La mattina seguente Shyla aprì gli occhi ed istintivamente si girò per cercare Atem. Per tutta la notte il suo subconscio le aveva fatto rivivere piccoli frammenti della sua antica vita, ma il sole mattutino l'aveva riportata alla triste realtà.
Purtroppo non aveva tempo da dedicare alla propria situazione sentimentale, e forse era meglio così. Raccolse le pergamene sparse per terra, le adagiò sul letto e le ripassò attentamente. Grazie al sacrificio di Bakura gli oggetti erano stati purificati, quindi doveva incanalare il loro potere nel bracciale e in altri piccoli manufatti che Kisara aveva creato per tutto il gruppo. Avrebbe infuso in ciascuno qualche goccia di potere, stando ben attenta a dosarlo, così i suoi amici li avrebbero utilizzati senza problemi, ottenendo energia magica per affrontare le creature di Demon.
Avrebbe voluto tenerli tutti al sicuro, ma ormai mostri e scagnozzi dilagavano ovunque, su internet spopolavano diversi articoli e altrettanti video riguardo ad eventi naturali catastrofici in giro per il mondo. Necessitava di aiuto, questa era la verità. Aveva fatto loro mille e più raccomandazioni, nonostante fossero abituati ai duelli ove la posta in gioco era la loro stessa vita.
Non uscì dalla stanza per tutta la mattina, fino a che Kisara non bussò alla porta ed entrò con una bella brioche e una tazza di cappuccino fumante.
- Giuro che non ti chiederò che diamine è successo con Atem, visto che oggi ha la luna storta. Ho anche fatto in modo che nessuno ti disturbasse. Però ti prego, mangia qualcosa. Seto è andato al bar qui vicino e questa è stata sfornata da poco -
Shyla poteva solo ringraziare le premure e le attenzioni che l'amica le riservava. La considerava come una sorella e aveva giurato a se stessa che nessuno le avrebbe torto un solo capello. Altrimenti non si sarebbe fermata fintanto che la sua vendetta non fosse compiuta, al costo di doversi reincarnare ogni volta per portare a termine il proposito.
- Come sei messa? - le chiese Kisara dando una sbirciata alle pergamene piene di appunti dell'amica.
- Sono pronta - dichiarò alzandosi dal letto e arrotolandone una.
Poi aprì un portale e vi entrò.
- Odio lei e i suoi maledetti portali - sbuffò prima di saltarci dentro.
- Perché mi guardi così? - domandò la ex principessa una volta arrivata Kisara.
- Un attimo fa eravamo a casa tua ed era metà mattina, qui invece è buio pesto...dov'è che siamo di preciso? Siamo su una spiaggia nel cuore della notte - chiese stizzita.
- In Sardegna, un'isola italiana -
- In pratica dalla parte opposta del mondo - commentò acida l'albina.
- Avevo bisogno di un posto lontano, possibilmente non l'Egitto. Guarda che è una terra bellissima, ho trascorso molte delle mie vacanze qui -
- Non sto criticando il posto... lasciamo perdere, tanto con te è sempre la stessa storia. Incanaliamo il potere e andiamocene -
Disposero in cerchio sulla sabbia sia gli amuleti che gli oggetti del Millennio, poi Shyla si mise al suo centro mentre Kisara le stava di fronte all'esterno del perimetro.
- Dopo tutte le prove che abbiamo fatto, speriamo vada bene - si augurò l'albina.
- Un po' di ottimismo Kisara! - la incoraggiò la ex principessa.
In realtà Shyla era spaventata all'idea di non riuscire a farcela perché non esisteva un piano B. O riuscivano nell'impresa, o non avrebbero avuto alcuna speranza di battere Demon. Niente pressioni insomma.
Allungarono le mani in avanti e gli oggetti in terra presero a brillare, così come la pietra incastonata nel bracciale che avvolse Shyla in una luce dorata calda e avvolgente.
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La principessa d'Egitto
FanfictionUna giovane ragazza, Shyla Shelter, tornata a Domino per dimostrare di essere un degno successore nel business del padre, rincontrerà la migliore amica d'infanzia, Tea Gardner, che la introdurrà al resto del gruppo. L'improvvisa aggressione "magica"...