Contratto concluso

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Già, quella volta Seto le aveva proprio salvato la vita. A volte riusciva a mostrare anche un lato altruista e generoso, nonostante fosse una rarità.

Dopo aver ripensato a quella volta, Shyla si fece coraggio ed entrò passando per l'enorme porta girevole di vetro. Probabilmente Seto non l'avrebbe riconosciuta. Avevano avuto modo di incontrarsi anche in altre occasioni, ma ormai erano tre anni che non si vedevano più. Comunque lei era alla Kaiba Corporation con un obiettivo ben preciso e non sarebbe uscita da lì fintanto che non lo avesse raggiunto: ottenere il contratto per la realizzazione dell'arredamento dei padiglioni del nuovo parco giochi che Seto avrebbe fatto costruire.

Seto era nel suo ufficio, intento a controllare gli ultimi investimenti fatti dalla sua azienda, quando qualcuno bussò alla porta. Sbuffò, sapendo che era l'ennesimo appuntamento con il dirigente di qualche azienda per l'allestimento del nuovo lunapark a tema Duel Monsters. Aveva già fatto numerosi colloqui, ma nessuno era stato soddisfacente. Si erano rivelati tutti deludenti e inconcludenti.

- Avanti - invitò in modo autoritario.

Fu sorpreso quando davanti a sé ritrovò gli occhi da cerbiatta di quella ragazza che non avrebbe mai dimenticato, e che avrebbe sempre riconosciuto anche a distanza di anni.

- Shyla? - domandò stupito, dopo un momento di esitazione.

- Lieta di rivederti Seto - gli sorrise, felice che l'avesse riconosciuta.

- Che ci fai qui? Non per essere maleducato, ma sono molto impegnato oggi e proprio adesso avrei un appuntamento -

Shyla incrociò le braccia davanti al petto e alzò il sopracciglio sinistro.

- Tu? Tu lavori per la Forniture Enterprise? - chiese meravigliato.

- Sembri quasi sconvolto dalla notizia - rise lei.

- Non me lo aspettavo... ecco tutto- ammise, e a Shyla sembrò quasi che avesse balbettato, anche se solo per un istante.

- Sono qui per parlare di affari, Seto. Ti avverto, non uscirò da questo ufficio fino a che non avrai firmato il contratto con la Forniture - lo sfidò decisa.

- Ah sì? - domandò Seto incrociando le braccia e poggiandosi allo schienale della sua poltrona.

Shyla avanzò verso la scrivania, prese dalla borsa una serie di documenti e cominciò ad elencargli tutti i motivi per i quali lui avrebbe dovuto collaborare con la Forniture.

Seto fu colpito dal vedere come maneggiava con facilità i documenti riguardanti i bilanci della Forniture e della Kaiba Corporation. A proposito dove aveva preso quei dati? Alcuni erano riservati!

- Allora cosa ne pensi? - la domanda di Shyla bloccò il flusso di suoi pensieri.

- La Kaiba Corporation è un'importante società multinazionale che richiede dei collaboratori seri, motivati e affidabili, e il progetto che abbiamo deciso di intraprendere dovrà dare lustro e rendere il nostro marchio ancora più accattivante -

- La Forniture Enterprise presenta tutte le caratteristiche richieste dalla tua azienda per la collaborazione-  lo interruppe Shyla, convinta che la stesse liquidando.

- Shyla non mi stai ascoltando - cercò di interromperla con scarsi risultati.

- I bilanci della Forniture sono sempre in positivo da anni, hanno una serie di collaborazioni indietro con ottimi successi, inoltre...- continuò lei imperterrita.

- Shyla ti sto dicendo che accetto! - alzò la voce Seto.

- Se mi facessi finire di... oh, scusa -

Non avrebbe mai pensato di strappargli la collaborazione così facilmente, quasi stentava a crederci. Seto era sempre stato molto esigente, e sul lavoro sapeva anche essere... spietato, o almeno era quello che aveva sentito dire. In ogni caso nessuno metteva in dubbio le sue capacità e scelte.

- Preparerò il contratto, così lunedì discuteremo insieme i dettagli e lo potrai firmare - convenne Seto, tendendole la mano.

- Perfetto, riferirò al signor Merlin e ci rivedremo lunedì. Visto che per il momento è tutto, la lascio ai suoi impegni signor Kaiba - disse, contraccambiando la stretta.

- Perfetto signorina Shelter -

Quando Shyla abbassò la maniglia la porta, Seto la richiamò.

- Ricordi quando sono venuta a cercarti nel passaggio segreto? - le domandò con sorriso furbo.

- Ancora con questa storia? - lo canzonò.

- Non avrei mai detto allora che avrei concluso una collaborazione con una combinaguai come te - la stuzzicò.

- Ehi! Guarda che non ho più otto anni - rispose piccata.

- Lo so - confermò lui sorridendo - ci vediamo lunedì allora -

- Ci puoi contare -

Uscendo dalla Kaiba Corporation, Shyla era troppo contenta per la riuscita dell'obiettivo che si era posta. Non vedeva l'ora di chiamare il signor Merlin e riferirgli la lieta notizia. Ora che aveva cominciato, niente e nessuno le avrebbe impedito di raggiungere l'apice della carriera. Non sarebbe stato facile, avrebbe dovuto faticare parecchio, questo era fuor di dubbio, ma avrebbe fatto tutto il necessario.

Dopo aver telefonato al signor Merlin, Shyla si incamminò verso casa. Eppure, mentre camminava, avvertiva una strana sensazione. Le sembrava di essere seguita. Si voltò a guardare, ma non c'era nessuno. Rigirandosi, vide una donna che portava a spasso il proprio cane, e per un secondo credette di stare impazzendo. Shyla però era certa che ci fosse qualcun altro nei dintorni, lo sentiva, e una crescente paura si impossessò di lei. Cominciò persino a sudare freddo, e le immagini spaventose di neanche una settimana prima si sovrapposero nella sua mente, provocandole un senso d'ansia, il respiro più affannato e il battito del cuore accelerato.

In quell'istante, dal fondo del viale, arrivò una macchina che a Shyla sembrò familiare, e quando si avvicinò ulteriormente non ebbe dubbi: era la macchina di Alfred.

- Tutto bene Shyla? - chiese Alfred accostandosi al marciapiede e abbassando il finestrino, notando il viso pallido della ragazza.

- S-sì certamente - rispose lei guardandosi intorno e constatando con sollievo che la sua sensazione era svanita - come mai sei da queste parti? - domandò curiosa.

- Stavo facendo delle commissioni e....- cercò di giustificarsi Alfred, puntando lo sguardo lontano dagli occhi di Shyla.

- Sei venuto a prendermi perché avevi paura che potesse succede qualcosa - lo rimproverò bonariamente.

- No, certo che no- continuò sempre più agitato - e va bene, sì - ammise finalmente - la tengo d'occhio dopo quanto successo -

- Andiamo a casa - affermò Shyla, non volendo affrontare di nuovo un discorso sull'aggressione. Inoltre non vedeva l'ora di andarsene, prima che quella strana sensazione di disagio si manifestasse nuovamente.


Quel pomeriggio Tea andò a trovare Shyla, per aggiornarla sulla visita al museo.

- Alfred? - domandò l'amica vedendo Kuriboh girare libero per il salone.

- Tranquilla Tea, è uscito per delle commissioni - la informò Shyla.

- Dai non tenermi sulle spine, come è andata al museo? - la incitò accomodandosi sul divano e invitando Tea a fare lo stesso.

- Ecco...- cercò di iniziare titubante.



Rieccomi con un nuovo capitolo (un filo più corto, ma non è facile dividere in parti più o meno equivalenti la storia che ho salvato sul pc). Spero di star facendo un lavoro soddisfacente.

Shyla è riuscita a convincere Seto della chiusura del contratto con la Forniture, ma cosa avrà da rivelare Tea, tornata dalla visita ad Ishizu presso il museo di Domino?

Al prossimo aggiornamento ci saranno due capitoli: uno corto (di passaggio, ma troverete un sogno interessante), e l'altro di cui vi lascio solo un indizio: la promessa di un appuntamento. 


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