L'ipotesi di Ishizu

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La mattina seguente Shyla si svegliò e scese in cucina per preparare a tutti la colazione. Da una parte voleva cercare di dimostrare quanto apprezzasse l'ospitalità e l'aiuto del nonno e di Yugi, dall'altra -la parte più preponderante- aveva bisogno di distrarsi. Cucinare una bella torta alle mele le sembrava una buona idea, sua nonna gliela preparava spesso quando era bambina.

- Ciao Shyla - esordì Yugi ancora mezzo assonnato.

- Yugi che piacere vederti cosciente! – lo salutò con entusiasmo mentre continuava a mescolare l'impasto nella boule.

- Il faraone mi ha raccontato cos'è è successo... -

Shyla smise di colpo di muovere le fruste elettriche e le spense.

 -Io sono solo contenta che stiate tutti bene - ammise fissando il cremoso impasto.

- Lo dici come se tu ne fossi responsabile -

Il tono di Yugi risuonò alle sue orecchie come un rimprovero, ma Shyla non poteva negare ancora a lungo la scomoda verità scoperta poco prima di uscire da quel luogo di tenebre.

- Yugi - cominciò dopo aver emesso un lungo sospiro - c'è qualcosa che devi sapere, ma ti chiedo di aspettare fino a domani. Prometto che domani pomeriggio racconterò a te e agli altri tutto ciò che so, ma prima devo sbrigare un paio di faccende -

- Va bene, faremo come vuoi. Però non devi incolparti, su questo non voglio discutere. Ieri ci hai salvati. Ero come intrappolato in un corridoio senza fine. Sapevo di non star sognando e ciò mi terrorizzava. Se non fosse stato per te, sarei ancora intrappolato.

- Cambiando discorso, cos'è questo profumino? - domandò con l'acquolina in bocca.

Shyla sorrise, grata di aver trovato degli amici così comprensivi e pazienti. Kuriboh le svolazzò accanto, mentre il Mago Nero se ne stava appoggiato alla parete con gli occhi chiusi.


Dopo aver intimato a Kuriboh e al Mago Nero di non uscire da casa di Yugi e di tenere d'occhio il nonno, quel pomeriggio Shyla si diresse al museo di Domino. Durante il tragitto pensò a quella strana voce femminile che aveva sentito poco prima di ritornare dal suo piccolo viaggio nel regno delle tenebre, come le piaceva chiamarlo.

- Principessa state attenta, questo è solo l'inizio del vostro pericoloso viaggio -

- Chi sei? -

- Dovete ricordare come usare i vostri poteri. Il mago restauratore è alla ricerca di vendetta poiché voi lo avete sconfitto 5000 anni fa. È diabolico e farà del male alle persone a voi più care. Fate attenzione. Sarà la fine del mondo umano e quello magico se non lo fermerete. -


Ci mancava solo l'ammonimento apocalittico. Poche pressioni, no?

Una volta arrivata di fronte all'edificio, ebbe un momento di esitazione prima di salire i gradini. Poi si fece coraggio ed entrò decisa.

- Lei deve essere la signorina Shelter  - si avvicinò il portiere.

Shyla si limitò ad un cenno di assenso e le venne mostrata la strada fino alle porte di un ascensore.

- La signorina Ishizu la aspetta al piano -2. Non appena le porte si apriranno, percorra il corridoio fino in fondo e alla biforcazione svolti a sinistra, per poi bussare alla prima porta che incontra -

Shyla lo ringraziò con un sorriso di circostanza. Era nervosa, e le mani cominciavano a sudarle.

Non appena si trovò davanti alla porta indicata, decorata con motivi in ebano, bussò decisa due colpi.

La principessa d'EgittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora