti, né cibo.

Le tornò alla mente che a circa due giorni di viaggio si trovava un piccolo villaggio dove vivevano degli amici di famiglia. Il suo amato Nix però era molto stanco. Lo aveva fatto cavalcare così veloce, che le era sembrato di volare. Aveva bisogno di riposare almeno qualche ora e anche lei si sentiva piuttosto esausta. La sua mente stava rivendicando tutte quelle notti -inutili- passate in bianco a studiare, reclamando una bella dormita. Inoltre, per raggiungere il villaggio doveva riprendere il cammino con la luce del giorno. Ormai era quasi notte e avrebbe rischiato di viaggiare alla cieca.

Si convinse a cercare un nascondiglio, ma sapeva già dove si sarebbe diretta. Nei pressi del fiume Nilo, dove era solita andare a fare il bagno, c'era una grotta abbastanza grande, che le avrebbe fornito un riparo sicuro per la notte. Ogni volta che si sentiva triste o voleva nascondersi si rintanava sempre lì, finché il principe non la veniva a riprendere. O almeno questo succedeva quando erano piccoli. Ormai avevano diciotto anni, e nonostante ci fosse ancora un forte legame di amicizia tra di loro, il principe doveva compiere i suoi doveri. Questo lo teneva molto impegnato e riuscivano a vedersi una volta a settimana, quando le andava bene.


Il principe, intanto, continuava a cavalcare volto alla ricerca della cara amica. Non sarebbe ritornato indietro fintanto che non l'avesse trovata. Se le fosse successo qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato.

Incitò il cavallo ad andare più veloce, stringendo le briglie con forza tra le mani.


Tea, Tristan, Joey, Yugi e il faraone comparirono in una grotta con al centro uno specchio d'acqua, o così doveva essere. Il colore era di un blu intenso e dei piccoli cerchi increspavano la superficie, ma non vi era traccia di gocce d'acqua che cadevano dall'alto.

- Ma dove siamo finiti? - domandò Tristan.

- Io ero in forma di spirito accanto a Shyla fino a che non è scappata dalla finestra - disse Tea.

- Anche io - confermarono gli altri all'unisono.

- E poi mi spiegate perché voi due avete due corpi separati? - chiese Tristan perplesso nel vedere Yugi e il faraone uno accanto all'altro.

- Non ne ho idea - rispose quest'ultimo.

- Il sacerdote ci aveva avvisato che non ci saremmo visti durante la visione dei ricordi di Shyla... non doveva essere possibile. In ogni caso dove siamo? – continuò lo spirito millenario.

- Questa è un'ottima domanda - commentò Joey.

- Guardate la superficie del lago, non vi sembra strana? - domandò il faraone mentre si avvicinava alla riva.

- Sembra uno strano liquido - rifletté Yugi.

- Ma è acqua? - chiese Tea perplessa.

- Io la farei assaggiare a Joey - propose Tristan.

- E perché mai?! - si arrabbiò il diretto interessato.

- Sei il più adatto - alzò le spalle l'amico.

- Finitela! - li rimproverò Tea.

Il centro dello specchio d'acqua si increspò, liberando un tenue bagliore dorato dal quale emerse la figura di una fata dalle ali blu, alta all'incirca una spanna.

La principessa d'EgittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora