L'indomani mattina, Shyla mise a lavare i vestiti del giorno precedente, assicurandosi di usare una buona dose di detersivo al muschio bianco. Doveva assolutamente togliere qualsiasi residuo di odore di quell'uomo. Se chiudeva gli occhi, poteva ancora sentirlo. Il solo pensiero le fece venire la pelle d'oca. Fece partire il programma aumentando la temperatura rispetto ai soliti lavaggi e scese per fare colazione. Aveva ancora lo stomaco un po' chiuso, ma doveva sforzarsi di buttare giù qualcosa. Quando però andò in cucina, non trovò Alfred come da consueta abitudine. Il cuore cominciò così a palpitarle forte per l'ansia, e prese a cercarlo nelle stanze adiacenti.
- Alfred sei in casa? - domandò, sperando che le rispondesse. Solitamente, se Alfred usciva le lasciava sempre un biglietto, ma questa volta non aveva trovato nulla.
Cominciò ad avere il fiato corto, quando sentì un chiacchiericcio nella hall della villa e si precipitò di corsa.
- Ciao - esordì perplessa nel vedere Tea, Yugi, Joey e Tristan nell'ingresso che la salutarono con entusiasmo.
- Siamo venuti a vedere come stavi - le sorrise Tea – questa casa mi sembra più grande di quanto ricordassi - continuò ammirando l'ingresso.
Shyla, dopo essersi maledetta per aver temuto per chissà quale pericolo, sfoggiò un bellissimo sorriso.
- Mi fa davvero piacere che siate venuti a trovarmi -
- Vedi... ci dispiace per ieri... volevamo sapere se stessi meglio - farfugliò Joey.
- Siete molto gentili, davvero, adesso sto meglio. A parte un enorme spavento, alla fine non è successo niente -
Le scaldava il cuore sapere che Tea e anche i suoi amici si fossero presi la briga di passare di persona per verificarne le condizioni. Aveva avuto paura di non riuscire a trovare amicizie una volta rientrata nella sua città natale, e invece aveva dovuto ricredersi.
Improvvisamente si sentì un borbottio provenire dalla pancia di Tristan.
- Non avete ancora fatto colazione, vero? - chiese Shyla sorridendo.
- No scusaci, eravamo di fretta! – replicò Tristan totalmente imbarazzato.
- Vi va di fare colazione qui nella villa? - propose Shyla.
- Accettiamo volentieri! - esultò entusiasta Joey, superando Shyla e fiondandosi all'interno della casa.
Poco dopo ritornò nella hall.
- Da che parte devo andare? -
- Joey! - lo rimproverò Tea.
Alfred, che nel frattempo era tornato nella hall dopo aver sistemato le giacche degli ospiti, rise di gusto di fronte all'esuberanza del ragazzo, e Shyla non poté che seguirlo a ruota insieme a tutti gli altri.
- Vi preparo la tavola in salone, datemi solo una decina di minuti. Ieri sera ho preparato anche un paio di torte. Shyla fai da cicerone ai tuoi amici all'interno della villa nel frattempo - le suggerì Alfred.
- Certo Alfred. Seguitemi pure da questa parte, per cominciare vi mostro per cominciare il pezzo. Andiamo nel seminterrato, io ed Alfred abbiamo finito da poco di sistemare -
Shyla li guidò attraverso una serie di corridoi fino a giungere alla porta di uno scantinato. Scesero i gradini e videro una serie di scaffali pieni di scatoloni e cianfrusaglie sui tre lati del locale, mentre al centro della quarta parete si trovava una porta a battente protetta da un sistema di allarme. Una volta inserito il codice esatto, Shyla fece entrare tutti in una stanza piena di quadri e teche contenenti reperti di ogni genere.
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La principessa d'Egitto
Fiksi PenggemarUna giovane ragazza, Shyla Shelter, tornata a Domino per dimostrare di essere un degno successore nel business del padre, rincontrerà la migliore amica d'infanzia, Tea Gardner, che la introdurrà al resto del gruppo. L'improvvisa aggressione "magica"...